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Vita di Ibrahim

(13 Luglio 2008)

Voglio una vita spericolata
canta chi ha la vita comoda

voglio una vita
di quelle che non dormono mai
voglio una vita
di quelle che non si sa mai
voglio una vita esagerata
......................................
ognuno a rincorrere i suoi guai
ognuno col suo viaggio...........

scarica la suoneria sul telefonino

C'è , invece, chi vorrebbe una vita da vivere,una vita non esagerata, solo
una vita.
C'è a chi è negata la vita
C'è a chi è negato vivere

C'è chi ha la vita segnata dal filo spinato
sin dalla nascita, si una vita esagerata in senso opposto.

Provate a pensare:
nascere in Libano, in un posto recintato
che si chiama Tal-Al-Zatar: un nome esagerato e spericolato: esagerato e
spericolato per privazioni e stermini. Nascere a Tal-Al-Zatar nel 1965.
Baracche, fogne a cielo aperto,sporcizia, topi, vicoli bui: un campo Rom in
Libano, una quartiere spagnolo invece che a Napoli in Libano, ristretto nei
confini del filo spinato; entrare uscire su comando, non sapere se si
ritorna; gli odori degli ulivi degli aranci e della casa da cui si è stati
espulsi, solo ricordo: col tempo non si ricorda più, resta solo nostalgia.;
l'odore del sangue delle stragi è più forte e cancella ogni altro odore.
Cresci con questo odore acre che dal naso arriva al cuore, al cervello, alla
pancia. Presto conosci solo quello e ti riconosci solo in quello, ti
uccidono il padre e la famiglia sotto gli occhi bambini, e ti ritrovi
fanciullo solo al mondo, senza identità: conosci solo massacri.

E allora?

Qualsiasi cosa abbia fatto Ibrahim chi sono i veri colpevoli? Quale
possibilità ha avuto Ibraihm di conoscere una alternativa diversa?
Quando gli è stata data una via di fuga dal massacro continuo?

Si, ci sono vite spericolate, vite esagerate, perché ci sono vite di cui
altri determinano l'evoluzione e le scelte.
E puntualmente, a queste vite spericolate si chiede poi il conto, e il conto
viene pagato fino in fondo con anni di galere, massimo isolamento prima,
alta vigilanza poi.
Ma non basta, ci sono vite a cui in maniera esagerata si dice che il conto
non sarà mai saldato; e così quando Ibrahim pensava di aver saldato il conto
si è ritrovato di nuovo in un campo: nel Cpt di Ponte Galeria.

Una vita esagerata
di quelle che non si sa mia
Di quelle che non dormi mai
Voglio una vita
la voglio piena di guai.

Come finirà la vita di Ibrahim?
non lo sai lui, non lo sanno quelli che gli vogliono bene.
Il mondo è tanto cambiato dagli anni in cui lui partecipò al dirottamento
della Achille Lauro:
le situazioni sono diverse, gli equilibri e gli squilibri politici sono
diversi. Ma lui e la sua vita esagerata e spericolata sono rimasti
inchiodati a quella azione per sempre.
Chi ricorda più che allora certe risposte non erano esagerate?

C'è chi non ha via di uscita, altri hanno sempre la via d'uscita pronta, a
volte se la fanno su misura.
e questi.....
poi ci troveremo come le Star
A bere whisky al Roxy Bar

Ibrahim invece non sa dove andrà e dove finirà e come finirà.

Si la vita di Ibrahim è una vita esagerata è una vita spericolata. Per
quanti la vita è così?
per troppi: chiedete a tutti quelli che stanno chiusi nei Cpt, chiedete ai
migranti che arrivano, tutti vi racconteranno una vita esagerata e
spericolata; chiedete ai bambini che sono arruolati nelle mafie: vi
racconteranno una vita esagerata e spericolata;
chiedete a tutti quelli, donne, bambini, uomini che ogni tanto trovano in
qualche fabbrichetta malsana,"ridotti in schiavitù", come si usa dire,
magari nel PURO Nord: tutti vi racconteranno una vita esagerata e
spericolata.
A Vajai Kumar, indiano, morto di caldo e di lavoro nero, lasciato cadavere
sotto gli alberi di Viadana, paesotto del mantovano, non potete chiedere
perché è morto, ma pure lui vi avrebbe raccontato una vita esagerata e
spericolata.

http://www.stranieriinitalia.it/attualita-muore_di_fatica_denunciato_il_datore_di_lavoro_4940.html

C'è chi nasce con la vita spericolata ed esagerata programmata, stabilita,
determinata alla non vita
perché possa continuare la vita esagerata e non spericolate dei potenti.

Allora a chi mi dice che non si può parlare di colpa e di non colpa, di
giustizia e di ingiustizia, io dico che c'è chi ha le colpe vere e reali e
di fronte a queste colpe le colpe delle vite esagerate e spericolate sono
non colpe.

Ma è estate e fa tanto caldo i climatizzatori vanno a tutta birra, è
estate, fa tanto caldo e si continua a morire di lavoro e di ricerca di
lavoro, si continua a morire per sfuggire ad una vita esagerata e
spericolata.
E' estate, fa tanto caldo:

Voglio una vita che se ne frega
Che se ne frega di tutto si
...non c' incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai.

http://blog.libero.it/freeibrahim/view.php?reset=1&id=freeibrahim

Vittoria
L'avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org

Fonte

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