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(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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(Diritti sindacali)

Si otterrà ciò che sapremo conquistare

(23 Luglio 2008)

Molti di noi hanno avuto e avranno ancora dei dubbi, molti hanno avuto e avranno paura nel reclamare i propri diritti e a dire ciò che pensano: paura di perdere il lavoro, perché la maggior parte di noi arriva da lontano, ed ha faticato parecchio per riuscire ad avere quel poco che ha, e perdere il lavoro significa rischiare tutto, compresa l'espulsione.

Paura e dubbi, perché nella vita siamo sempre stati soli davanti ai nostri problemi e dobbiamo affrontarli, dubbi perché quando i sindacati confederali fingevano di appoggiare quei focolai di resistenza che in passato più volte si sono creati, in realtà fungevano da "pompieri", dando consulenza ai capi e segnalandogli chi poteva innescare meccanismi di rivolta assicurando, così, che fossero puniti.

Solo ognuno di noi sa quanto sia difficile arrivare al 20 del mese, scongiurando qualsiasi imprevisto pericolo che avrebbe ripercussioni negative sui nostri figli mortificandoli, affamandoli: questa è l'unica cosa veramente uguale per tutti noi, e sarà proprio questo ad unirci diventando così la nostra forza.

Dopo due scioperi al momento abbiamo avuto solo promesse verbali e attacchi ai nostri iscritti. Dobbiamo capire che le nostre singole paure, sono la forza dei capi, sconfiggendo questo fantasma con la nostra unione - forza faremo loro paura (lo sciopero è la nostra arma e voce) e verrà meno la loro sicurezza, fino a costringerli al rispetto di noi lavoratori, a tener conto della nostra dignità, delle nostre esigenze .

Per questo motivo verrà indetto un nuovo sciopero, al quale non possiamo che unirci, poiché rientrare al lavoro senza ottenere delle conquiste significa solo accettare le prepotenze quotidiane, che saranno sempre peggio (continueremo a vivere in un clima di paura, sfruttamento e razzismo, dove la libertà è solo utopia).

Che lo vogliate o no questa miserabile situazione se non cambierà, condizionerà la vita dei nostri figli, perché è ciò che facciamo in vita che sarà d'esempio ai nostri figli.

Quindi, lottiamo oggi, così da tramandare a loro le nostre conquiste ottenute nelle battaglie: non dobbiamo aver dubbi nel difenderci, stare dritti e fieri davanti ai capi , reclamare il nostro, perché ci appartiene per diritto.

Approfittiamo anche dell'opportunità di avere a fianco a noi molti compagni (che hanno già vinto delle battaglie in fabbrica e nei vari posti di lavoro) che verranno a sostenere la nostra lotta, qui con noi, al nostro fianco per darci forza e coraggio sufficienti a travolgere padroni e sgherri che in nome della cooperazione ci sfruttano come cani.

Lavoratori SLAI COBAS delle COOPERATIVE che lavorano in DHL a Corteolona

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