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(21 Luglio 2012) Enzo Apicella

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Precario o firmatario?

Prosegue la telenovela e il braccio di ferro che ormai dura da anni e anni tra i ricorsisti e Poste s.p.a..

(5 Agosto 2008)

Non ci vogliamo dilungare nel ripercorrere le ultime vicende che hanno riguardato i ricorsisti, ma vogliamo ricordare, ancora una volta, che i tribunali di tutt'Italia, hanno riconosciuto il diritto al posto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i ricorsisti, condannando, tra l'altro le Poste al pagamento degli arretrati.

Due anni fa viene raggiunto un "accordo" tra le organizzazioni sindacali e l'azienda, che di fatto vanificava quanto i tribunali avevano riconosciuto. Nonostante le pressioni aziendali e sindacali, un buon numero di lavoratori non ha accettato l'accordo, continuando il proprio percorso legale. A distanza di due anni, quell'accordo viene resuscitato per dare la possibilità a coloro che ne erano, volutamente, rimasti fuori, di poterne usufruire.

Questa "nuova opportunità" viene salutata con entusiasmo dalle organizzazioni sindacali, addirittura in alcuni casi, si parla di "accordo che permette di consolidare il rapporto di lavoro incidendo sensibilmente sul fenomeno del precariato e favorendo concretamente occasioni di crescita, sviluppo e valorizzazione del personale presente in Azienda." come se la giustizia o il giudice non contassero nulla e come se i contratti impugnati siano solo carta straccia e basta.

A parte il fatto che a consolidare il rapporto di lavoro c'avevano già pensato varie sentenze e senza bisogno di alcun accordo, ci preme dire una cosa, risaputa da tutti: IN QUESTI DUE ANNI, LE POSTE HANNO USATO UN COMPORTAMENTO GRAVEMENTE DISCRIMINATORIO NEI CONFRONTI DI QUEI RICORSISTI CHE NON AVEVANO ACCETTATO L'ACCORDO DEL 2006. Sappiamo tutti che qualunque domanda,di colloquio, trasferimento ecc.. fatta da "non firmatari", veniva immancabilmente respinta. Ovviamente l'azienda si è guardata bene da mettere per scritto la motivazione (altrimenti sarebbe scattato l'ennesimo ricorso), ma a parole è sempre stato detto!!!

Anche i dirigenti delle organizzazioni sindacali, così entusiasti, sono a conoscenza di questo, visto che comunque questo accordo l'hanno proposto loro.

Quanti colleghi hanno rivolto, al sindacalista di turno, la fatidica domanda: " Come mai la mia domanda di trasferimento non viene presa in considerazione? Scontata e sempre uguale la risposta " Ma l' hai firmato l'accordo ?" In questi due anni l'azienda ha usato il RICATTO come strumento di pressione nei confronti di lavoratori che, in modo coerente e dignitoso, non avevano ceduto alle sirene aziendal-sindacali.

Oggi, di fronte a scelte aziendali che mettono in discussione le prospettive future di alcuni settori, come ad es. il recapito o la sportelleria, i lavoratori "non firmatari" che, per vari motivi, decidono di cambiare settore, devono sottostare alle imposizioni aziendali. Proprio per questi motivi, non ci sentiamo di criticare quei lavoratori che, nonostante tutto, decideranno di firmare. Ci auguriamo che non dimentichino sia come sono andate le cose, e sia responsabili e complici e che è, e sarà sempre importante, anche per altre occasioni, tenere ben presente l'interesse collettivo, rispetto alle scelte individuali. Detto questo, ancora una volta esprimiamo la nostra totale solidarietà a quei lavoratori che, anche in questo caso, non cederanno al ricatto.

-Infine, un ultima notizia, la quadratura del cerchio, che rientra appieno in questa filosofia. Con un emendamento alla finanziaria, fatto apposta per "aiutare" Poste s.p.a., il governo Berlusconi, decreta la precarietà a vita. Infatti, la magistratura non potrà più stabilizzare i rapporti di lavoro irregolari, abbattendo anche il diritto al reintegro!!!

Immediata la protesta delle organizzazioni sindacali. Immediata ma quantomeno assurda, visto che anche loro con gli accordi che hanno firmato, hanno vanificato il giudizio della magistratura. Anzi , sono proprio quel tipo di accordi che aprono la strada ad emendamenti governativi di questo tipo....per cui risparmiatevi le lacrime di coccodrillo.

SLAI COBAS POSTE FIRENZE
http://www.cobaspostefi.too.it

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