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Nel "giardino di casa" degli USA

Nel giardino di casa degli USA

(5 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Elezioni presidenziali 2010. Il Brasile si sposta a sinistra.

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Referendum confermativo in Bolivia: una doppia vittoria

(13 Agosto 2008)

La Rete dei Comunisti e “Nuestra America” salutano con entusiasmo la schiacciante vittoria riportata da Evo Morales e da Álvaro García Linera nel referendum confermativo del loro incarico che si è tenuto in Bolivia nella giornata di domenica 10 agosto.

Se venissero confermati i dati che attribuiscono ai due leader boliviani una percentuale anche superiore a quel 63% diffuso dai primi sondaggi, si tratterebbe di una vittoria senza precedenti, ben superiore in ampiezza a quella riportata nelle elezioni politiche del 2005. Una crescita netta dei consensi che premia il coraggio di una coalizione politica e di un fronte sociale che in questi ultimi tre anni di governo hanno avuto il coraggio di “aggredire” un sistema basato sulle diseguaglianze economiche e sul massacro sociale imposti negli scorsi decenni dai governi reazionari e corrotti subalterni agli interessi di Washington e delle multinazionali.

Ciò che è accaduto a La Paz dimostra per l’ennesima volta, se ce ne fosse bisogno, che laddove la sinistra porta avanti con forza un’azione incisiva di cambiamento dello status quo, laddove si radica tra i settori popolari e rappresenta gli interessi di classe dei lavoratori e degli indigeni senza rinunce e senza compromessi, ottiene importanti consensi ed è capace anche di tener testa alle provocazioni degli ambienti politici, economici e militari al servizio dell’imperialismo nordamericano.

L’ennesima vittoria del governo di sinistra in Bolivia non rappresenta solo una importantissima affermazione dei valori del socialismo in un paese per la prima volta governato dai legittimi rappresentanti della popolazione indigena e dei lavoratori. La vittoria nel referendum confermativo costituisce un contributo fondamentale al processo di integrazione dell’America Latina, una integrazione basata sulla collaborazione e la solidarietà tra i popoli e le nazioni del continente, alternativa a quella dai forti tratti neocoloniali che vorrebbero imporre sia Washington che il nascente polo imperialista europeo.

Un risultato straordinario, quello conseguito da un movimento politico e popolare tra i più importanti dell’intera America Latina, che assume un valore ancora maggiore alla luce della campagna di destabilizzazione condotta in maniera sempre più aggressiva da parte delle forze della destra e dell’oligarchia, che anche attraverso l’uso della violenza e delle minacce di golpe sono pronte a precipitare il paese nel baratro della guerra civile e della separazione delle province ricche pur di impedire l’affermazione del programma rivoluzionario in campo economico e sociale dell’esecutivo di Morales.

Roma, lunedì 11 agosto

La Rete dei Comunisti,
Nuestra America

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