">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Storie di ordinaria repressione)

  • Senza Censura
    antimperialismo, repressione, controrivoluzione, lotta di classe, ristrutturazione, controllo

Avanti con la caccia alle streghe!

(22 Agosto 2008)

Sono choccato e nel contempo preoccupato perché, se è questa l’aria che avanza, rischio di vedermi togliere la possibilità di crescere ed educare mio figlio in quanto Comunista! Il fatto credo ormai sia noto, è rimbalzato su molti quotidiani nella giornata di ieri, anche se quelli non politicamente “dubbiosi” sulla deriva autoritaria che sta prendendo il nostro Paese, l’hanno trattato con sufficienza relegandolo in trafiletti nelle pagine interne. Ed invece l’attenzione su questo caso deve essere altissima perché è altrettanto altamente preoccupante ciò che è successo.

Il riassunto è presto detto, un giovane di Catania è stato sottratto da un giudice all’affidamento alla madre in quanto, tra le varie motivazioni, frequenta persone estremiste e “posti di ritrovo […] dove è diffuso l’uso di sostanze alcoliche e psicotrope”. Ed i luoghi che frequenta questo ragazzo sono il Circolo dei Giovani del PRC “Tien Am Men” ed il Centro Sociale di Catania.

A questa decisione di togliere l’affidamento alla madre, in quanto non in grado di dare una corretta educazione al figlio, hanno concorso i Servizi Sociali del Comune di Catania che hanno definito nella loro relazione il giovane a rischio in quanto è iscritto “ad un gruppo di estremisti”. E a supporto di questa definizione usano la fotocopia della tessera che testimonia che il ragazzo è iscritto ai Giovani Comunisti.

Una storia triste che vede la contesa della potestà su un giovane di 16 anni vertire sulle proprie scelte politiche e sociali. Triste ma anche pericolosa per uno Stato democratico. E’ infatti inammissibile che le motivazioni per togliere l’affidamento di un figlio siano l’appartenenza ad un Partito Comunista. Inammissibile perché, se questo venisse confermato, significherebbe mettere in discussione la legalità stessa delle idee Comuniste in un Paese in cui un Partito Comunista ha dato vite ed ideali per portare, assieme ad altri Gruppi politici Antifascisti, la democrazia in Italia.

Ma purtroppo la realtà del nostro Paese attualmente è questa, una Nazione in cui l’attuale Governo viene bollato di razzismo dalla Comunità Europea, in cui i Sindaci diventano “sceriffi” e i militari presidiano le Città (neanche fossimo a Santiago del Cile all’epoca di Pinochet), in cui si auspicano pattuglie cittadine e proliferano le ronde che possiamo definire tranquillamente neofasciste che “redimono” giovani diversi in idea o abbigliamento, accoltellano extracomunitari, assaltano campi Nomadi. Questo è il nostro Paese dove la stampa minimizza tutto ciò che ha una parvenza ideologica di Sinistra ed addirittura accomuna ancora la Russia attuale all’ex-Unione Sovietica rispolverando tra le righe nuovamente un rischio Comunista per il mondo Occidentale.

“Rubo” una citazione di un Compagno che in una lettera su questo caso ha ricordato una frase che Antonio Gramsci disse durante l’interrogatorio che il Dirigente Comunista subì nel 1928 dal Presidente del Tribunale Speciale: “Se l’essere Comunista importa responsabilità, l’accetto”. Credo che sia con questa filosofia che tutti i Compagni del PRC, e di sinistra in generale, d’ora in poi debbano affrontare l’attuale situazione. Penso infatti che non sia un caso che una sentenza del genere possa avvenire in questo preciso momento.

Concludo dando la mia massima solidarietà al ragazzo di Catania che giustamente vuole rimanere anonimo ed a sua madre. Non saranno certo teoremi come quelli usciti da questa sentenza a farci smettere di lottare per un’ideale di libertà e giustizia.

Grazie dell’attenzione

Casalecchio di Reno 2008 Agosto 22

Odorici Marco
Presidente del Gruppo Consiliare PRC a Casalecchio di Reno

6014