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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Otegi Askatu! Otegi Libero!

(1 Settembre 2008)

"...Politicamente, devo dire che quindici mesi fa entrai in prigione, mi
portarono in questa prigione, ed allora in questo paese c'era, come
moltissimi anni fa, un problema politico. Quel problema continua ad essere
reale, è un problema che non si è risolto ed io considero personalmente che
si risolverà solo attraverso il dialogo e la negoziazione. Ed attraverso il
dialogo e la negoziazione questo paese deve conoscere un scenario di pace e
democrazia che gli permetta di decidere il suo futuro e, contemporaneamente,
dentro quel processo, liberare tutti i prigionieri e le prigioniere politici
baschi. Quello sarà il mio lavoro."


Questa è la prima dichiarazione di Arnaldo Otegi appena uscito dal carcere
Martutene di San Sebastian. Come si può vedere non è per nulla indebolito
nell'animo e nella volontà politica di percorrere una strada che porti alla
pace per il Paese Basco.

Nell'assordante silenzio dei mass media in Euskal Herria si continua ad
andare in carcere per una idea politica, e non per far parte di ETA. Ormai
per tutti il pensiero di un Paese Basco libero ed indipendente, o comunque
che scelga da solo il proprio destino, significa essere di ETA.

La battaglia fascista del Governo spagnolo (sia che fosse governato da Aznar
o da Zapatero) e portata avanti in prima linea dalla spregiudicatezza di
giudici come Garzon, ha pagato ed ora nel Paese Basco si va in carcere per
una conferenza stampa, per una manifestazione, per ricordare i propri cari
in carcere. L'importante è essere di sinistra ed indipendentisti.

Sono anche ridicole le prese di posizione dei leader secessionisti Italiani,
pardon Padani, come il razzista Borghezio che esulta per la liberazione di
Otegi, aggiungendo che accoglierà a braccia aperte il leader della ex
Batasuna se, visto il suo desiderio, otterrà il permesso di venire in
vacanza in Italia e precisamente in Lombardia.

Evidentemente le prese di posizione di Batasuna verso la Lega Nord non sono
bastate per far capire a Boghezio ed ai suoi seguaci che le idee di Batasuna
e della Sinistra Abertzale sono distanti anni luce dalle necessità padronal
razziste di separazione dall'Italia gridate ai 4 venti dalla Lega Nord.

Finendo con le amenità italiane e tornando alla questione Basca, l'uscita
dal carcere di Arnaldo Otegi può portare linfa nuova al dialogo nella
speranza che ETA smetta di collocare ordigni nello Stato Spagnolo e che lo
Stato Spagnolo capisca che non si possono incarcerare le idee e le
aspettative di una popolazione. Che farà Zapatero quando Ibarretxe,
Governatore della CAV (Comunità Autonoma Basca) e uomo di punta del centro
destra Basco, riuscirà a far partire il referendum sul diritto di
autodeterminazione per il Paese Basco? Lo metterà in galera come ha fatto
con tutti i dirigenti di Sinistra?

La felicitazione del sottoscritto per la scarcerazione di Arnaldo Otegi va
di pari passo con la speranza che le idee differenti si possano incontrare e
si possa giungere ad una soluzione di pace negoziata tra tutte le parti.

Grazie dell'attenzione

Casalecchio di Reno 2008 Agosto 31

Odorici Marco
Presidente del Gruppo Consiliare PRC a Casalecchio di Reno

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