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(7 Agosto 2012) Enzo Apicella
Il 6 agosto 1945 alle 8:16 gli USA sganciano su Hiroshima la prima bomba atomica utilizzata in un conflitto militare

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9 - 16 Novembre 2008: VI Settimana contro il Muro dell’Apartheid

(9 Settembre 2008)

Come parte della mobilitazione nazionale e internazionale per segnare il 60° anniversario della Nakba palestinese, nella quale milioni di Palestinesi sono stati massacrati o deportati dall’esercito e dalle milizie sionisti, la Campagna Palestinese contro il Muro dell’Apartheid e i suoi Comitati Popolari chiamano alla mobilitazione per la Sesta Settimana contro il Muro dell’Apartheid.

Sei anni dopo le prime proteste di massa iniziate nel nord della Cisgiordania contro il Muro dell’Apartheid, i bulldozer e i soldati dell’Occupazione colpiscono ancora la nostra terra e la nostra gente. Noi abbiamo continuato a sostenere il nostro diritto, fermando i lavori di costruzione con le nostre mani, difendendo la nostra terra e piangendo i nostri ultimi martiri - Ahmad Mousa (12 anni) e Yousef Amira (17 anni) di Ni’lin – che hanno dato le loro vite nella lotta contro il Muro. Lanciamo un appello per mobilitarsi in solidarietà:

MOBILITATEVI E ALZATE LA VOSTRA VOCE
DURANTE LA SESTA SETTIMANA CONTRO IL MURO DELL’APARTHEID,
DAL 9 AL 16 NOVEMBRE 2008.


Il Muro è quasi completato, e con esso il confino e la segregazione dei Palestinesi della West Bank nei bantustan. 60 anni fa, lo spopolamento e la distruzione di 531 città e villaggi Palestinesi, i massacri spietati e la deportazione di più di 750,000 Palestinesi dalle loro case e dalle loro terre ha trasformato la maggior parte del popolo palestinese in rifugiati e messo quelli che sono rimasti nella propria patria sotto un regime di apartheid. Oggi, il Muro minaccia di portare a compimento la pulizia etnica e l’abbandono della terra iniziati nel 1948.

Serpeggiando attraverso la West Bank, il Muro ha isolato 78 villaggi Palestinesi, separando comunità e distruggendo attività. Alcuni sono intrappolati fra il Muro e la Linea Verde, dove l’accesso è consentito solo ottenendo il permesso di attraversare dei cancelli aperti in orari limitati. I più sono imprigionati su tre lati dal Muro, dalle strade riservate ai coloni o dagli insediamenti, con la sola via d’uscita controllata dall’Occupazione. 14 di questi villaggi sono davanti ad un’imminente demolizione e sono seriamente in pericolo di essere cancellati dalla carta geografica.

Il Muro sta segnando anche la sorte di migliaia di Beduini palestinesi. Avendo resistito alle espulsioni dal 1948, l’Occupazione sta rinnovando l’attacco contro di loro con l’obiettivo di ripulire la terra nella Valle del Giordano e nei dintorni di Gerusalemme in vista dell’annessione. Le autorità dell’Occupazione stanno spingendo più di 6000 membri Beduini di Jahalin, residenti ad est di Gerusalemme, nei campi rekuzim (“concentramento) per fare spazio ad insediamenti per soli Ebrei.

La lotta per Gerusalemme ha raggiunto un punto critico, con l’Occupazione che sta consolidando ed espandendo l’anello di insediamenti attorno alla città. La costruzione della ferrovia leggera, che collegherà le colonie ebraiche al centro della città, è vicina al completamento. La demolizione delle case è bruscamente aumentata, è esplosa la costruzione di colonie e le forze dell’Occupazione attaccano regolarmente le manifestazioni e chiudono le istituzioni palestinesi e i siti religiosi.

Mentre l’Occupazione stringe la sua morsa sulla West Bank, non dobbiamo dimenticare il popolo di Gaza, soggetto ad un continuo assedio medioevale e dimenticato dalla comunità internazionale. Loro sono stati i primi ad abbattere il Muro, e le loro azioni sono un esempio della resistenza e della determinazione del popolo palestinese.

La Corte Internazionale di Giustizia ha sentenziato che il Muro è illegale ed ha richiesto che venga abbattuto e che tutti i provvedimenti e gli atti relativi vengano revocati. La Corte ha ricordato alla comunità internazionale il suo obbligo a non portare alcun aiuto o assistenza al Muro e invece di assicurare l’applicazione della legge internazionale, comprese le decisioni della stessa Corte. Ad oggi, la comunità internazionale non ha promosso alcun atto concreto per l’applicazione della sentenza.

Invece, l’ONU e la comunità internazionale hanno chiuso gli occhi o sono stati complici dell’apartheid israeliano e della pulizia etnica. Gli USA hanno sponsorizzato e sostenuto internazionalmente il processo di Annapolis, risoltosi in un “accordo bidone”, il che significa che mentre l’Occupazione non ha alcun obbligo di cambiare le sue politiche, ha guadagnato la firma dei negoziatori palestinesi compromettendo i nostri diritti.

Il solo strumento efficace per promuovere la giustizia in Palestina a tutt’oggi è l’Appello Unitario Palestinese per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni lanciato nel luglio 2005. L’adozione globale dell’appello non è stata finora sufficiente per sostenere la nostra lotta.

Vi chiediamo di sostenere la resistenza del popolo con la mobilitazione contro il Muro e il sistema dell’apartheid che ha creato sul terreno. Facciamo appello a tutti quelli che credono ancora nella giustizia, nell’umanità, nella liberazione e nella resistenza contro la tirannia per resistere con noi e:

Dimostrare solidarietà con la lotta palestinese contro il Muro dell’Apartheid
Smascherare l’occupazione israeliana, l’apartheid e il colonialismo
Far cessare il sostegno globale all’apartheid israeliano

Visitate il nostro sito e utilizzate il nostro materiale informativo per preparare le vostre iniziative e proteste:

1) "Le città e i villaggi palestinesi fra isolamento ed espulsione": uno studio dettagliato delle comunità minacciate di pulizia etnica dal Muro dell’Apartheid. Scarica qui il PDF in inglese: http://stopthewall.org/activistresources/1583.shtml o contattaci a HYPERLINK global@stopthewall.org. La versione francese è su: http://www.stopthewall.org/downloads/pdf/threatenedvillages-fr.pdf

2) "Le città e i villaggi palestinesi fra isolamento ed espulsione" – la scheda”: un breve sommario dei più importanti fatti e personaggi. Scarica la scheda da: http://stopthewall.org/factsheets/1632.shtml

3) "Gli Arabi di Jahalin: dalla Nakba al Muro": uno studio approfondito sulla storia dei Beduini di Jahalin, dalla loro espulsione da Tal ‘Arad fino al presente. Basato su numerose storie orali, gli abitanti di Jahalin raccontano la loro lotta. Scarica il PDF da: http://stopthewall.org/activistresources/1720.shtml o contattaci a global@stopthewall.org.

4) "Sulla via del ritorno a Tal Arad - gli Arabi di Jahalin": un documentario di 25 minuti sugli Arabi di Jahalin e la loro lotta per la dignità e il ritorno a Tal Arad. Per avere il DVD, contattateci a: global@stopthewall.org

5) "Villaggi minacciati – 6 anni di lotta": una grande mostra fotografica che illustra la realtà e la lotta dei villaggi palestinesi minacciati dal Muro e le comunità beduine nel contesto della Nakba in corso. 36 foto con didascalie.
Per vedere la mostra: http://stopthewall.org/activistresources/1721.shtml

Per richiedere la mostra, contattare global@stopthewall.org

Sviluppiamo le campagne per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni. Per maggiori informazioni, materiali e aggiornamenti: http://www.bdsmovement.net/

Mobilitiamoci contro le politiche dell’Occupazione e il suo Muro dell’Apartheid!
Contattate i vostri mezzi di informazione!
Contattate i vostri rappresentanti politici!
Stop al sostegno all’apartheid israeliano!

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