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(9 Settembre 2008)
La violenza della polizia contro cittadini seduti e inermi di sabato scorso va letta come conseguenza diretta della lettera che Silvio Berlusconi ha inviato al Sindaco Variati, invitandolo ad annullare la consultazione popolare.
Il Governo vuole “estirpare alla radice il dissenso locale”, come chiedeva un anno fa il commissario Costa. È evidente il tentativo di far saltare la consultazione popolare del prossimo cinque ottobre attraverso le pressioni politiche e la repressione violenta degli oppositori al progetto statunitense. Evidentemente, a Roma, temono la partecipazione civica dei vicentini.
La versione minimizzante che la Questura sta tentando di spacciare sui fatti di sabato scorso è ridicola: i filmati pubblici raccontano con dovizia di particolari le violenze gratuite contro i manifestanti seduti per terra. Evidentemente Sarlo ha la coda di paglia e, dopo aver ordinato ai suoi sottoposti di dare una lezione ai vicentini, tenta di nascondere la verità: l'unico che ha violato la legalità, tradendo tra l'altro la parola data agli organizzatori, è il Questore vicentino che ha calpestato i diritti civili dei cittadini vicentini.
Non sarà l'arroganza, ne la violenza, a fermare l'opposizione alla nuova base statunitense. Sabato prossimo – 13 settembre – una manifestazione attraverserà la città per raggiungere il Dal Molin. Un sopralluogo collettivo, per accertare che nessun lavoro sia iniziato nel segreto, ma anche una risposta a chi vorrebbe portare a Vicenza violenza e illegalità.
Vicenza, 8 settembre 2008
Presidio Permanente No Dal Molin
5004