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No ai Mirage! Giù le mani dall'Iraq!

(14 Febbraio 2003)

Sabato saremo a milioni in piazza in tutto il mondo contro la guerra terrorista preventiva di Bush.

Una preoccupazione per chi vuole mettere le mani sull'Iraq, o forse no.

Perchè, dice Stranamore, "Se davvero tanta gente è contraria alla guerra immediata... è anche vero che sparare nel mucchio è il nostro mestiere: approfittiamo quindi del sentire comune, ammaestriamo l'opinione pubblica, orientiamola verso una "giusta causa" (come già abbiamo fatto per il Kosovo): una soluzione O.N.U. "pacifica".

Indichiamo loro un miraggio, la Pace. Poi gliela offriamo e ne otteniamo il consenso. Almeno di quella parte più ingenua (senza poi contare ipocriti, compromessi, galoppini, portaborse, capibanda...).

Un Mirage. Lo annunciamo in pompa magna su tutti i media tra gli applausi. Poi, sempre con la copertura dei nostri media mondiali, mettiamo l'Iraq (e il suo petrolio, già che ci siamo) sotto controllo ONU (lo stesso che gli impone un embargo genocida da 12 anni, e che mai si è opposto alle illegali "No Fly Zone").

Primo esempio di Paese commissariato preventivamente, in conformità con la dottrina Bush e su suo ordine, e con la benedizione della sinistra tutta e specialmente del Papa, che anzi invitiamo alla cerimonia di insediamento del Governo di Pace Provvisorio Democratico di Emma Bonino e di avvicendamento di qualche reparto USA con truppe scelte di Estonia, Polonia, Slovenia, Cechia e Banania.

La NATO non serve nemmeno più. Sul fronte interno nessun problema nemmeno con i sindacati. Abbiamo pronti i piani di sfruttamento dei pozzi. Possiamo promettere perfino di abbassare il prezzo del petrolio e dei telefonini se non del pane, di rilanciare l'economia mondiale, di tornare sulla Luna e di risolvere la crisi FIAT, Enron, United Airlines e Martin Marietta. Insomma, un capolavoro.

Poi, tra un paio di mesi e con la stessa o un'altra scusa, se serve bombardiamo l'Iraq a tappeto lo stesso ma col consenso e correità generale (globale). E ora al lavoro, avanti col prossimo".

Nessun miraggio! Nessuna occupazione dell'Iraq può essere legittimata! Per questo, Zastava Trieste invita a scendere in piazza a Roma e in tutte le parti del mondo con lo slogan

GIU' LE MANI DALL'IRAQ
NO AI MIRAGE!

Gruppo Zastava Trieste

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