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(17 Giugno 2012) Enzo Apicella

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Appello alle lavoratrici e lavoratori immigrati

Per la costruzione dello sciopero generale del 17 ottobre

(30 Settembre 2008)

Contro i provvedimenti di stampo razzista del Governo Berlusconi è necessaria una diretta e imponente mobilitazione da parte di tutti.
Il così detto "pacchetto sicurezza" e i tanti piccoli e grandi provvedimenti razzisti approvati in tanti Comuni (senza troppe distinzioni tra giunte di centro destra o di centro sinistra), aggravano una situazione già pesante di discriminazione e sfruttamento legalizzato tramite la Legge Bossi-Fini.
Al ricatto del permesso di soggiorno legato ai contratti di lavoro sempre più precari e sottopagati, ai danni alla salute e alle morti sul lavoro, ai problemi sulla casa e di accesso ai diritti sociali, si è aggiunta un' ondata di razzismo omicida dall'assassinio di Milano alla strage di Castelvolturno, vite spezzate che si aggiungono a quelle perse nell'indifferenza dei governi europei durante le traversate nel Mediterraneo.

Ora il Governo Berlusconi rincara ulteriormente l'attacco con il nuovo decreto legge approvato il 23 settembre dove si restringono ulteriormente il diritto di asilo, le procedure per i ricongiungimenti familiari e si stanziano fondi per la costruzione di dieci nuovi centri di identificazione ed espulsione.
E' il momento di dimostrare, ancora di più di ieri, con i fatti e con le lotte, che gli immigrati sono capaci di rivendicare in prima persona le proprie libertà, diritti e il rispetto della propria dignità.
Chi si sta arricchendo e trae potere e privilegi dall'attuale sistema economico e sociale non solo crea ma strumentalizza la condizione e i problemi dei lavoratori immigrati: li utilizza per creare divisioni tra lavoratori, per precarizzare ulteriormente, fuori e dentro le regole, il mercato del lavoro, per dirottare scontento e rabbia sul "nemico" straniero accusato di rubare lavoro, casa e risorse ai lavoratori italiani, costruendo le proprie fortune proprio sullo sfruttamento degli stessi immigrati.
I lavoratori immigrati non vogliono essere piu' strumentalizzati e sfruttati, uccisi nei cantieri o per strada: non sono disponibili ad essere parte del "problema" ma ad essere parte della "soluzione".

Per questo diventa importante il protagonismo dei lavoratori immigrati nelle lotte e nelle mobilitazioni nazionali di carattere generale, contro questo Governo e contro il padronato che con la complicità dei sindacati concertativi CGIL-CISL-UIL-UGL, stanno massacrando i diritti e le condizioni materiali di tutti i lavoratori.

Per questo rivolgiamo un appello a tutti i cittadini immigrati, alle comunità, alle loro associazioni per un' attiva partecipazione allo sciopero generale e alla manifestazione nazionale del 17 ottobre indetta dal sindacalismo di base:

contro il pacchetto sicurezza,
per rompere il legame tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno,
per la regolarizzazione immediata di tutti i migranti presenti sul territorio nazionale,
per il diritto d'asilo, contro il reato di immigrazione clandestina,
per la chiusura degli attuali CPT e contro l'apertura dei nuovi Centri d'identificazione ed espulsione,
per l'abolizione della Bossi-Fini.

SCIOPERO GENERALE e MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
VENERDI' 17 ottobre 2008 CORTEO ore 10
da PIAZZA DELLA REPUBBLICA a SAN GIOVANNI

CUB - CONFEDERAZIONE COBAS - SDL INTERCATEGORIALE

Fonte

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