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Sunset boulevard

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    L’etica e la famiglia Berlusconi

    (4 Ottobre 2008)

    Barbara Berlusconi, che siede nel CdA di Fininvest (scelta naturalmente per capacità ed esperienza), ha organizzato con la complicità della Università Bocconi di Milano un surreale dibattito sul seguente tema: “l’etica nei sistemi economici e nella condizione d’impresa”, dopo aver premesso che secondo lei Fininvest ha UNA STRUTTURA ETICA.
    Non è dato sapere con quali argomenti la gagliarda fanciulla abbia sostenuto la sua tesi, ma essendo laureanda in filosofia, possiamo immaginare che abbia usato la nota ambiguità e fasullaggine della materia con la quale, si sa, si possono costruire tutte le tesi.
    Posso immaginare che la convinzione che le imprese economiche sono capaci di etica derivi dall’aver osservato questo strano comportamento in modo diffuso nella società e nel mondo, e che soprattutto l’esempio paterno sia stato di grande conforto nel raggiungere questa sua convinzione.
    Ciò che dà fastidio a noi rozzi e schematici materialisti, è che i padroni e i loro figli, oltre al potere e alla ricchezza,vogliono anche la rispettabilità, anche se le strade da loro percorse sono lastricate da imbrogli, omicidi sul lavoro,rifiuti tossici,distruzione dell’ambiente, collusione con la politica, comparaggio con le mafie, allergia a qualunque regole, utilizzo del lavoro nero.
    Cercare l’etica nella categoria dei padroni risulta una impresa disperata, e a me pare blasfemo accostare l’etica alla classe dominante, perché una categoria in cui vi sono persone che per avidità affidano alla mafia i rifiuti tossici che producono sapendo che saranno sversati nei campi e nuoceranno gravemente alla salute degli abitanti,è una categoria di criminali e l’unica etica da usare è quella di denunciarli alla magistratura.
    L’infanta della Fininvest con questa sortita ci confessa che avere un padre gaglioffo le pesa molto e parla di etica proprio perché la “rispettabilità” è un problema di famiglia, e dunque definire l’azienda del padre, etica, vuole dire dare un contributo per pretendere rispettabilità (la lingua batte dove il dente duole).
    La bambina è tutta suo padre, nega l’evidenza, e filosofeggia per comunicare agli italiani e al mondo che i padroni sono buoni, anzi etici, e in questa sua non facile impresa è sostenuta dalla palpitante Veronica, che di etica se ne intende, avendo sposato Silvio per il suo rigore morale, disprezzando totalmente il suo conto in banca.
    Il capitale crea i suoi cloni, di padre in figlia, diventa così eterno, dinastico, visto che le oligarchie economiche si sono prese anche il potere politico.

    4 ottobre 2008

    Paolo De Gregorio

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    Commenti (2)

    In difesa della filosofia

    Caro compagno De Gregorio,
    ho letto con piacere il suo articolo "L’etica e la famiglia Berlusconi" e ne condivido tutte le riflessioni, tranne una. Quando lei scrive, a proposito di Barbara Berlusconi: "Non è dato sapere con quali argomenti la gagliarda fanciulla abbia sostenuto la sua tesi, ma essendo laureanda in filosofia, possiamo immaginare che abbia usato la nota ambiguità e fasullaggine della materia con la quale, si sa, si possono costruire tutte le tesi. "

    L'evidenza che lo studio della filosofia è una grande scuola di riflessione etica e politica per molti compagni dovrebbe bastare a confutare la sua assurda affermazione. A ciò si aggiunge una semplice costatazione: la filosofia è uno strumento razionale di indagine della realtà che ha sempre dovuto combattere contro la mistificazione mitica o ideologica della realtà stessa. La filosofia è dunque il processo razionale che, se ben condotto, giunge alla contestazione e anche alla falsificazione di tesi ideologiche e parziali; è però in ogni caso da tener presente che lo sforzo per acquisire un metodo il più possibile valido di analisi e di comprensione della realtà è parte integrante della filosofia, la quale può così contribuire a sgretolare le incrostazioni ideologiche che spesso hanno caratterizzato la stessa riflessione politica della sinistra (oltre che degli intellettuali borghesi... ma ciò è estremamente ovvio).

    Mi permetta un'ultima riflessione: le ragioni per cui un comunista lotta per la costituzione di un mondo di liberi e di uguali sono, a mio parere, in ultima analisi di carattere etico e metafisico, giacché ogni altra fondazione dell'idea comunista mi pare contraddittoria. Non siamo più nel periodo del posthegelismo o del positivismo ottocenteschi: potremmo trovare il coraggio di riconoscere che esiste un modo di fare filosofia, anzi di fare metafisica, che si svincola dalle pregiudiziali ideologiche borghesi e che fonda, con il proprio processo analitico, la possibilità stessa di un superamento razionale delle condizioni dell'ideologismo borghese.

    Ovviamente Barbara Berlusconi non è una filosofa di tale orientamento, per la semplice ragione che non è una filosofa, ma solo una donna di sistema che usa i procedimenti della falsa retorica anziché quelli dell'indagine razionale.

    I miei migliori saluti.

    (4 Ottobre 2008)

    Marco Gallarino

    marco@italica.it

    giusta

    penso a quanti anziani mesti nel loro agire che insegnano i giochi ai nipotini diano la giusta etica ed esempicol loro agire e testimoni di un passato che fa scuola e rispettato non sia mai dimenticato, vescchi operai e operaie lottatrici per un ideale armonico come la loro famiglia,saggi e pacati son loro ai quali dare più parole

    (8 Febbraio 2009)

    MANICARDI@EMAIL.IT

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