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Fisco e Contrattazione: O.d.g. assemblea dei lavoratori dell'IRIDE SpA di Torino

(6 Giugno 2008)

Noi lavoratrici/tori di IRIDE SpA di Torino della sede di lavoro del Martinetto, riuniti oggi, mercoledì 4 giugno 2008, in assemblea sindacale consideriamo il documento Cgil, Cisl, Uil sulla riforma del fisco e della contrattazione profondamente sbagliato sia nel merito che nel metodo.

Il documento Cgil, Cisl, Uil ripropone in termini ancor peggiori la politica di concertazione e moderazione salariale invece che metterla in discussione in quanto negli ultimi quindici ha portato alla catastrofe dei salari italiani, che sono i più bassi d’Europa.

Il documento di Cgil, Cisl, Uil accoglie le richieste confindustriali di smantellamento del contratto nazionale ,unico strumento in grado di unificare le lotte dei lavoratori.

Nel documento di Cgil, Cisl, Uil non si parla mai di redistribuzione della ricchezza e si ripropone nei fatti la politica dei due tempi: prima lo sviluppo e poi i soldi. Ciò significa, in altri termini, che per guadagnare di più bisogna semplicemente lavorare di più. Limitando l’aumento del contratto nazionale all’inflazione “realisticamente prevedibile” non si fa altro che vincolare le richieste dei contratti nazionali a quanto concordato a livello centrale tra OO.SS, controparti e governo. Il riferimento al “sostegno e alla valorizzazione del potere d’acquisto” non significa che i salari possono davvero aumentare. Il rischio concreto è di chiamare con un altro nome quell’inflazione programmata che ha distrutto nei contratti il potere d’acquisto dei salari.

I documento di Cgil, Cisl, Uil allunga a tre anni la durata dei contratti. Con il rischio di diluire ancor di più nel tempo gli scarsi aumenti salariali degli accordi nazionali.

I documento di Cgil, Cisl, Uil afferma che per “accrescere” i salari la sede è la contrattazione di secondo livello. Contrattazione che riguarda solo una minoranza di lavoratori, che è legata solamente a parametri di tipo variabile quali “produttività, qualità, redditività, efficienza, efficacia”, che potrà avvenire solamente a livello territoriale o aziendale. Contrattazione esigibile realmente, solo, nelle aziende più forti economicamente o dal più forte insediamento sindacale .

Il documento di Cgil, Cisl, Uil quindi peggiora ulteriormente il già nefasto accordo del 23 luglio. Occorreva invece rivendicare che il vincolo dell’inflazione rispetto ai contratti nazionali andava definitivamente abbandonato, che i contratti nazionali dovevano poter aumentare realmente i salari e non solo salvare il loro potere d’acquisto, che gli aumenti salariali dovevano poter esserci già nei contratti nazionali in quanto validi per tutte le lavoratrici e i lavoratori, che andavano introdotti anche necessari meccanismi automatici di recupero salariale in modo particolare quando le imprese tardino a rinnovare i contratti o quando i prezzi aumentano improvvisamente.

Sul metodo in quanto si cancella il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a votare sulle piattaforme. Riteniamo che i lavoratori siano gli unici titolati ad emendare e convalidare , con il voto ,tramite referendum, i documenti proposti dalle OO.SS., ed a valutare e quindi votare il documento conclusivo frutto dell’eventuale accordo con il governo e le controparti .

Di fronte al permanere dell’intransigenza di Confidustria e Governo si richiede alle OO.SSdi mettere in atto tutte le iniziative di mobilitazione e di lotta necessarie, sciopero generale compreso.

Favorevoli 39
Contrari 0
Astenuti 7


4 giugno 2008

L'assemblea dei lavoratori dell'IRIDE SpA di Torino

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