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Se non le donne, chi?

Se non le donne, chi?

(11 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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Blocco degli straordinari in Comdata a Torino

(7 Ottobre 2008)

Nell'ultima delle tre assemblee tenutesi in data 25 settembre 2008 i lavoratori, di fronte alla decisione aziendale di ridurre il personale della sede di Torino, hanno deciso l'indizione dello stato di agitazione con relativo blocco degli straordinari. Il giorno successivo il Collettivo Lavoratori Comdata, attraverso la FLMU-CUB, ha mandato comunicazione della immediata attuazione dello stato di agitazione, seguito il giorno successivo dal comunicato apparso in bacheca di CGIL-CISL-UIL.

Con rammarico notiamo, nonostante la disponibilità espressa nelle assemblee, come le organizzazioni confederali e le rispettive RSU non si stiano impegnando attivamente affinché tutti i dipendenti siano informati dell'importanza di dare un forte segnale all'azienda di fronte all'arroganza con la quale impone unilateralmente le sue scelte ai dipendenti, attraverso il blocco degli straordinari. Non vorremmo che dietro questo lassismo si nascondesse una perversa logica tesa a lasciare campo libero alle ristrutturazioni dell’azienda per poi dare “colpa” ai lavoratori e alle sigle sindacali “scomode” di eventuali “insuccessi” nella lotta.

Visto che i nostri rappresentanti istituzionali (RSU aziendali) non lo fanno, sarà allora necessario ricordare l'importanza della decisione che sta dietro l'indizione dello stato di agitazione.

La Comdata ha deciso di non rinnovare più i tempi determinati della commessa Infostrada, in quanto ha deciso di tenere la commessa nella sola sede di Ivrea, ma contemporaneamente immette notevoli risorse umane sulla commessa Eni assumendo nuovo personale attraverso le agenzie interinali e spostando il personale a tempo indeterminato anche da altre commesse (vedi Santander, Linea, Telecom) oltreché da Infostrada, sulle quali, peraltro, tiene una posizione ambigua rispetto al futuro stesso di queste. Nuove voci da fonti sindacali “attendibili” parlano della commessa Santander come della futura nuova “vittima”.

Noi riteniamo che tutti i posti di lavoro vadano salvaguardati e difesi con la lotta, ed il blocco degli straordinari, lo ricordiamo, è il primo passo di una serie di iniziative che si metteranno in campo affinché l'azienda si torni a sedere al tavolo delle trattative per ridiscutere il piano di ristrutturazione tenendo conto di quelle che sono le esigenze dei suoi dipendenti.

Il blocco degli straordinari è un mezzo assolutamente indispensabile per riaffermare le nostre ragioni e per costringere l'azienda a tornare sui suoi passi.

D’altra parte, come può un’azienda chiedere straordinari ad alcuni mentre invece altri sono lasciati a casa?
Come può un lavoratore fare straordinario a cuor leggero mentre un altro, che magari pure conosce, viene mandato via?


Invitiamo tutti i lavoratori ad uno sforzo comune e collettivo affinché il blocco degli straordinari diventi totale ed eventualmente a denunciare eventuali comportamenti intimidatori da parte di zelanti “capetti” al servizio degli interessi dell'azienda.

NON RINUNCEREMO MAI A DIFENDERE I NOSTRI INTERESSI !
LOTTEREMO FINO IN FONDO PER LA DIFESA DEI NOSTRI POSTI DI LAVORO !

COLLETTIVO LAVORATORI COMDATA

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