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Vatican Bank scandalo

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(27 Maggio 2012) Enzo Apicella

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    (L'oppio dei popoli)

    Sulla presenza del vescovo Juan Rodolfo Laise a Verona

    (18 Ottobre 2008)

    30.000 desaparecidos, una generazione annientata, un paese piegato, in un contesto latinoamericano insanguinato dalla guerra sporca portata avanti dagli Stati Uniti. Questo il bilancio della dittatura argentina, favorita nei primi anni dopo il golpe da pesanti silenzi (come quello del Partito Comunista Italiano) e da complicità inaccettabili. Tra i complici, al primo posto, il Vaticano e le gerarchie cattoliche, scatenate nel respingere la Teologia della Liberazione ed il possibile affermarsi delle lotte di liberazione, spesso frutto di naturali commistioni tra marxismo e cristianesimo di base. Come dimenticare le partite di tennis tra monsignor Pio Laghi, nunzio apostolico, ed uno dei triumviri della dittarua, il feroce ammiraglio Massera (iscritto, come Berlsuconi, alla P2 di Licio Gelli), diretto responsabile dell'ESMA (Escuela de mecanica de la armada) dove persero la vita dopo torture e supplizi almeno 5.000 persone? come dimenticare Christian Von Wernich il prete che assisteva personalmente alle torture, infierendo moralmente sui prigionieri e assolvendo in confessione i loro aguzzini? Von Wernich è stato recentemente condannato in Argentina per tali crimini, ma il Vaticano non ha ritenuto opportuno sospenderlo.

    Il vescovo Juan Rodolfo Laise appartiene a questa schiera di chi si è reso complice dei peggiori assassini e torturatori, tanto da richiedere ai militari di far sequestrare un ex prete e da affiggere alla curia un cartello che recitava "Non si ricevono familiari di sovversivi", mentre disperate le madri dei sequestrati e dei prigionieri politici cercavano notizie e aiuto. Laise svolgeva invece un ruolo di controllo e censura sulle lettere che i prigionieri scrivevano dal carcere, segnalando poi agli aguzzini quali prigionieri erano da "richiamare all'ordine". Il vescovo era abituale visitatore del generale Benjamin Menendez, capo del III Corpo dell'Esercito, condannato all'ergastolo il 24 luglio scorso, dal Tribunale Federale di Cordoba, per l'omicido di 4 militanti di sinistra. Su di lui pendono altri 600 processi per violazione dei diritti umani.

    Sinistra Critica, nel ricordare le vittime della dittatura argentina, esprime solidarietà e concreta vicinanza ai/alle sopravvissuti/e e si schiera incondizionatamente con coloro che ancora oggi in Argentina cercano di far vivere i valori di libertà, uguaglianza e giustizia per i quali sono stati perseguitati migliaia di militanti politici, di religiosi, di persone comuni. Sinistra Critica sostiene altresì la lotta per la verità e la giustizia portata avanti dalle Madres de Plaza de Mayo, da Hijos e dalle Abuelas de Plaza de Mayo. Perciò, pur non essendo stupiti dalla decisione del Vescovo Zenti, né dall'invito dei tradizionalisti cattolici, né dal silenzio della politica istituzionale, evidentemente tutti d'accordo con l'operato di Laise, ritiene riprovevole la presenza a Verona di un tale personaggio.

    Sinistra Critica Verona
    http://www.veronacritica.blogspot.com

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