">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

L'ombra nera

L'ombra nera

(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri il disoccupato Angelo di Carlo, che si era dato fuoco per protesta 8 giorni fa davanti a Montecitorio

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

Perché i lavoratori non ascoltano le istituzioni

Sui licenziamenti all'Iveco di Suzzara

(14 Ottobre 2008)

Venerdì pomeriggio all’Iveco di Suzzara solo Pagano, il sindacalista della Fiom è riuscito a contenere la rabbia operaia, che oggi tutti definiscono giusta, rabbia esplosa dopo i primi 40 licenziamenti. La protesta spontanea dopo aver travolto il dispositivo sindacale (assemblee e sciopero) è dilagata fuori della fabbrica e ha investito il territorio.

Gli operai, quasi tutti giovani hanno ascoltato solo lui, non permettendo ad altre istituzioni, accorse al blocco stradale, di esprimere la loro solidarietà ai lavoratori.

Pagano ha denunciato i metodi della Fiat, “decisioni inaccettabili prese a Torino, che minano le radici della coesione sociale”. “Assumete e assumono, licenziate e licenziano”

E gli operai lo hanno sentito uno di loro e lo hanno ascoltato e seguito.

Ha rinunciato a parlare invece il presidente della Provincia, alla prima contestazione di un operaio che non voleva sentire discorsi di circostanza.

Al di là della forma, il cui rispetto non si può chiedere in simili circostanze, per essere ascoltati dagli operai in questo difficile ottobre, bisogna dimostrare nei fatti concreta vicinanza. Bisogna mettere il lavoro al primo posto, non è possibile lasciare soli i lavoratori che hanno perso il lavoro, dopo il mancato rinnovo dei contratti interinali ed ora di quelli a tempo determinato.

Diventa compito principale per tutti gli enti pubblici sia farsi carico concretamente di politiche attive e di sostegno immediato, sia l’ impegno politico e istituzionale perché le norme che hanno destrutturato il mondo del lavoro, vengano sostituite con norme di tutela della classe lavoratrice, oggi priva di qualsiasi garanzia.

In caso contrario in rischio sarà dell’intera società:

disgregazione sociale ed esclusione, unita alla carenza di provvidenze sociali, di servizi pubblici e di riscontri sociali pubblici che non ci sono più, porteranno il contesto collettivo ad una crisi irreversibile che le istituzioni democratiche debbono impegnarsi a sventare, anche e soprattutto in una realtà come quella mantovana, che sino a pochi mesi or sono appariva al riparo dalle crisi economiche, strutturali e sociali che interessano il Paese.

La giunta provinciale proporrà nel prossimo consiglio provinciale, l'istituzione di un fondo di solidarietà integrato, da gestire con gli uffici dei piani di zona comunali territoriali, rivolto alle ormai troppe crisi anomale che investono, primi fra tutti, i lavoratori del nostro territorio: Iveco, Polimeri, cooperazione e piccola media impresa dopo la Sogefi stanno mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. La nostra provincia non può sopportare oltre.

Credo che quando La Provincia farà la sua parte, con la presenza attiva nei luoghi delle crisi aziendali, tra la gente colpita duramente nella speranza, con una vicinanza non solo di circostanza, allora i lavoratori si sentiranno rappresentati dalle istituzioni.

Carlo Grassi, assessore provinciale al lavoro e formazione professionale - Provincia di Mantova

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Lavoratori di troppo»

Ultime notizie dell'autore «Comunisti Italiani»

6393