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Crisi finanziaria, siamo in mano a pompieri incendiari

(19 Ottobre 2008)

La crisi finanziaria mondiale non può essere affrontata lasciando nelle mani di coloro che hanno appiccato l'incendio il compito di spegnerlo. Invece è esattamente ciò che sta accadendo. Il fatto eclatante è che gli Stati (Europa e America) sono andati in soccorso delle banche, con enormi iniezioni di denaro pubblico. Il fatto che stampino ulteriore moneta non cambia l'altro fatto: tutto a spese dei cittadini contribuenti. E' in corso una massiccia nazionalizzazione delle banche, che significa una massiccia socializzazione delle perdite. L'unica differenza tra America e Europa è che negli Stati Uniti lo Stato eroga i prestiti lasciando invariata la proprietà, in mani private, mentre in Europa prevale l'idea che gli Stati si appropriino delle quote azionarie, entrando negli assetti proprietari.

Nessuno si sogna neppure di mettere in discussione i capisaldi di questo sistema che è andato in pezzi. Questi capisaldi sono la "presunta" indipendenza delle banche centrali e il loro carattere privato. Presunta indipendenza perchè le banche centrali, quella d'Italia, quella d'Europa, la Federal Reserve, sono banche private, con azionisti privati. Che sono gli stessi incendiari che hanno appiccato l'incendio. Questo spiega perfettamente perchè l'hanno lasciato esplodere: partecipavano alla lauta raccolta dei profitti.

Adesso constatiamo che senza l'intervento d'emergenza degli Stati (per altro a stalla ormai aperta e a mucche scappate) l'intera struttura sarebbe crollata. La domanda è: perchè continuare con la commedia dell'indipendenza delle Banche Centrali (cioè delle banche tout court), visto che non sono state capaci di reggersi da sole?

E, domanda numero due: visto che il debito degli Stati è sempre stato artificialmente costruito a vantaggio delle banche private, ed è ad esse che noi dobbiamo i nostri debiti, proprio mentre scopriamo che li hanno usati malissimo e sono fallite, perchè mai continuare questa rapina privata ai danni della collettività? Rapina attuata , per giunta, da pasticcioni talmente stupidi da tagliare il ramo su cui sedevano?

Questi signori che invocavano il mercato lo hanno nei fatti liquidato. Il neo-liberismo è stata la morte del mercato. Ci crede, in Italia, solo Walter Veltroni.

Adesso il re è nudo (anche se molti si affannano a vestirlo). E' la gente comune che sta pagando il disastro e peggio pagherà nei prossimi mesi, con una recessione mondiale ormai incombente e un'inflazione galoppante che taglierà i redditi fissi senza pietà.

La crisi manifesta un secondo aspetto: essa è nata negli Stati Uniti. Prima dell'11 settembre. E ha infettato il resto del mondo, mentre le istituzioni finanziarie mondiali, incluse quelle europee, pubbliche e private, hanno tenuto bordone. Questa è la prova del nove che l'Europa non può e non deve seguire il modello americano.Siamo di fronte alla fine del "consenso washingtoniano". Bisogna fare il possibile perchè esso non venga ripristinato, sotto altre forme. Altre crisi incombono e, con esse il pericolo di guerra. Il pacifismo di oggi è ridurre il potere della finanza.

17 Ottobre 2008

Giulietto Chiesa

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