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Suora Pronobis

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(10 Settembre 2011) Enzo Apicella
Maurizio Sacconi spiega l'articolo 8 della Manovra (quello sui licenziamenti senza giusta causa) con l'esempio delle suore violentate: "basta dire di no"

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(Diritti sindacali)

Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 09-16/09/08

SOMMARIO: Morti sul lavoro, Trasporto pubblico, Bonduelle, Piaggio, Morti sul lavoro, Crn, Innse, Miroglio, Terme di Fiuggi, Ciclat, Alitalia, Metecno, Insiel, Ronchi dei Legionari, Sanità privata, Fiat Melfi,

(17 Settembre 2008)

09 settembre 2008

MORTI SUL LAVORO: TRE EDILI http://www.ilmanifesto.it/

Tre vittime anche ieri nei cantieri. In Valcamonica, a Ono san Pietro, sono morti Remo Vaira, di 53 anni, e Giovanni Angeli, di 64 anni. I due, che erano cognati, stavano lavorando alla ristrutturazione di una cascina, quando sono stati travolti dal crollo di un muro. Sempre ieri, in provincia di Cremona, ha perso la vita un artigiano di 29 anni, caduto da un'altezza di due metri durante i lavori in un cantiere edile.

TRASPORTI, SCIOPERO NAZIONALE IL 12 E 13 http://www.ilmanifesto.it/

Sciopero nazionale di 24 ore per ferrovie e trasporto pubblico locale il 12 e il 13 ottobre. La mobilitazione è stata indetta dai sindacati di categoria (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Orsa, Faisa e Fast) a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale, "in seguito alla persistente indisponibilità delle controparti ad aprire la trattativa, e al silenzio delle istituzioni nazionali e locali.

BONDUELLE: PROTESTA DEI LAVORATORI http://www.ilmanifesto.it/

Sono nove i lavoratori, marocchini e residenti a Bergamo, a cui la multinazionale Bonduelle vuole imporre il trasferimento dallo stabilimento di Lallio, dove vivono da parecchi anni con le famiglie, a quello di Battipaglia, a 900 km di distanza. Da ieri sono in presidio a oltranza nella piazza della città: "Chiediamo di essere reintegrati qui a Lallio dove i nostri figli vanno a scuola e dove siamo riusciti a acquistare casa con un mutuo che ancora stiamo pagando. E dove il lavoro c'è. Anche per noi".

PIAGGIO, SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/

Due ore di sciopero alla Piaggio, oggi, per il rinnovo del contratto aziendale. La giornata di mobilitazione è stata indetta da Fiom, Fim e Uilm e dalle rsu, dopo il giudizio negativo sulle proposte dell'azienda in materia di occupazione, mercato del lavoro, salario e sicurezza. La trattativa tra sindacati e azienda riprenderà giovedì prossimo.

10 settembre 2008

MORTI SUL LAVORO: ANCORA DUE http://www.ilmanifesto.it/

Ieri nuova giornata tragica sul fronte delle morti bianche: due operai hanno perso la vita in due diversi infortuni, mentre altri tre sono rimasti ustionati. Il primo incidente si è verificato a Rende, nel cosentino: Rosario Ruffolo, di 53 anni, stava lavorando alla realizzazione della rete fognaria, quando il terreno ha ceduto e lo ha travolto, uccidendolo. Un muratore di 55 anni, Franco Marazzi, è morto a Modena: lavorava in un cantiere del centro, quando è stato schiacciato da un carico di rotoli di catrame che si è staccato da una gru. Infine tre operai livornesi - due dipendenti della municipalizzata Aamps e uno di una ditta esterna, sono rimasti ustionati a causa di un'esplosione avvenuta nella discarica di Vallin dell'Aquila.

11 settembre 2008

LA CRN CANTIERI NAVALI PUNISCE CHI SCIOPERA http://www.ilmanifesto.it/

I sindacati parlano di rappresaglia. E hanno proclamato uno sciopero immediato di due ore. Nei cantieri navali di Ancona, la Crn (Costruzioni e riparazioni navali, gruppo Ferretti) ha privato un operaio, affetto da obesità (pesa 260 chili e, va da sè, fatica a muoversi), del posto auto interno allo stabilimento riservato ai disabili. Il fatto è che proprio il giorno prima l'uomo, quarantenne e che da poco si è sottoposto ad un intervento per la riduzione di peso, aveva partecipato alla protesta e al presidio per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, indetta davanti al cantiere in occasione dell'assemblea di Confindustria Ancona, a cui ha partecipato anche la presidente degli industriali, Emma Marcegaglia. Perciò le Rsu e i sindacati (Fiom, Fim e Uilm) non hanno dubbi e non esitano a definire l'accaduto come una rappresaglia contro il dipendente che, insieme ad altri compagni, ha preso parte alla protesta per il rinnovo dell'integrativo.
L'ultimo incontro tra sindacati e azienda c'è stato il 5 settembre. L'azienda pretende flessibilità selvaggia e cantieri aperti anche il sabato e la domenica, con aumenti salariali definiti dai sindacati "irrisori, e comunque vincolati alla sola parte variabile, e non fissa, della busta paga". I lavoratori hanno risposto, lunedì, con otto ore di sciopero. E, martedì, con una sonora infilata di fischi (oltre al presidio fuori dai cantieri) ai 'pezzi grossi' dell'industria marchigiana.

14 settembre 2008

INNSE: OPERAI IN AUTOGESTIONE http://www.ilmanifesto.it/

La Innse Presse, più che l'ultima fabbrica rimasta dell'ex Innocenti, sembra la carcassa abbandonata di un'area dismessa. Varcare i larghi cancelli dell'unica fabbrica autogestita d'Italia porta in un mondo parallelo. Dentro, quarantanove uomini lavorano da 100 giorni con la lettera di licenziamento in tasca. Ma l'azienda non era da chiudere, produceva moltissimo. Come sempre, gli operai passano il turno ricurvi sui torni in ghisa, in una delle poche fabbriche in Europa che costruisce presse per l'industria. E ora, ci sono anche i turni di notte per presidiare lo stabile, i festivi e le ferie passati lì dentro, il cambio in cucina alla mensa. Il 31 maggio il proprietario dell'azienda ha mandato un telegramma ai dipendenti, e senza preavviso quarantanove famiglie si sono ritrovate con uno stipendio in meno a fine mese. Nonostante i cancelli della fabbrica chiusi con i lucchetti, hanno deciso di entrare e proseguire l'attività, visto che non mancavano i
clienti né le consegne. Il 22 agosto scadeva la procedura di mobilità, il 2 settembre c'è stata una riunione al ministero dello sviluppo economico. L'altra riunione per la trattativa, fissata per il 12 settembre, è saltata la sera prima per volontà del proprietario. Lui è il torinese Silvano Genta, di formazione rottamatore, che due anni fa aveva rilevato la Innse promettendo di rilanciarla nel settore siderurgico. Grazie agli sgravi della legge Prodi sull'amministrazione straordinaria, ha rilevato una fabbrica contenente macchinari in ghisa costosissimi ad un prezzo stracciato, sapendo che rivendendoli ora (ammesso che non l'abbia già fatto) guadagnerebbe milioni di euro. Il leghista Roberto Castelli l'aveva presentato alle istituzioni milanesi come un salvatore; così non è stato, e ora Genta ha deciso di chiudere. L'area su cui sorge l'Innse, 25 mila metri quadrati, ha un altro destino: Genta e la Aedes, immobiliare quotata in borsa
proprietaria dell'area, hanno capito che la speculazione edilizia pre-Expo rende bene. Genta, oltre a non pagare gli stipendi, ha avuto l'idea di denunciarli uno ad uno per danneggiamento. Loro hanno denunciato lui all'Arpa per i barili di acque e oli esausti ammucchiati in un angolo del cortile, esposti a sole, pioggia e ruggine: tutto inquinamento che finisce nelle falde acquifere.

16 settembre 2008

FILATURA E TESSITURA PUGLIA http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

E’ sospesa fino al 30 settembre la chiusura dell’attività dello stabilimento di Ginosa Filatura e tessitura di Puglia del gruppo Miroglio e la mobilità dei 238 lavoratori dell’impianto tarantino, che avevano proclamato uno sciopero di due giorni dopo l’avvio delle procedure di cessazione dell’attività, annunciato dall’azienda mercoledì scorso.
E’ questo il primo risultato dell’apertura della vertenza Miroglio presso il ministero dello Sviluppo economico, dove ieri si sono riuniti i rappresentanti sindacali, aziendali e regionali, i sindaci di Ginosa, Laterza, Palagianello.
L’azienda - leader in Europa con le divisioni tessile, filatura, abbigliamento e 16 marchi, tra i quali Elena Mirò, Caracter, Per te by Krizia, Oltre e Motivi - sostiene che gli impianti di Ginosa non sono più produttivi in seguito alla crisi del settore e, dopo aver già chiuso lo stabilimento di Castellaneta, quattro anni fa, intende fare il bis.
Poi i sindacati provinciali del tessile hanno deciso la revoca dello sciopero di oggi, ma non le assemblee dei lavoratori, che si svolgeranno dalle 14 alle 16.

TERME DI FIUGGI: DIPENDENTI SENZA STIPENDIO http://iltempo.ilsole24ore.com/

Di nuovo in stato di agitazione i dipendenti delle terme di Fiuggi. Nella giornata di ieri le organizzazioni sindacali della Fiuggiterme srl hanno convocato una conferenza stampa nel corso della quale hanno illustrato le ragioni della loro presa di posizione, che risiede sostanzialmente nel fatto che la società non avrebbe alcuna intenzione di pagare la mensilità relativa al mese di agosto, nonostante la disponibilità di cassa.
Le motivazioni addotte dalla società risiederebbero nell'obbligo di versare i contributi previdenziali, relativi all'anno 2007 all'erario, e nella mancata riscossione di crediti pregressi vantati nei confronti del comune e del golf di Fiuggi.

CICLAT: CIG IN DEROGA http://www.basilicatanet.it/

Anche per i 65 lavoratori della società cooperativa Ciclat, azienda che si occupa della movimentazione delle auto presso lo stabilimento Fiat di Melfi, in caso di blocco della produzione alla Sata scatterà la cassa integrazione in deroga. L'accordo tra l'azienda ed i sindacati di categoria Fit-Cisl e Uil-Tucs è stato ufficializzato nei giorni scorsi. L'accordo si è reso necessario per garantire anche ai lavoratori della Ciclat di godere dei benefici derivanti dagli accordi regionali di regolamentazione degli ammortizzatori sociali, sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil il 1 aprile ed il 14 luglio 2008.

ALITALIA: SCIOPERA LA CUB http://www.ilmattino.it

Uno sciopero di quattro ore (dalle 12 alle 16) di tutti i lavoratori del gruppo Alitalia è stato indetto per domani, mercoledì 17 settembre, dalla Cub Trasporti che critica la firma di Cgil, Cisl, Uil e Ugl del primo accordo su Alitalia. "L’intesa sottoscritta - si legge in un comunicato - segna un pesantissimo ridimensionamento di Alitalia, che sarà ridotta ad un vettore poco più che nazionale". Per la Cub Trasporti sono oltre 6000 i lavoratori che saranno da subito espulsi dalla ex compagnia di bandiera.

METECNO: MOBILITAZIONE CONTRO LA VENDITA http://www.ilmattino.it/

I 55 lavoratori della Metecno industrie di Torre Annunziata, azienda che produce pannelli coibentati, sono da ieri mattina in stato di agitazione e in assemblea permanente. Il motivo: l’incertezza sul futuro dell'azienda che ha deciso di dismettere lo stabilimento di Torre Annunziata. Cresce la preoccupazione tra gli operai, che dal 22 luglio sono in regime di mobilità. I dipendenti della Metecno si sono dati appuntamento di buon mattino all'esterno della fabbrica di via Terragneta e appostati davanti ai cancelli di ingresso hanno impedito l'ingresso alla Monteco, ditta preposta allo smontaggio dei macchinari fermi ormai da tempo all'interno dei capannoni. Una delegazione si è recata al Comune per un incontro con il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita.

INSIEL http://gazzettino.quinordest.it/

Niente incontro, ieri, tra Regione e sindacati per discutere dello scorporo di Insiel. Renzo Tondo ha fatto sapere di non voler iniziare il confronto stante la proclamazione dello sciopero delle Rsu di Udine. Sciopero revocato nel pomeriggio quando anche si è deciso di far slittare il cda dell'azienda previsto per il 23 settembre.

RONCHI DEI LEGIONARI: 50 POSTI A RISCHIO http://gazzettino.quinordest.it/

Sconcerto tra i dipendenti dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari dopo aver appreso il pensiero del presidente della società che lo gestisce, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, sulla crisi Alitalia e sulle sue possibili ripercussioni occupazionali in caso di chiusura della compagnia di bandiera, che a suo dire produrrebbero 50 esuberi tra i lavoratori dello scalo regionale, pena il fallimento della spa.

SANITA' PRIVATA: SCIOPERO http://gazzettino.quinordest.it/

Le organizzazioni sindacali dei lavoratori non medici della sanità privata (infermieri professionali, tecnici di laboratorio e di radiologia, operatori socio sanitari, impiegati..) hanno indetto, per giovedì 18., uno sciopero nazionale.
Pertanto, saranno garantiti soltanto i servizi minimi essenziali ai pazienti ricoverati.

FIAT MELFI: CIG PER 2 SETTIMANE http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

A Melfi la produzione della Grande Punto si fermerà dal 20 ottobre al 2 novembre prossimi: finora, la cassa integrazione era fissata solo dal 20 al 27 ottobre. L'aumento della cassa integrazione sarebbe legata ai volumi di mercato insufficienti

Web page: http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/
E-mail: cen_doc_lotta@yahoo.it

Centro di Documentazione e Lotta

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