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Se ero tibetano...

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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Eppur che siamo donne...paura non abbiamo?

(26 Ottobre 2008)

Dietro la Storia infinita della Fiat e tutto quello che si trascina dietro, come la cassa integrazione e tutto lo scontento di chi l’ha pagata e la paga, rimangono le storie legate al mondo del lavoro. Emergono quelle delle fabbriche grandi, delle Grandi Officine. Ma le piccole storie fanno a mio avviso la Storia. Quella che segue mi è stata recapitata da certe altre donne lavoratrici o alla ricerca di lavoro, da Palermo del Mfpr e da Taranto: sono su una testata giornalistica molto letta, per chi li compra i giornali. Le dichiarazioni in merito al Capitale.., di Visco, Cossiga, Marcegaglia, Gelmini e Confraternite varie, suonano sempre più forte. Vi invito quindi alla lettura, anche di queste campane, “risorse umane”…

Le mamme operaie dell’ indotto bloccano la produzione della Fiat
stralci dell’articolo di La Repubblica - 24 ottobre 2008

Le donne operaie fermano la Fiat.
Diciannove mamme lavoratrici ieri hanno bloccato lo stabilimento di Termini Imerese e tutte le ditte dell’ indotto. Il motivo? La Ergom, azienda che produce componenti della Lancia Y, ha comunicato che non rinnoverà 23 contratti di apprendistato di operai che da 24 mesi lavoravano in azienda.

E su 23 operai che perderanno il lavoro, 19 sono donne. Appena saputa la notizia subito le operaie hanno indetto un sit-in di protesta davanti ai cancelli dell’ azienda. E gli altri 150 dipendenti della Ergom hanno incrociato le braccia in segno di solidarietà e proclamato uno sciopero immediato di otto ore. Nel pomeriggio la Fiat, che non poteva ricevere più i pezzi della Lancia Y prodotti dalla Ergom (che realizza plance, serbatoi, paraurti e parti in plastica), è stata costretta a fermare lo stabilimento e a mandare a casa le 1.700 tute blu.

Le vere animatrici della protesta sono proprio le donne, molte delle quali mamme che tirano avanti la famiglia da sole. «Ho 46 anni, sono separata e ho due figli a carico, entrambi disoccupati - dice una delle operaie in scadenza di contratto - Sono stata assunta per 18 mesi, e come è ovvio questo lavoro per me è la vita. Altre colleghe hanno mariti senza lavoro. Cosa faremo? Perché l’ azienda non ci vuole più? Purtroppo non abbiamo risposte, anche perché non c’ è alcuna riduzione di produzione alla base di questa scelta».

Alcuni dei 23 operai hanno contratti part-time, con un salario di 400 euro, altri guadagno con turnazione completa anche 1.000 euro al mese. Le operaie, in particolare, sono state impegnate nella linea dei diffusori. Maria, originaria di Trabia, ha 32 anni e questo è il suo primo lavoro: «Se perdo il lavoro andrò sul lastrico insieme a tutta la mia famiglia, perché anche mio marito in questo momento è disoccupato - dice - Già non riusciamo a ricevere uno stipendio pieno perché tra ottobre e novembre ci hanno obbligato a 6 settimane di cassa integrazione, e adesso l’ azienda che non ha problemi di commesse perché la Fiat di Termini Imerese ha avuto assegnata la nuova Lancia Y, non ci dà nemmeno le motivazione del mancato rinnovo del nostro contratto».

Nel pomeriggio quattro operai della Ergom sono saliti su un silos alto trenta metri all’ interno della fabbrica e altri due lavoratori si sono arrampicati sul tetto dello stabilimento, minacciando di gettarsi nel vuoto…

Doriana Goracci

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