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La fatalità

La fatalità

(25 Novembre 2008) Enzo Apicella
Per Berlusconi è stata una fatalità il crollo che ha ucciso Vito Scafidi nel liceo Darwin di Rivoli

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La lotta nelle scuole: lettera di un compagno francese

(29 Ottobre 2008)

Questo è un estratto di una lettera inviata a un nostro redattore da un compagno francese. Nel 1968 era presidente del sindacato studentesco UNEF per l'università di Clermont Ferrand, perciò si è fatto una notevole esperienza in materia di lotte studentesche, come primo passo di una militanza politica e sindacale su posizioni classiste e internazionaliste.
Molti, tra quelli che hanno fatto le lotte del 1968, hanno poi abbandonato le loro rivendicazioni, o sono passati nel campo opposto. Ascoltare la voce di chi ha mantenuto intatte le proprie posizioni e la propria volontà di combattere il capitalismo, può essere molto utile per i giovani. Anche quando si limita a porre domande, che ci aiutano a riflettere, e a focalizzare meglio i problemi.

Caro compagno,
cerco di seguire più da vicino l'evoluzione della mobilitazione sulla questione della scuola (da quella elementare all'università).
E' una prova molto seria per il governo Berlusconi ed è certamente la più importante mobilitazione della gioventù in Europa da lungo tempo.
E' un movimento molto più esteso di quello contro il CPE in Francia.(1)
Proprio perché ha questa forza ed è un indicatore di ciò che può avvenire dovunque, è stato completamente ignorato dai media: praticamente, neanche una parola sulla stampa francese!...
Mi sembra che la manifestazione del 23, che si è diretta verso il senato al momento in cui cominciava la discussione sul decreto legge Gelmini, indichi la direzione sulla quale bisognerebbe aiutare il movimento a concentrarsi.
I burocrati sindacali hanno convocato la direzione generale per il 30, dopo il voto, ed è stata una mascalzonata. Sarebbe possibile bloccare questo voto: se le organizzazioni sindacali chiamassero tutti gli insegnanti, il personale scolastico, i giovani e i genitori a radunarsi di fronte al senato ci sarebbero un milione di persone! Di fronte a questa realtà non sarebbe possibile alcuna repressione poliziesca.
Ho molte difficoltà a valutare il grado di auto-organizzazione del movimento, Qual è il livello di rappresentanza dei collettivi? C'è una battaglia perché si centralizzino a livello nazionale?Conducono una lotta per trascinare le organizzazioni degli studenti e i sindacati degli operai a costruire un Fronte Unito per costringere Berlusconi a fare marcia indietro subito?
E' indispensabile che tra i giovani s'affermi la necessaria solidarietà con la classe operaia, la cui forza è la sola in grado di fare indietreggiare il governo. E' una questione decisiva ed è facile far comprendere che, se Berlusconi vince sulla scuola, avrà le mani libere per i piani di licenziamenti nelle imprese, per la caccia agli immigrati, la flessibilità. Mentre, se è battuto, ciò sarà un punto d'appoggio per condurre la lotta per cacciarlo, il che implica la formulazione di una soluzione alternativa.
E' molto importante che le tre organizzazioni studentesche di sinistra, che hanno incontrato la Gelmini, siano usciti dicendo che non c'era nulla da negoziare, e che la rivendicazione era il ritiro del decreto senza condizioni.
Come sempre, la gioventù è un rivelatore delle tendenze profonde nell'intera classe operaia. E' un indice chiaro che lo sviluppo della crisi del capitalismo fa maturare grandi conflitti alla scala planetaria.
Certamente manca un'internazionale operaia rivoluzionaria, ma simili movimenti modificano le condizioni nelle quali si conduce la lotta per costruirla....

25 ottobre 2008

1) Nell'agosto del 2005, si instaurò il CNE "Contrat de nouvelle embauche" ( Contratto di nuova assunzione) Questo contratto ha modificato il codice del lavoro permettendo alle imprese con 20 salariati o meno, di assumere un salariato con un periodo di prova di 2 anni, durante i quali il contratto può essere infranto dall'imprenditore senza giustificazioni.
Il CPE (Contratto prima assunzione), voleva estendere di fatto le stesse disposizioni ai giovani di meno di di 26 anni in tutte le imprese, ma è stato respinto dalla mobilitazione dei giovani.

Jean-Louis Roussely

Fonte

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