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(1 Novembre 2008)
Migliaia di lavoratori italiani, che hanno destinato la loro liquidazione ai fondi pensione gestiti dai sindacati e dai padroni, guardano con sconforto e paura al tracollo delle borse di mezzo mondo.
I sindacati confederali li avevano assicurati che investendo la loro liquidazione nei fondi si sarebbero assicurati una solida "stampella" per il futuro. E' passato poco più di un anno e le raccomandazioni che i delegati dello Slai Cobas avevano fatto ai lavoratori delle cucine "Boffi" si sono avverate.
Partendo dal 1° gennaio 2000 ad oggi le line più conservative, le uniche esistenti 10 anni fà, (vedi Cometa), hanno fatto perdere ai futuri pensionati il 10%, se poi il raffronto viene fatto sugli ultimi mesi, ci si fa davvero male. Dall'inizio dell'anno ad oggi non si salva nessun fondo, tutti hanno perso il 10% in media rispetto alla rivalutazione della "vecchia" liquidazione.
Il Trattamento di Fine Rapporto viene rivalutato secondo parametri fissi che non risentono degli andamenti dei mercati ne finanziari ne obbligazionari, perciò più è alta l'inflazione più è alto il rendimento; oggi il Tfr ha battuto tutti i fondi delle pensioni integrative e complementari con un + 2,70% a fronte del un meno 10%. I bravi investitori spostano i loro capitali a secondo dell'andamento delle azioni e dei titoli mentre i lavoratori che hanno scelto o sono stati derubati con il silenzio assenso, a fine luglio 2007, possono solo guardare andare in fumo i loro investimenti senza poter fare niente.
Alle cucine Boffi lo Slai Cobas aveva chiesto di tenere un'assemblea retribuita, convocata regolarmente dal delegato Daniele Battaglia, in cui avremmo portato le nostre argomentazioni, senza imbrogli e senza trucchi, per indicare ai lavoratori i rischi e i pericoli della speculazione finanziaria, si sarebbe garantita la democrazia, formula che tutti hanno sulla bocca e nessuno pratica, e qualche altro lavoratore si sarebbe salvato scegliendo l'INPS all'Arco fondo.
La democrazia venne calpestata dal sindacato per mano del responsabile provinciale della CGIL Raggiotto, che intervenne presso la direzione e convinse il dott. Loria a negare l'assemblea. Non servirono le firme raccolte fra i lavoratori, ne il dialogo con i dirigenti: i timonieri dei fondi pensione non andavano disturbati.
Il nostro sindacato, per difendere gli interessi dei lavoratori e la democrazia dal basso, ricorse alla magistratura del lavoro per far applicare la legge, in questo caso lo Statuto dei Lavoratori o legge 300, che permette la libertà sindacale tra cui quella di indire assemblee retribuite, e il giudice Dani del Tribunale di Monza ci ha dato ragione e oggi chiediamo alla direzione nuovamente l'assemblea come Slai Cobas.
Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare perché gli argomenti che tratteremo sono di estrema importanza e nello stesso tempo faremo un breve bilancio dell'andamento dei fondi pensione e delle liquidazioni lasciate all'INPS; parleremo del tracollo delle borse e della recessione con cui dobbiamo fare i conti. Chiederemo ai lavoratori di attivarsi contro il patto tra governo e sindacati, che vuole modificare la contrattazione nazionale per regionalizzarli legando sempre di più quei quattro soldi di aumento che chiederanno alla meritocrazia e all'aumento della produttività.
Il sistema finanziario mondiale ha cominciato a scricchiolare, gli scenari economici futuri saranno molto diversi da quelli che abbiamo conosciuto forze politiche e sindacati confederali si schiereranno con il governo e con i padroni, ora più che mai serve l'autorganizzazione dei lavoratori, cominciare ad elaborare le nostre rivendicazioni e i nostri programmi, oggi più che mai bisogna individuare la politica dei sindacati confederali e additarla ai lavoratori italiani di tutti i settori come collaborazionista e al servizio di questo sistema che crea fame e miseria per la maggioranza della popolazione mentre immense ricchezze vengono destinate a poche minoranze che siedono al parlamento, che comandano aziende o dirigono associazioni sindacali di milioni di iscritti.
· MOBILITIAMOCI PER AUMENTI DI STIPENDIO CHE RECUPERINO L'INFLAZIONE
· MOBIILITIAMOCI PER LA RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A PARITA' DI SALARIO
· MOBILITIAMOCI PER CANCELLARE TUTTI GLI ACCORDI CHE PARLANO DI COTTIMO O MERITOCRAZIA !
LAVORATORE COMPAGNO,DELEGARE NON BASTA PIU', NON AVER PAURA, ORGANIZZATI!
Mercoledì 12 novembre assemlea retribuita dello Slai Cobas dalle ore10.00 alle ore 12.00 partecipate numerosi !
SLAI COBAS CUCINE BOFFI
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