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Primo Maggio

Primo Maggio

(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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    (Diritti sindacali)

    Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 24-12/05/08

    SOMMARIO: Gran Bretagna, Stati Uniti, Indonesia, Turchia, Venezuela, Ilva, Lecco, Viterbo e Roma, Ceva Logistyc, Gruppo Paoletti, Sadam, Malpensa, Trenitalia, Ideal Clima, Powertrain, Cepu, Trasporti, Morte sul lavoro, Merker

    (13 Maggio 2008)

    24 aprile 2008

    GRAN BRETAGNA: ONDATA DI SCIOPERI http://www.borsaitaliana.reuters.it/

    Più di 400.000 lavoratori del settore pubblico sono in sciopero oggi in Gran Bretagna, una mobilitazione che secondo i sindacati non ha precedenti da quando i laburisti sono saliti al governo 10 anni fa. Quello di oggi è un altro colpo per il primo ministro Gordon Brown, dopo che ieri i dissidenti del suo partito lo hanno costretto a una retromarcia sulla sua controversa politica fiscale. Oggi incrociano le braccia fino a 200.000 insegnanti-- nel loro primo sciopero da 20 anni -- ma anche gli operai di una raffineria di Grangemouth, in Scozia e funzionari pubblici, dalla guardia costiera ai commissari per gli esami di guida. Un terzo delle scuole in Inghilterra e Galles avranno problemi nella regolarità delle lezioni oggi.
    Migliaia di lavoratori del settore pubblico hanno manifestato il loro dissenso per gli ultimi accordi sui salari a fronte di un'impennata del costo della vita.

    01 maggio 2008

    STATI UNITI: SCIOPERANO I PORTUALI http://www.lsmetropolis.org/

    Per il primo maggio, che non è festa negli Stati Uniti, il sindacato dei lavoratori portuali della costa ovest, l´International Longshore and Warehouse Union, ha indetto uno sciopero per protestare contro le guerre in Iraq e Afghanistan.
    Delusi con il continuo finanziamento bi-partisan delle guerre, i lavoratori hanno deciso di esercitare il loro potere politico nei porti, dichiarando quella del primo maggio giornata "No Peace, No Work". La risoluzione, con la quale è stato indetto lo sciopero, è stata approvata a larga maggioranza nell´ultima assemblea del sindacato, che rappresenta 42.000 operatori portuali. Determinanti sono stati gli interventi appassionati da parte dei veterani del Vietnam.Ci saranno manifestazioni a sostegno nei porti di San Francisco (California), Seattle e Olympia (Washington).
    L´azione dei portuali ha anche l´appoggio di altri sindacati, tra cui la federazione degli insegnanti della California e dei postini di New York, oltre a quello di associazioni del movimento contro la guerra, come CodePink e Answer.

    GIAKARTA - Nella giornata del Primo Maggio, migliaia di indonesiani sono scesi in piazza oggi a Giakarta per chiedere una rivalutazione dei salari e denunciare il vertiginoso aumento dei prezzi dei generi alimentari e i rincari annunciati dei prezzi dei carburanti.

    TURCHIA, INCIDENTI DAVANTI SINDACATO ISTANBUL

    Primo Maggio di tensione a Istanbul, dove in mattinata incidenti sono scoppiati davanti alla sede di un importante sindacato, con la polizia che ha disperso gruppi di dimostranti con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Numerosi manifestanti sono rimasti feriti, e un "numero imprecisato" di altri è stato arrestato nel corso di tali incidenti che la confederazione sindacale di sinistra DISK ha definito come "assalto della polizia". I dimostranti erano giunti da tutti i quartieri di Istanbul e dai sobborghi della metropoli turca per partecipare alle manifestazioni del Primo Maggio, giornata che non è festiva in Turchia. Gli incidenti sono avvenuti nel quartiere di Sisli, nel pieno centro di Istanbul, dove sono stati mobilitati oltre 30 mila poliziotti per garantire l'ordine pubblico - stando ai media turchi.
    Per evitare gli assembramenti, la polizia disperde anche i gruppi composti da più di 10 persone, mentre già da ieri il governatore della città Muammer Guler aveva disposto la sospensione odierna del servizio di tutti i mezzi di trasporto pubblico (tram, metro, autobus, funicolare e traghetti) diretti verso piazza Taksim. Dopo gli incidenti avvenuti stamani davanti alla sede del sindacato Disk (sinistra), il suo presidente Suleyman Gelebi ha affermato che l'organizzazione rinuncerà a recarsi in piazza Taksim per deporre una corona davanti al monumento che ricorda la morte di 36 dimostranti avvenuta nei sanguinosi scontri avvenuti in quel luogo il Primo Maggio 1977.

    VENEZUELA, AUMENTANO 30% SALARI MINIMI

    Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha firmato in occasione della festività del primo maggio un decreto in base al quale vengono aumentati del 30% i salari minimi di tutti i lavoratori, e di un pari ammontare gli stipendi di tutti gli impiegati e gli operai della Pubblica amministrazione. Firmando il decreto riguardante il salario minimo, che passa ora a 372 dollari mensili, Chavez ha osservato ieri sera che "in questo modo esso passa ad essere dal secondo al più alto offerto in America latina"

    03 maggio 2008

    ILVA: 4 FERITI, ED E' SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/

    Adesioni alte ieri allo sciopero di 36 ore proclamato da Fiom, Fim e Uilm nel reparto colata continua dell'Ilva di Taranto, dove il primo maggio è avvenuto l'ultimo infortunio grave. Il bilancio è di quattro operai ustionati. Sono stati investiti da schizzi di acciaio liquido ad altissima temperatura (1400-1500 gradi centigradi) nel reparto Cco1, mentre erano intenti a liberare il foro della siviera (un enorme secchio di acciaio, foderato con struttura refrattaria) per consentire all'acciaio liquido di defluire e diventare solido. Tre di loro, dopo l'incidente, sono stati medicati nell'infermeria di stabilimento, hanno riportato ferite giudicate guaribili in cinque giorni. Il quarto è stato ricoverato al Centro grandi ustionati dell'ospedale di Brindisi, ma è stato dimesso dopo poche ore. Ha riportato bruciature su tutto il corpo, ne avrà per 15 giorni. Tutti giovani, tutti assunti a tempo indeterminato, dal gruppo Riva. E consapevoli che l'Ilva è
    una macelleria quotidiana, in cui la vita vale fino a un certo punto. Forse meno dell'acciaio che lo stabilimento tarantino sforna ogni anno (dieci milioni di tonnellate) contribuendo a garantire a Riva una posizione di tutto rispetto nel mercato dell'acciaio mondiale (è decimo produttore nel mondo, terzo in Europa e primo in Italia).

    05 maggio 2008

    LECCO: DUE FERITI GRAVISSIMI http://www3.varesenews.it/

    Esplosione in una ditta di Lecco che opera nel capo degli spurghi fognari. Due operai sono rimasti feriti in modo gravissimo: si parla di politraumatizzati con ustioni su gran parte del corpo. Una ventina le persone evacuate dalla zona, ma non dovrebbero esserci altri feriti. L’esplosione si è sentita a diversi chilometri di distanza: la ditta è situata tra la localita "Bione" e il quartiere di Maggianico di Lecco nei pressi della linea ferroviaria Milano-Lecco-Sondrio e la strada provinciale Lecco-Bergamo. Sul posto sono intervenuti 118 e vigili del fuoco. Ancora difficile ricostruire le cause scatenanti della tragedia: le prime informazioni parlano di una fuga di gas. I feriti sono un 59enne coproprietario dell’azienda e un impiegato di 64 anni. Entrambi sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale di Lecco.

    06 maggio 2008

    MORTE SUL LAVORO A ROMA, FERITI A VITERBO http://www.ilmanifesto.it/

    Consueto bollettino tragico sul lavoro, purtroppo, anche al ritorno dal lungo ponte del Primo maggio. Ieri un grave incidente alla Pantech di Tuscania, in provincia di Viterbo, un laboratorio con annesso deposito di dispositivi anticalcare per la depurazione dell'acqua e di sistemi per la riduzione di consumi dei carburanti. A causa di un'esplosione, e dell'incendio che ne è scaturito, tre operai sono stati ricoverati in prognosi riservata, e uno di loro ieri sera risultava in coma: si tratta di Salvatore Mario Pandolfo, 50 anni, ricoverato al Sant'Eugenio con ustioni su gran parte del corpo. Gli altri due feriti sono Paolo Romanini e Paolo Segato, il primo dipendente dell'azienda e il secondo venditore dei dispositivi prodotti dalla Pentach, che ha la sede centrale e lo stabilimento a Brescia. Non è ancora chiaro se l'esplosione sia stata innescata dai vapori esalati dalle sostanze usate nel laboratorio o da una manovra sbagliata compiuta da uno dei
    tre. Intanto a Castel di Leva, borgata a sud ovest di Roma, è morto un immigrato bengalese di 31 anni, travolto da un trattore.

    CEVA LOGISTYC: CASSA INTEGRAZIONE http://www.ecodelchisone.it/

    Si prospettano due anni molto difficili per almeno 100 lavoratori della Ceva Logistyc, ex-Tnt, con stabilimenti a Volvera, None e Mirafiori, posti in cassa integrazione. Il 29 aprile è stato sottoscritto un accordo tra l'azienda e le parti sindacali Cgil, Cisl e Uil per gestire la fase di ristrutturazione dell'azienda, con il trasferimento a Milano del settore amministrativo. Per quanto riguarda la cassa integrazione sicuramente si tratterà di due anni impegnativi, sarà istituito un comitato di monitoraggio della rotazione della cassa, del ricollocamento dei lavoratori e dei corsi di formazione. L'accordo infatti oltre alla rotazione prevede incentivi ai lavoratori che accetteranno di trasferirsi a Milano, in alternativa verranno proposti ricollocamenti all'interno dell'azienda con nuove mansioni previo corsi di formazione.
    Mercoledì 30 aprile sono arrivate le prime lettere che annunciavano la cassa integrazione per molti dipendenti a partire da lunedì 5 maggio; altri ancora riceveranno la missiva nei prossimi giorni. I dipendenti posti in cassa sono circa un centinaio: ottantuno impiegati e 20 operai.

    07 maggio 2008

    GRUPPO PAOLETTI: TRASFERITI SINDACALISTI http://www.ilmanifesto.it/

    Sette iscritti alla Cgil trasferiti d'improvviso fuori regione, un delegato aggredito: è il bilancio delle relazioni sindacali nel gruppo romano Paoletti. La holding che fa capo a Vittorio Paoletti è un big del trasporto romano, specializzata sui rifiuti e le sostanze pericolose: detiene partecipazioni in diverse società e opera su commesse soprattutto pubbliche, per aziende come Eni, Alitalia, Fs e il Comune di Fiumicino. E' sua la Eurohandling, che con 100 dipendenti movimenta merci all'aeroporto di Fiumicino, così come la Getras (trasporti sostanze pericolose) e la Paoletti Ecologia (gestione eco-compatibile di rifiuti), ciascuna delle quali con una cinquantina di addetti. Tra l'altro il gruppo ha una partecipazione nella Nuova Solmine srl di Scarlino (Grosseto), che operava a sua volta con la Truck center di Molfetta, tristemente famosa per la morte di 5 operai, qualche mese fa. Paoletti è da almeno un anno in tensione con i suoi dipendenti, che
    protestano per gli orari pesanti cui sono sottoposti e per il fatto che gli autisti che trasportano merci pericolose non vengono affiancati da personale specializzato - come prevedono i contratti e la legge - nelle fasi di riempimento e svuotamento dei camion. Per tutta risposta, dopo numerosi scioperi e un accordo (risalente ormai a 4 anni fa) mai pienamente applicato, tutti e 7 gli iscritti Cgil della Getras sono stati trasferiti da Roma a Scarlino, e ieri un delegato della Filt Cgil è stato aggredito nella sede dell'azienda. La vertenza va avanti da un pezzo da quando sia alla Getras che alla Paoletti Ecologia sono state annunciate una serie di mobilità a causa della perdita di commesse dell'Alitalia e della gestione rifiuti in Campania. Dopo varie proteste si era riusciti a far ritirare gli esuberi, ma le proteste erano continuate per gli orari e le procedure non corrette sul carico e scarico delle sostanze. Altri 5 trasferiti sono rimasti
    nell'area di Roma, e sono tutti non iscritti Cgil. Ieri Attilio Loretelli, delegato Filt Cgil, è stato convocato alla sede centrale: "Lo hanno accolto in cinque, compreso l'amministratore delegato del gruppo, hanno chiuso la porta, lo hanno insultato e spinto più volte contro il muro - dice Antonelli - E' stato tre ore al pronto soccorso per lo shock e ha presentato una denuncia ai carabinieri".

    SADAM ERIDANIA: LAVORATORI PREOCCUPATI http://www.ilmanifesto.it/

    Dopo oltre 3 mesi di attesa sembra delinearsi il futuro dei dipendenti della Sadam-Eridania di Jesi. Nonostante l'accordo siglato lo scorso 30 gennaio, nel quale si definiva la ristrutturazione della centrale Turbogas, lavoratori e sindacati sono ancora in attesa della definizione della riconversione dello zuccherificio. La Sadam, infatti, aveva deciso di interrompere la produzione perché sosteneva che gli agricoltori marchigiani, per il 2008, non avrebbero potuto garantire la quantità sufficiente di ettari per la raccolta di barbabietole (pari a 15 mila). Delle tre associazioni bieticole, Cnb-Cia, Unione Agricoltori e Coldiretti, solo quest'ultima non era disposta a cercare gli ettari mancanti.
    Per capire meglio l'esito della vicenda è opportuno fare un passo indietro, al 2005, quando l'Italia era stato l'unico paese dell'Ue, oltre all'Irlanda, ad aver accettato di tagliare del 50% la produzione saccarifera, chiudendo 13 impianti su 19 e lasciandone aperti 4 al nord, uno al centro (quello jesino) e uno al sud, a Termoli. Già allora si sapeva che gli impianti del centro e del sud, nelle campagne del 2008 e del 2009 avrebbero prodotto meno zucchero rispetto a quelli del nord. Per ovviare a questo problema si era stabilito che lo stabilimento jesino sarebbe diventato un polo industriale composto da 4 impianti: lo zuccherificio, la cromatografia, la Turbogas (impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica) e il biodiesel (quest'ultimo non ancora costruito, ma è iniziato l'iter per le concessioni edilizie). La Sadam prenderà contributi dalla Comunità europea per 70 milioni di euro, mentre altri 30 spetteranno agli agricoltori.
    Dai sindacati giunge ottimismo, dato che 154 lavoratori avrebbero il posto garantito nell'impianto riconvertito, e i 30 rimanenti la mobilità fino alla pensione. Fino al 31 dicembre 2008 gli operai continueranno a impacchettare lo zucchero e a smontare gli impianti, mentre dal gennaio 2009 comincia la cassa integrazione a rotazione, due anni più un eventuale altro, per concludere la riconversione: i lavoratori restano preoccupati sui tempi.

    MALPENSA: SEIMILA A RISCHIO http://www.lapadania.com/

    Sono circa 6 mila i posti di lavoro a rischio nell’area dello scalo di Malpensa dopo l’abbandono di Alitalia dell’aeroporto varesino. É quanto emerge da una stima del Comitato Malpensa, l’associazione che riunisce le camere di commercio di Milano, Varese e Novara. Si stima siano molti di più considerando l’intera area vasta di Milano, Novara e Varese con l’occupazione attualmente indotta dalla presenza di quello che è il più importante aeroporto dell’Europa centro-meridionale.
    Secondo la banca dati Smail, nei 13 Comuni dell’area Malpensa appartenenti alla provincia di Varese lavorano 77 mila persone, oltre a quelle dello scalo. Di queste, 11mila sono occupate in settori legati all’attività aeroportuale come gli alberghi, il mondo dei trasporti e la logistica. Intanto l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Varese segnala 2.499 esuberi accertati nelle aziende collegate all’attività dello scalo nelle ultime settimane.

    09 maggio 2008

    TRENITALIA: 64 DIPENDENTI WASTEELS PERDONO IL POSTO http://www.ilmanifesto.it

    Trenitalia ha deciso di abolire la corsa notturna Roma-Nizza a giugno e 64 dipendenti della Wasteels, società che ha l'appalto sulle tratte internazionali, perderanno il posto. Il 7 aprile è stata aperta una procedura di mobilità per complessivi 79 dipendenti Wasteels a seguito della riduzione progressiva di alcuni segmenti notte da parte di Trenitalia, compresi dunque i 64 della Roma-Nizza. Per questo motivo i lavoratori hanno indetto più giorni di sciopero in queste ultime settimane nel silenzio assoluto dei media. Queste persone svolgono servizio di accoglienza, raccolgono i documenti dei passeggeri per il controllo alla frontiera, servono i clienti, sono praticamente gli steward dei treni.
    I dipendenti Wasteels fanno turni massacranti: partono la sera, lavorano la notte, arrivano la mattina e ripartono la sera per finire il turno la mattina seguente. Altri 38 impiegati di Napoli della stessa società a fine dicembre sono stati messi in cassa integrazione per lo stesso motivo. No è semplice capire come sia possibile mettere in cassa integrazione 38 persone di Wasteels a Napoli mentre nel frattempo Trenitalia assume ex novo 600 persone, invece di riassorbire personale qualificato che lavora da 20 anni sui treni, con i benefici fiscali previsti dalla legge per chi riutilizza personale in mobilità e trascurando anche l'enorme risparmio in termini di formazione del personale. Altro fatto inspiegabile sembra proprio l'abolizione del Roma-Nizza a giugno, quando non si trova un biglietto per Nizza neanche a pagarlo oro e comunque durante l'anno c'è sempre una affluenza media dell'80%. Inoltre per quale motivo Trenitalia un paio di anni fa ha
    speso milioni di euro per ristrutturare i vagoni letto che ora vuole abolire, peggiorando tra l'altro il servizio visto lo scarso risultato ottenuto?
    Alcune fonti interne a Trenitalia hanno comunicato che per quanto riguarda la tratta Roma-Vienna, che ora è gestita da una società austriaca, sarebbe stata la stessa Wasteels international a chiederne il trasferimento di competenze. Un fatto alquanto singolare, ma che avrebbe questa spiegazione: il 16 febbraio 2009 scade il contratto di appalto e la società vorrebbe presentarsi alla nuova gara con meno costi per avere più chances di aggiudicarsi il nuovo appalto, il tutto a scapito dei lavoratori vittime di questa logica basata esclusivamente sul profitto.

    IDEA CLIMA: ACCORDO RAGGIUNTO http://www.ilmanifesto.it/

    E' stato raggiunto presso il ministero dello sviluppo economico un primo accordo tra Fiom, Fim, Uilm, la Ideal Clima Spa di Salerno e le Istituzioni locali (Regione, Provincia e Comune) il cui scopo è quello di affrontare la difficile situazione del sito produttivo campano. La proprietà vorrebbe infatti dismettere l'attività a causa di una specifica crisi di mercato nel settore dei radiatori in ghisa. I dipendenti della Ideal Clima sono da tempo in cassa integrazione guadagni straordinaria. Tre i punti sostanziali di questa prima intesa. Primo: individuare tutti gli strumenti e i percorsi per il mantenimento di attività produttive nel sito in questione, anche con il coinvolgimento di altri soggetti imprenditoriali; attivare tutte le azioni di verifica per la concessione della Cigs in deroga; il 26 maggio vi sarà una ripresa produttiva temporanea che impegnerà circa 180 lavoratori per un primo gruppo di 10 giorni lavorativi e l'erogazione degli
    stipendi arretrati.lungo termine, ma evidentemente ormai neanche questo ha più valore nel nostro Paese.

    10 maggio 2008

    FIAT POWERTRAIN: QUARTO GIORNO DI SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/

    Gli operai della Powertrain di Torino (quasi 3 mila lavoratori) scioperano oggi per l'intera giornata lavorativa. E' il quarto giorno di agitazione, e mobilitazione, contro la decisione della Fiat di procedere unilateralmente al passaggio da 15 a 17 turni di lavoro (sempre a 40 ore settimanali), a partire dal prossimo 18 maggio. Le tre assemblee che si sono svolte con i sindacati a partire da mercoledì si sono concluse con tre dichiarazioni di sciopero (dall'assemblea alla fine del turno). Il passaggio a 17 turni (che implica lavorare anche al sabato) crea problemi a molte persone, i padri separati per esempio o chi ha in carico l'assistenza a un proprio parente. Pochi sono considerati anche i 300 euro lordi annui di indennizzo proposti dall'azienda, poco più di 20 euro al mese (mentre gli straordinari del sabato hanno una maggiorazione del 50%). Contro gli scioperi, l'azienda ha minacciato ieri la richiesta di risarcimento.

    CEPU: SCIOPERANO I PRECARI http://www.ilmanifesto.it/

    Li potremmo prendere a paradigma degli sfruttari italiani, almeno di quelli che hanno passato anni a studiare: alta scolarizzazione, contratto cocoprò, retribuzione di pochi euro l'ora, zero diritti e tutele, mentre intanto il padrone di Cepu e Grandi Scuole - gli istituti che ti promettono la promozione assicurata - macina lauti profitti. I due marchi sono stati fondati da Francesco Polidori: nel 1969 aveva dato vita alla Marcon - casa editrice di materiale didattico per il recupero degli anni scolastici - evolutasi poi in Grandi Scuole nel 1986, a cui nel 1991 si affiancò la Cepu (e tra l'altro nel 1995 il gruppo acquisì la storica Scuola Radio Elettra di Torino). Oggi l'azienda di Polidori macina 120 milioni di fatturato annui, ha 120 sedi e 3200 collaboratori a servizio. Tutti lavoratori super-sfruttati, ovviamente: rigorosamente cocoprò (tranne le receptionist, a termine rinnovate ogni anno, con pause di qualche mese), guadagnano circa 11 euro
    l'ora, ma la tariffa riconosciuta per la prestazione è variabile; cambia a seconda delle città, o della materia che insegni (quelle scientifiche, tipo matematica o fisica, possono arrivare anche a 15 euro). Il recupero di Grandi Scuole - riservato agli istituti superiori - vede corsi con 4-7 studenti per classe, tutti tenuti in sede: ma se gli studenti non si presentano, l'ora non ti viene retribuita; lo stesso quando sei malato, e pure da giugno a settembre, quando la scuola è chiusa, e con essa il tuo contratto. La Cepu, che opera con gli universitari, invece offre lezioni individuali, e il meccanismo di pagamento è più perverso: un pacchetto di ore per la preparazione all'esame ti viene retribuito 310 euro in tutto, che però ti vengono erogati a tranches (il 40% in ogni caso; il 30% se l'allievo si presenta all'esame; il restante 30% solo se viene promosso; altrimenti, per guadagnarti quel «maledetto» 30%, devi continuare a prepararlo, e
    lavorare altre ore gratis).
    Il primo sciopero Cepu in Italia è limitato per il momento alla sola provincia bolognese. Tra l'altro, proprio a Bologna, in una vertenza autorganizzata i precari avevano già ottenuto la retribuzione delle ore non lavorate per il fatto che gli studenti non si presentavano.

    TRASPORTI: SCIOPERO http://www.ilcampanileonline.com/

    Sciopero di 4 ore di treni, autobus, tram e metropolitane ha mandato in tilt il traffico nazionale. Infatti, ferrovieri e autoferrotranvieri, per la prima volta nella storia degli scioperi italiani, hanno incrociato le braccia insieme, a sostegno della vertenza per il nuovo contratto nazionale unico della mobilità. Secondo i sindacati, l’adesione alla protesta da parte del trasporto urbano è stata molto alta su tutto il territorio, raggiungendo, quasi ovunque, punte del 100%. Anche per i treni, le Ferrovie dello Stato fanno sapere che l’adesione è stata molto alta e che il programma di circolazione pubblicato nei giorni scorsi, con le previste cancellazioni, è stato rispettato. Ieri, oltre agli scioperi nel trasporto di terra si è aggiunto anche quello nei cieli. Dalle 12 alle 16 si sono astenuti dal lavoro gli uomini radar, con tre agitazioni in Lombardia al Centro di controllo d’area di Milano, all’aeroporto di Linate e a Bergamo Orio al
    Serio. I sindacati di categoria chiedono l’immediata apertura della trattativa per l’applicazione in tempi brevi del nuovo contratto unico della mobilità, che riunisce i due contratti delle categoria e riguarda circa 250mila lavoratori in totale.

    11 maggio 2008

    MORTE A CATANIA http://www.repubblica.it/

    Infortunio mortale nel catanese. Stamattina un operaio di 41 anni, Giovanni Berretta, è caduto dal tetto della villetta dove stava procedendo ad alcuni lavori di ristrutturazione. Berretta, privo di qualsiasi forma di protezione, è scivolato da un'altezza di circa 10 di metri. Soccorso dai proprietari di casa, l'operaio è morto a bordo dell'ambulanza che lo stava trasportando all'ospedale di Caltagirone, a una quindicina di chilometri di distanza dal luogo dell'incidente.
    La villetta dove è avvenuto l'incidente è stata posta sotto sequestro, mentre il proprietario risulta indagato per violazione della normativa sulla sicurezza. Sale così a quattro il numero dei morti sul lavoro in un tragico fine settimana. Ieri c'erano state due vittime in Veneto e una in Puglia. A Monopoli era morto Giuseppe Cassano, dipendente della società che gestisce la cava per l'estrazione della pietra in cui si è verificato l'incidente. L'uomo si trovava su una piattaforma montata su una roccia dalla quale è caduto facendo un volo di una decina di metri.
    In Veneto, invece, due lavoratori, un muratore e un operaio di una ditta di verniciatura, hanno perso la vita in altrettanti incidenti in provincia di Vicenza.

    12 maggio 2008

    MERKER: CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA http://www.iltempo.it/

    La Merker, fabbrica di rimorchi e veicoli industriali di Tocco da Casauria, dopo l'acquisto dell'azienda da parte del gruppo Margaritelli è uscita dal tunnel buio in cui l'aveva fatta precipitare una gestione dissennata su cui dovrà pronunciarsi la magistratura. La produzione è in continua crescita con soddisfazione della proprietà e degli stessi lavoratori. Le organizzazioni sindacali ne sono consapevoli, ma ora, dopo quattro anni di totale neutralità, proprio per facilitare la ripresa e il consolidamento dell'azienda, chiedono che si passi alla contrattazione aziendale. Per questo la Fiom-Cgil e la UIlm-Uil hanno preparato una piattaforma, approvata all'unanimità dall'assemblea di lavoratori Merker. In particolare si parla di ambiente, sicurezza e igiene del lavoro; relazioni sindacali; inquadramento professionale; contratti a termine, apprendistato e contratti atipici; indennità di lavoro notturno; ticket restaurant; indumenti di lavoro; ferie
    e permessi; servizio navetta; premio di risultato. I sindacti auspicano un senso di responsabilità da parte della proprietà.

    Web page: http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/
    E-mail: cen_doc_lotta@yahoo.it

    Centro di Documentazione e Lotta

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