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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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(Capitale e lavoro)

La sanità come la scuola

A tutti i lavoratori e agli utenti del Servizio Sanitario Nazionale

(8 Novembre 2008)

LA GRANDE MOBILITAZIONE DI STUDENTI, INSEGNANTI E GENITORI HA MESSO A GIORNO LA VOLONTÀ DEL GOVERNO DI METTERE LE MANI SUI QUATTRINI DI TUTTI NOI (i soldi rastrellati con le tasse sono per l'80% pagati dai lavoratori) E IL RIMBAMBIMENTO DELLA PROPAGANDA REAZIONARIA E FASCISTOIDE NON RIESCE PIÙ A MASCHERARE QUESTA REALTÀ.

Con i soldi che i lavoratori pagano all'erario, attraverso pesantissimi tagli ai diritti sociali, vogliono continuare a finanziare gli industriali, i grandi commercianti, le corporazioni, i grandi costruttori (vedi "grandi opere"), gli speculatori finanziari interni e internazionali, l'av-venturismo militare, le lobbies clericali, gli interessi del premier dei suoi amici e compari.

LA SANITÀ È DA TEMPO VITTIMA DI OPERAZIONI POLITICHE
CHE VOGLIONO FARE MERCATO DELLA SALUTE DEI CITTADINI

IL GOVERNO TAGLIA NUOVAMENTE i posti letto negli ospedali e le spese per il personale, blocca il turn over, precarizza, peggiora le regole sull'orario di lavoro, rapina soldi e mette i lavoratori agli "arresti domiciliari" in caso di malattia, cancella il trattamento economico aggiuntivo per infermità a causa di servizio, criminalizza i lavoratori e ATTUA CON LA COLLABORAZIONE DEI SINDACATI (cisl e uil hanno firmato con Brunetta una riduzione di salario ma anche la cgil pur se vende una immagine combattiva mantiene rivendicazioni regressive e non è affidabile come dimostra la vicenda Alitalia)PESANTI TAGLI DI SALARIO APPRESTANDOSI ANCHE AD INTERVENIRE BRUTALMENTE SULLA PARTE NORMATIVA DEI CONTRATTI E SUL LORO STESSO ASSETTO.
TAGLIA PER I PROSSIMI ANNI SVARIATI MILIARDI DI €URO DAL FONDO SANITARIO NAZIONALE e scarica costi aggiuntivi sulle Regioni che si rifaranno sui cittadini che già pagano la sempre maggiore latitanza del servizio pubblico e si troveranno così caricati di nuovi ticket per visite e prestazioni e confrontati a riduzione dei servizi con la costrizione a rivolgersi alla speculazione privata.

VUOLE DIMINUIRE LE PRESTAZIONI EROGATE DAL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO limitando esenzioni, intervenendo sui L.E.A., revisionando i D.R.G., riducendo l'assistenza agli immigrati neocomunitari, ripristinando e inventando nuovi ticket, cancellando prestazioni.

VUOLE UCCIDERE IL DIRITTO DI SCIOPERO già pesantemente limitato dalla Legge sui minimi essenziali, eliminando definitivamente questo strumento di tutela dei lavoratori.

VUOLE REGALARE ULTERIORI PARTI DEL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO non solo abbandonando attività che pagheremo al privato attraverso "convenzioni", non solo ampliando l'attività a pagamento intra ed extra-moenia dei medici (senza neanche più l'esclusività), ma anche, come per le università, inserendo i privati nella gestione del "core" del sistema cioè gli ospedali.
Inoltre, con la complicità sindacale attraverso specifici accordi (vedi trattativa aperta con Confindustria per la modifica del modello contrattuale), vogliono costringere i lavoratori alla adesione a fondi "contrattuali" (il cosiddetto "welfare contrattuale") gestiti in forma assicurativa da padroni e sindacati (attraverso enti bilaterali) cancellando l'universalità del servizio pubblico per un sistema frammentato e condizionato dagli andamenti della speculazione finanziaria.

AL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO PER IL PERSONALE
CORRISPONDE IL PEGGIORAMENTO DEI SERVIZI PER I CITTADINI
NO AL MASSACRO DI SANITA E SCUOLA
DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI

Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Interconfederale
COmitato di BASe – Azienda Sanitaria di Firenze

Fonte

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