">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Tavolo

Tavolo

(2 Marzo 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Capitale e lavoro)

    1 Dicembre 2003 - 1 Dicembre 2008 sono passati 5 anni ma lotta non cambia

    Sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro

    (11 Novembre 2008)

    Dopo il 17 ottobre, giorno dello sciopero generale di tutte le categorie, proclamato dai sindacati di base con la grande partecipazione da parte dei lavoratori/trici: 2milioni di scioperanti, decine di migliaia di lavoratori in varie manifestazioni regionali, 500mila manifestanti nel corteo nazionale di Roma, la mobilitazione deve continuare e intensificarsi, in particolare nel Trasporto Pubblico Locale, dove lo sciopero oltre ad essere contro le politiche padronali, portate avanti dal Governo e dalla Confindustria, era anche finalizzato al rinnovo del Contratto nazionale di lavoro scaduto ormai da oltre 11 mesi.

    Ribadiamo la piattaforma rivendicativa dei sindacati di base per il rinnovo del Contratto:

    -aumento salariale mensile di 170 euro a partire dal piede della scala parametrale, che deve diventare al massimo di 10 parametri, con eliminazione dei più bassi e conseguente avanzamento di parametro per chi li occupava (aumento di paga che deve influire su 13a e 14a, TFR, festivo, straordinario, sul calcolo della pensione, ecc.); rivalutazione degli scatti biennali a partire da un minimo di 50 euro per il parametro più basso; rivalutazione delle competenze relative al disagio col sistema di rivalutazione utilizzato per il TFR; NO alla miseria dell'Indennità di Vacanza Contrattuale, Sì al recupero pieno del salario perso in attesa del nuovo CCNL;

    -superamento del precariato (anche dell'apprendistato) e tutela dei livelli occupazionali;

    -tutela della salute;

    -in caso di passaggio a un'altra azienda, continuità tra il percorso lavorativo maturato e quello futuro, senza interruzione né perdita di diritti;

    -riconoscimento della condizione di inidoneo, col mantenimento della dignità professionale, come previsto dall'art. 42 del nuovo Testo Unico della sicurezza sul lavoro;

    -36 ore di lavoro settimanale uguali e vincolanti per tutti (senza flessibilità e senza saturazione dell'orario di servizio); contenimento delle ore straordinarie e di quelle supplementari per i part-time; 1 ora in meno dopo 16 anni di guida e 2 ore in meno dopo 21 anni;

    -uguaglianza economica e normativa per i nuovi assunti;

    -ridiscussione di tutte le norme riguardanti la disciplina, utilizzate dalle aziende per piegare chi vuol fare rispettare i propri diritti;

    -piena valorizzazione (nella contrattazione aziendale) della rappresentanza sindacale eletta dai lavoratori; riconoscimento a tutti i sindacati di pari dignità e prerogative (diritto di trattativa, di uso delle bacheche, di trattenute sindacali, di assemblea retribuita, ecc.).

    È su questa piattaforma che il sindacalismo di base sciopererà il 1 dicembre 2008.


    Non possiamo certo accettare per buono lo sciopero del 10 novembre indetto da Cisl, Uil e Ugl, che confermano il loro incondizionato appoggio a quelle riforme che pesano sulle spalle del mondo del lavoro svendendo le garanzie basilari dei lavoratori a partire dal modello contrattuale fino ad arrivare all'abbandono dei lavoratori nelle vertenze di grande valenza sociale.

    Altrettanto gravi sono i lunghi "tempi di riflessione"della Cgil che, se pur timidamente sembra volersi differenziare dalle altre sigle confederali, senza pudore continua ad appoggiare la demolizione dei diritti dei lavoratori/trici come:

    1) ridimensionamento drastico del contratto nazionale (sia sul piano normativo che su quello salariale);

    2) assoluta subordinazione della quota di salario aziendale all'aumento dei carichi di lavoro e degli straordinari;

    3) pratica cancellazione del diritto di sciopero;

    4) svuotamento dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che garantisce il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo.

    PER QUESTO E' NECESSARIO APPOGGIARE IL SINDACALISMO DI BASE

    CONFERMANDO COME SINGOLI LAVORATORI APPOGGIO E SOLIDARIETA' A TUTTI QUEI LAVORATORI OGGI IMPEGNATI NELLA DIFESA DEI PROPRI DIRITTI, DEL PROPRIO SALARIO, DELLA PROPRIA RAPPRESENTANZA.

    IN UN MOMENTO COME QUESTO, DOVE L'ATTACCO AL MONDO DEL LAVORO E' SENZA PRECEDENTI STORICI, ANCHE LA SPECIFICA MOBILITAZIONE DI UN GIUSTO E DIGNITOSO RINNOVO CONTRATTUALE DEVE DIVENTARE MOMENTO UNIFICANTE CON I LAVORATORI IN MOBILITAZIONE NELLE FABBRICHE, NELLA SCUOLA, IN ALITALIA COME NEL PUBBLICO IMPIEGO.

    IL 1° DICEMBRE 2008
    A PARLARE SARANNO GLI AUTOFERROTRANVIERI

    SdL intercategoriale
    Via Laurentina 185 –00142 Roma
    Tel 06 59640004 - fax 06 54070448
    segreterianazionale@sdlintercategoriale.it

    Cobas lavoro privato
    V.le Manzoni 55- 00185 Roma
    Tel 0677591926 fax 05571880306
    cobaslavoroprivato@cobas.it

    SLAI Cobas -
    trasporti
    V.le Liguria, 49 – Milano 20143
    Tel/fax 02.8392.117
    slaicobasatm@libero.it

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Ultime notizie del dossier «Diritto di sciopero»

    3809