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Marchio Marchionne

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(26 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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Solidarietà ai lavoratori Alitalia in lotta

(13 Novembre 2008)

Lo Slai Cobas esprime la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dell'Alitalia, che hanno dimostrato con lo sciopero intrapreso, di non voler cedere ai ricatti e alle pressioni che il Governo, amico dei soliti "imprenditori avvoltoi", sta imponendo loro.

Ricatti e pressioni che significano: la cancellazione di leggi e la creazione di nuove regole fatte ad hoc per la CAI, la complicità del governo nel permettere a CAI di cancellare con un colpo di spugna le più elementari regole nella rappresentanza sindacale, il rifiuto della CAI nel riconoscere i diritti di tutela a lavoratori che hanno particolari esigenze sociali e mediche.
I lavoratori sono oggi minacciati di licenziamento se non accetteranno di lavorare di più e peggio, con un salario pesantemente ridotto e sempre più precarizzati.

Il fiore all'occhiello di questa sporca manovra, sarà quello di far pagare i debiti e il costo di questa operazione (i debiti di Alitalia rifluiti nella "bad company"), ai portafogli dei lavoratori-cittadini e non agli "illustri imprenditori milionari" che, invece, avranno dalle banche i capitali per acquisire la parte "ripulita" di Alitalia.

Quello a cui stiamo assistendo è un attacco gravissimo alle condizioni dei lavoratori. E' un campanello d'allarme che deve scuotere tutti, sia i lavoratori del pubblico che del privato, riattivando in loro il senso di appartenenza ad una classe, che è sempre di più sotto attacco e che è stata lasciata sola sia dai partiti della"Sinistra", ormai allo sbando, sia dai sindacati concertativi e collusi col sistema.
Bisogna trarre esempio da questi nostri compagni in lotta: alla minaccia governativa e padronale di applicare la linea dura, hanno risposto scegliendo loro la linea dura, scendendo spontaneamente in sciopero dopo le loro assemblee.

Nella vicenda Alitalia governo, Confindustria e i sindacati confederali, stanno agendo per applicare nuove forme contrattuali capestro (si tenterà di apllicare i contratti "modello CAI" in tutto il settore aereoportuale), per ridurre la flebile democrazia sindacale rimasta, per limitare ulteriormente il diritto di sciopero.

É necessario che i lavoratori, tutti, si riapproprino dei loro strumenti di difesa per difendere i loro diritti e della loro dignità: l'unico strumento che ci è rimasto è la lotta!

Diamo la nostra incondizionata solidarietà ai lavoratori Alitalia e al loro Comitato di sciopero, abbandonati da tutti, compresi i sindacati che hanno detto "no" all'accordo con la CAI siglato dai confederali. Invitiamo tutti i lavoratori a contrastare la repressione (amministrativa e penale) con cui li si vuole colpire. Qualunque forza sindacale che abbia realmente a cuore la difesa dei lavoratori deve schierarsi a sostegno di questi lavoratori, respingere il ricatto di Governo e CAI, rigettare gli accordi siglati con la CAI, sostenere la lotta dei lavoratori.

11/11/2008

Slai Cobas
www.slaicobas.it

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