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Alitalia. Il garante non conosce le regole

(15 Novembre 2008)

La vicenda Alitalia assume sempre più dei risvolti che hanno dell'incredibile. Oggi il presidente della Commissione di garanzia Antonio Martone, ha parlato dello sciopero bianco come una strumentale violazione delle regole, ma evidentemente l'esponente istituzionale non sa di cosa parla, oppure dovrebbe rivolgersi a chi ha delineato tali rispetti invitandolo a cambiarli.

Nella vicenda Alitalia si è ripetuto allo sfinimento che lo sciopero bianco altro non è che il rispetto delle normative internazionali e dei regolamenti Enac sulle procedure di sicurezza, ma qualcuno continua a fare orecchie da mercante
Forse è il caso di fare un riferimento concreto per capire con esattezza cosa sia in realtà lo “scandaloso” sciopero bianco, di cui tanti parlano a sproposito, e quali accuse si possono muovere contro chi fa rispettare certe regole nate soprattutto per garantire l'incolumità ai passeggeri.

Ma vediamo un esempio tipico. Il passeggero in sedia a rotelle, la cosiddetta “Wheelchair” in gergo aeronautico, secondo le normative deve essere imbarcato prima di tutti i passeggeri.

Se all'interno dell'aereo gli altri passeggeri fossero già seduti alle proprie poltrone e ci fosse la necessità improvvisa di abbandonare l'aeromobile la sedia causerebbe un impedimento all'evacuazione.

Questa è una norma di sicurezza che va seguita e il fatto che venga osservata non è certo un buon motivo per colpevolizzare gli equipaggi Alitalia che fanno rispettare tale regola.

Che poi si accusi il personale di bordo di essere cavilloso e puntiglioso è assolutamente fuori luogo.

Nessuno si affiderebbe alla casualità del proprio destino per aver eluso norme di fondamentale importanza, che non sono un optional ma riguardano tutte le compagnie internazionali. Questo è solo un esempio che può causare ritardi, ma non bisogna dimenticare che quando si parla di trasporto aereo ci si riferisce ad un velivolo in un ambiente circoscritto e proprio per questo esposto a maggiori rischi.

Nel frattempo l'Enac ha fatto sapere che multerà la compagnia di bandiera per oltre 250mila euro per la mancata assistenza ai passeggeri in seguito allo sciopero spontaneo. E mentre il Governo sta fermo invece di riaprire un tavolo vero di trattativa, i vari ministri si esercitano al tiro al bersaglio sui lavoratori. Solo ufficiosamente circola voce che sarebbe in corso una verifica informale con i confederali sull'interpretazione dell'accordo da loro sottoscritto. Tuttavia è alquanto singolare che non si tratti in modo formale e ufficialmente proprio con quei sindacati che non hanno firmato l'accordo perché diverso da quello precedentemente sottoscritto a setttembre alla presenza della Cai e del Governo.

Alessandro Ambrosin

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