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Gli scarichi abusivi nel Vallone di San Rocco erano stati già denunciati

Il presunto "ritrovamento" della discarica abusiva da parte del del Commissariato ai Rifiuti è solo propaganda

(15 Novembre 2008)

Il nuovo must della propaganda del Commissariato ai Rifiuti è quello su una sua presunta e "frenetica attività di denuncia" delle discariche abusive interrate in passato "nell'indifferenza generale" dei cittadini "collusi o strafottenti". Un incredibile ribaltamento di ruoli fra chi avrebbe il compito (e i mezzi) per controllare il territorio e i cittadini normali, rispetto alle responsabilità sugli sversamenti abusivi. Un modo per coprire con la propaganda le schifezze che stanno facendo ora nei siti che vogliono adibire a discarica, in particolare a Chiaiano (come dimostra lo scandalo amianto), e nelle discariche già attive.

La vicenda del presunto "ritrovamento" della discarica abusiva nell'area del Vallone di San Rocco è però clamorosa! Questi sversamenti abusivi sono stati denuciati più di due anni fà dal laboratorio Insurgencia e da un comitato di cittadini di San Rocco e Capodimonte. In una conferenza stampa in cui ricordiamo con certezza esserci ad esempio Videocomunicazione (con il giornaliosta Renato Cavallo presente anche per Il Mattino), Cristiana Barone per telecapri, Luca Saulino per il Roma ecc. Quindi non sarà difficile fare una verifica negli archivi...

Ma soprattutto da allora è nata un'intensa attività di denuncia degli sversamenti abusivi nel Vallone di San Rocco (in cui il comune di Napoli voleva mettere persino un sito di stoccaggio...).! Esiste un comitato civico (vedi il sito), addirittura canzoni rap, video su Youtube (guarda)...

La vicenda degli sversamenti abusivi nel Vallone del resto è storia antica, tanto che c'è persino una sentenza della Corte di Giustizia Europea che già nel 1999 ha condannato l'Italia al pagamento delle spese per la violazione delle norme sullo smaltimento dei rifiuti per quanto riguarda il Vallone di San Rocco. Alleghiamo il dossier (prodotto nel maggio 2007) che ricostruisce la storia del Vallone e le leggi inapplicate che stanziano fondi per la sua riqualificazione! L'attività del comitato in difesa del Vallone di San Rocco ha già spinto la guardia di finanza a sequestrare altre discariche abusive nell'area (basta chiedere ai finanzieri stessi).

Sulla discarica in questione ricordiamo infine come la proprietà sia dell'Arciconfraternità e quindi è legata alla Curia, esattamente come quella della cava del Poligono a CHiaiano...!! La proprietà aveva l'obbligo di legge di controllare l'uso che della loro cava facevano gli affitturari (Per anni!!). Quindi sarebbe giusto chiederne ragione all'Arciconfraternità (il cui referente è il geologo Cravero. Prima Chiaiano, ora il Vallone... Errare è umano, perseverare...) e anche al cardinale Sepe, che proprio ieri declamava dai giornali "Inquinare è peccato mortale"...

Respingiamo perciò al mittente le accuse di "indifferenza"! Ci sembra che questa campagna propagandistica sfrutti un certo clima di sudditanza di molta parte dell'informazione che preoccupa non poco rispetto al futuro della nostra città

Comitato in difesa delle cave di Marano e CHiaiano
Rete Campana Salute e Ambiente
sergiocimino@napoli.com

Fonte

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