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Da 60 anni, ogni giorno

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(8 Marzo 2010) Enzo Apicella
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    Terrorismo internazionale

    Striscia di Gaza, la Marina israeliana rapisce attivista italiano insieme a pescatori palestinesi e altri attivisti internazionali.

    (19 Novembre 2008)

    Gaza - Infopal. Questa mattina, al largo delle coste di Gaza, la Marina israeliana ha attaccato pescatori e attivisti dell'International Solidarity Movement. Le navi da guerra hanno circondato diverse barche da pesca, sequestrando 14 pescatori e 3 attivisti internazionali.
    Tra i pacifisti arrestati, Andrew Muncie, Darlene Wallach (Usa) e Vittorio Arrigoni.
    Sono state informate del rapimento le ambasciate della Gran Bretagna, degli Stati Uniti e dell'Italia. I pescatori stavano pescando a 7 miglia al largo delle coste di Deir Al Balah, in acque gazesi.
    Il Free Gaza movement invita a telefonare al ministero della Giustizia israeliano e a protestare contro queste azioni illegali da parte dell'Esercito israeliano: +972 26 46 66 66

    Ogni giorno, diversi pacifisti internazionali accompagnano in mare i pescatori palestinesi per proteggerli dalle aggressioni israeliane.
    La Marina israeliana bombarda quotidianamente le piccole imbarcazioni dei pescatori usando proiettili veri e cannoni che sparano acqua contaminata da escrementi e pericolose sostanze chimiche.
    Va ricordato che la pesca costituisce la base dell'alimentazione giornaliera per gran parte della popolazione assediata e che ostacolarla costituisce una violazione della legalità internazionale - che permette ai pescatori di spingersi al largo delle coste gazesi - e un crimine contro l'umanità.

    Da agosto di quest'anno, quando giunse al porto di Gaza la prima imbarcazione del Free Gaza movement, gli attivisti rimasti nella Striscia accompagnano quotidianamente in mare i pescatori palestinesi, svolgendo un ruolo di "deterrenza" nei confronti di bombardamenti più devastanti e della pratica dei rapimenti compiuta dagli israeliani, e di monitoraggio. I video e le foto degli attacchi israeliani, infatti, finiscono su internet denunciando al mondo una politica criminale taciuta dai mezzi di informazione occidentali.

    Evidentemente, Israele si è stufato di aspettare che i pacifisti lascino la Striscia e ha deciso di convincerli con la forza ad andarsene per avere arma libera contro gli innocenti pescatori.
    Poiché non vuole "testimoni" di fronte alle violenze quotidianamente compiute a Gaza, ha anche proibito ai giornalisti l'ingresso nella Striscia.

    Come le "tre scimmiette" che non vedono, non sentono e non parlano, la comunità internazionale volta la faccia dall'altra parte. Anzi, acclama Israele come "unica democrazia del Vicino e Medio Oriente", come la Civiltà in mezzo alla barbarie. La barbarie di chi?

    18-11-2008 Gaza

    Greta Berlin Media Team Free Gaza Movement
    www.freegaza.org

    Fonte

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