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Sangue e arena

Sangue e arena

(11 Giugno 2012) Enzo Apicella

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Non avevamo dubbi!

Sciopero SLAI Cobas ATM e mezzi pubblici, dicembre del 2003 e gennaio 2004: prosciolti 4106 tranvieri

(4 Dicembre 2008)

Proprio come 5 anni fa avevamo ampiamente preventivato,non avevamo dubbi alcuni sull'assoluta legittimità della impagabile, favolosa lotta degli oltre 4100 tranvieri milanesi. Non avevamo, non abbiamo dubbio alcuno sul fatto che, esistendo costi della vita in continua lievitazione, sono necessari rinnovi contrattuali puntuali. Non abbiamo dubbi sul fatto che malvolentieri ai tranvieri è gradita la visione di città paralizzate dal traffico e utenti infuriati a causa delle ottusità di chi si assume le responsabilità organizzative e direzionali ai vari livelli.
Oggi a distanza di 5 anni ai tranvieri milanesi viene riconosciuto l'onore della lotta con una sentenza che fa letteralmente piazza pulita. Spazza anche chi, quelle lotte dall'immenso valore civile oltre che morale, screditò e rinnegò poche ore dopo i suoi primi bagliori: parliamo proprio di chi si erge ancora oggi a paladino e difensore dei lavoratori.

Avranno domani i signori del potere la capacità di rileggere con lenti operaie quanto sentenziato dal tribunale di Milano? Ne dubitiamo fortemente, conosciamo fin troppo bene di che pasta è fatto chi sta dall'altra parte. Siamo più propensi a pensare che prevarrà la solita politica fatta di arroganza e prevaricazione che sta smantellando completamente quel minimo di equilibrio sociale che le lotte dei nostri genitori avevano contribuito a stabilire.

Per cinque lunghi anni i lavoratori ATM sono stati relegati da tutti, sindacati compresi, nel limbo del terrore, della paura, dell'incapacità di ritrovare una propria dignità e un proprio orgoglio. Tutti hanno contribuito a far smarrire ai lavoratori la giusta direzione di marcia dell'unità e della solidarietà operaia, elevando come unico totem il proprio piccolissimo microcosmo, anche se nel frattempo nelle battaglie i tranvieri milanesi hanno sempre ritrovato le più alte aspirazioni per una ribalta collettiva. Oggi riconquistano definitivamente da protagonisti il palcoscenico della legittimità per scioperi dalla indiscutibile trasparenza. È necessaria allora una pronta riconquista del terreno perso in questi anni, e se, come prevediamo, continuerà a sussistere una forte apatia per le ragioni dei lavoratori(e in particolar modo per
i più giovani), lo scontro crediamo che a breve si inasprirà notevolmente.

Un grazie alle centinaia e centinaia di lavoratori che in quei giorni di 5 anni fa intravidero in SLAI-Cobas che, con il convinto sostegno dell'avvocato Mirko Mazzali, si ersero a parafulmini dalle intemperie e dalle accuse che miravano a colpevolizzare chi ambiva a porre, già allora, al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica la precarietà dei salari, la centralità dei diritti.

Un consiglio infine che ci sentiamo di dare oggi ai lavoratori alla vigilia di una fase storica che, secondo i nostri calcoli, potrebbe riservare sorprese per niente positive, è che il senso della lotta si arricchisce dell'importante substrato giuridico che si andrà inevitabilmente a sommare ai contenuti della quotidianità con i quali con sempre più frequenza ci scontriamo: aumenti di prezzi e tariffe, assenza di servizi sociali che decurtano ulteriormente i salari, mutui e risparmi in perenne tensione, pensione sempre più meta irraggiungibile.

Milano, 03 dic. 2008

S.L.A.I. Cobas trasporti A. T. M. - Milano

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