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Cassa integrazione di massa alla Micron di Avezzano

Crollo del mercato dei sensori di immagine e crisi congiunturale le cause

(10 Dicembre 2008)

A rischio, oltre i posti di 1500 lavoratori, l'economia di un intero territorio. La Cigo durerà, per ora, 13 settimane.

Tredici settimane di Cassa integrazione ordinaria, a partire da gennaio per la Micron di Avezzano. L'azienda abruzzese, per la prima volta, è costretta a ricorrere agli ammortizzatori a causa di una crisi drammatica del mercato dei sensori d'immagine e a causa della crisi congiunturale mondiale. Solo 18 mesi fa i sindacati, in testa la Fiom, avevano annunciato il pericolo di problemi a causa del mutamento dell'utilizzo dello stabilimento avezzanese che, fino a giugno 2008, ha prodotto memorie e che, ora, invece, produce sensori. La differenza sta nel fatto che le memorie sono poi commercializzate dalla compagnia, i sensori si producono su commesse. In pochi mesi, quindi, la produzione è crollata del 40% e se all'inzio si era pensato di fronteggiare la crisi con ferie forzate, ora si è deciso di attivare la Cassa integrazione. C'è da sottolineare che, da subito, Micron aveva proceduto a non rinnovare contratti a temrine e di formazione. "Se il Consiglio regionale abruzzese che uscirà dalle elezioni del 14 e 15 dicembre, e il nuovo Presidente della Regione Abruzzo non si faranno subito carico della situazione e la porranno come vertenza strategica al ministro Scajola, in questo territorio e per tutto l'Abruzzo ha detto il segretario della Fiom provinciale Emilio Speca si aprirà una fase drammatica a livesso occupazionale e sociale". Il segretario regionale di Rifondazione Comnista, Marco Gelmini, ha preso subito impegno, a nome del partito e del gruppo reginale, di portare la situazione Micron all'attenzione della Regione in occasione della prima riunione del nuovo Consiglio. Il coordinatore della campagna elettorale del Pdl, sen. Filippo Piccone, prima di dare la disponibilità a parlarne dopo le elezioni, ha chiesto perché questa notizia sia stata resa nota solo due giorni prima del voto.

Pierluigi Palladini

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