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(7 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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Spagna: ennesimo caso di tortura contro una giovane basca

(10 Marzo 2003)

Arritxu De Andrés ha raccontato di aver subito maltrattamenti. Arrestata il 20 febbraio scorso insieme ad altri 14 cittadini baschi, le è stato revocato lo stato di isolamento soltanto il 4 marzo. La giovane ha immediatamente riferito al suo avvocato di esser stata oggetto di maltrattamenti e minacce di violenza sessuale, che l’hanno “convinta” a firmare una sorta di confessione scritta preparata dai suoi carcerieri. La giovane di Donostia aveva già denunciato i primi maltrattamenti ricevuti dopo l’arresto, durante la dichiarazione prestata all’Audiencia Nacional, ma il supergiudice Garzón ha predisposto che la ragazza fosse messa in stato di isolamento, senza la possibilità di comunicare né coi propri familiari né col proprio avvocato di fiducia.

Secondo il racconto della giovane, le torture sono cominciate già dopo l’arrivo a Madrid, quando si è rifiutata di firmare la dichiarazione di colpevolezza che la Polizia aveva preparato. In quel momento, due poliziotti le dissero: "O canti subito o la confessione te la tiriamo fuori a furia di botte". Dopo un ennesimo rifiuto da parte di Arritxu sono cominciati i colpi sul viso e sulle cosce.

Impaurita dalle torture, De Andrés ha convinto gli agenti che avrebbe scritto lei stessa una nuova dichiarazione, che però non è piaciuta ai due torturatori. Arritxu quindi venne condotta in una sala nella quale c'erano due tavoli con una sedia nel mezzo. Accerchiata tra quattro poliziotti, una donna e tre uomini, è stata afferrata per i piedi e per la testa mentre un agente la colpiva ripetutamente al volto. Ad un accenno di reazione da parte della giovane un agente l’ha minacciata di violentarla, cosa che ha definitivamente convinto Arritxu a firmare una confessione. Il racconto delle torture subite è stato ripetutamente interrotto dal pianto della ragazza.

Marco Santopadre (Radio Città Aperta - Roma)

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