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(12 Agosto 2010) Enzo Apicella
Dopo numerosi rinvii, sembra che gli Stati Uniti rispetteranno i tempi previsti per il ritiro delle truppe dall’Iraq

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La scarpa dell'irakeno

(16 Dicembre 2008)

Il giornalista irakeno che ha lanciato tutte e due le sue scarpe contro il Presidente USA Bush che occupa militarmente il suo paese, lo bombarda ogni giorno a volte con armi particolarmente letali come il fosforo, il napalm, l'uranio impoverito, tiene in piedi un governo fantoccio come usano fare le potenze coloniali sin dall'impero persiano, simboleggia l'esito di sette anni di tragedie per !"liberare "l'Iraq da Sadam Hussein ed introdurvi la democrazia , per liberarvi la donna dalla soggezione dei fondamentalisti religiosi islamici.

Questa scarpa, lanciata da un animo indomito, un giornalista degno della professione,si è stagliata nell'aria davanti ad un nugolo di pennivendoli embededd, di cronisti della guerra pagati per riferire il falso, gente che non ha mai informato della vita a Bagdad ed in Iraq con migliaia di contractors a scorazzare come nel far west con gli indiani, con le prigioni delle torture, gli stenti per la fame, per le malattie, per trenta anni di inferno. Questa scarpa è la libertà di stampa e di informazione, è la superiorità della ragione sulla forza bruta, è la sconfitta dei criminali prepotenti che si accingono ad aprire altri teatri di guerra, altre tragedie, altre morti, in Pakistan, in Iran, in Africa.

La scarpa dell'irakeno cancella anni di silenzio mortale e di disinformazione della grande catena massimediatica controllata dagli Usa e da Israele.

La sua immagine è più forte dell'incendio dei grattacieli dell'11 settembre. Invita gli americani a cercarsi in casa i distruttori delle Torri che hanno provocato la morte di milioni di persone nel mondo.

I richiami alla scarpa di Krusciov o all'elegante e costoso mokassino di Sacconi non c'entrano proprio niente. Esercitazioni scolastiche di giornalisti engagè alquanto stucchevoli!!

La Scarpa, anzi le scarpe del giornalista della tv Muntazer al-Zaidi è la prova che coloro che vengono sprezzantemente chiamati terroristi, talebani, seguaci di Alqaeda o altro, sono patrioti come lo erano i Partigiani italiani, i partigiani di Tito che combatterono contro i nazifascisti, quelli francesi, insomma gli uomini liberi che impugnano le armi in difesa della patria e dell'umanità.

La Scarpa di AlZaidi è assai di più di un Mitra, di un Kalascikov!! E' la civiltà della carta stampata che si oppone alla barbarie delle armi....I giornalisti di tutto il mondo dovrebbero farne un distintivo e portarla all'occhiello!!

Pietro Ancona
www.spazioamico.it

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