">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o13660

 

Per la Maserati solidarietà solo formale

Da parte di FIM, FIOM, UILM, nemmeno una fermata di protesta

(18 Dicembre 2008)

Nessuna iniziativa di lotta concreta è stata organizzata da parte di FIM, FIOM e UILM nelle fabbriche FIAT, ma solo la formale solidarietà della FIOM, per l’operaio e delegato della FIOM, Eugenio Scognamiglio, licenziato solo per essere stato tra i più attivi contro il licenziamento di 112 operai interinali.

E questi burocrati, i vertici del sindacato confederale, sarebbero i rappresentanti degli operai?
Oltre ad aver svenduto e diviso gli operai, non sono nuovi a perseguire porcate, come quella di non difendere chi milita nelle loro organizzazioni, (la lista è lunga) solo perché o è in buona fede o non si adegua e lotta per gli interessi degli operai. E lo SLAI COBAS ne è stato testimone negli anni di tutto ciò.
Sono proprio questi singoli operai, perché più attivi contro i padroni e perciò più esposti, vera espressione della più genuina rabbia operaia che non tutti, hanno il coraggio di esprimere e che vanno e andrebbero collettivamente e compattamente difesi, dagli abusi del padrone e da chi al padrone si è venduto

Se finiscono sotto il tiro dell’oppressione padronale è perché il padrone vuole spaventare chi o quanti ne vogliono seguire l’esempio, intendendo così esprimere il proprio dissenso.
Di pretesti i padroni ne inventano da sempre e tutto quello che fuori dalla fabbrica è lecito persino in parlamento, per gli operai diventa un reato.

Agli operai non servono i loro comunicati ipocriti, e tanto meno la loro ipocrita morale borghese; della quale sono impregnati, come coloro che prima ti sfruttano, ti affamano, o ti ammazzano e poi si scandalizzano perché il mondo e la realtà è così brutale e violenta.
Gli operai hanno bisogno di tornare ad essere un'unica entità, la classe operaia.

Al di là di tante belle chiacchiere, oggi ognuno viene lasciato da solo a bollire nel suo brodo.
Ora tocca alla Maserati, poi alla Ferrari, e poi toccherà anche a noi alla New Holland e via a seguire. Questa è la strategia del padrone, resa possibile dai sindacati confederali concertativi che gli si sono asserviti.
La situazione ci impone delle scelte, stiamo vedendo quello che succede, possiamo permetterci ancora a lungo di affrontare in ordine sparso, una crisi che sopratutto noi operai stiamo già pagando e continueremo a pagare cara.

Non possiamo più accettare certi ragionamenti sulla crisi, che giustificano che siccome è mondiale dobbiamo prendere quello che viene.
È mondiale perché il sistema capitalistico è mondiale e il suo intreccio coinvolge tutti, ma in modo diverso i governi dei padroni saranno attenti a salvaguardare i loro interessi, anche con le vacche magre.
Ma per noi sarà diverso sia per chi rimane a lavorare, come per chi perderà il posto, saranno cavoli amari.
E di fronte al palese fallimento di questa società dobbiamo pensare che non sia questa l'unica società possibile.

Ma il progetto è possibile se ci difendiamo e ci uniamo come operai e delegati veramente combattivi al di là delle diverse sigle e organizzazioni, allora anche i sacrifici che ci impongono oggi avranno prodotto una prospettiva futura.
Le nostre disgrazie non sono casuali, hanno nomi e cognomi.
Ma non basta dire padroni porci e sindacati venduti bisogna trovare il modo di cambiare radicalmente questo stato di cose, le occasioni di critica e di organizzazione non mancheranno, dobbiamo coglierle.

17/12/08

RSU SLAI COBAS NEW HOLLAND MODENA
SLAI COBAS COORDINAMENTO PROV. MODENA

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Lavoratori di troppo»

Ultime notizie dell'autore «RSU Fiat New Holland»

12490