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il pane e le rose

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L’Inquisizione colpisce ancora

(20 Dicembre 2008)

Continua l’offensiva integralista e oscurantista dei lugubri eredi del Sant’Uffizio, dopo aver votato insieme ai boia, all’ONU, contro la depenalizzazione del reato di omosessualità, cosa che prevede la pena di morte in molti paesi, guarda caso di ispirazione religiosa (anche islamica), con motivazioni così ridicole e cervellotiche che fanno capire che sono posizioni indifendibili, ideologiche, contro la natura umana che oltre agli eterosessuali produce anche omosessuali.

Oggi gli inquisitori attaccano Parigi per un documento a nome dell’Unione Europea proposto dalla Francia, sempre all’ONU, sempre in materia di omosessualità, perché esso cancellerebbe le differenze tra uomo e donna, con le solite argomentazioni contorte e farneticanti.

Per fortuna c’è una reazione alle ingerenze dei religiosi: per prima c’è quella della soppressione in Francia della diretta della messa di Natale alla Tv pubblica francese, cosa che in uno stato laico e multirazziale dovrebbe essere obbligatorio per legge.

In Spagna, dopo l’attacco ai socialisti al potere con l’accusa di “statolatria”, un membro del partito, Alvaro Cuesta, risponde duramente parlando dell’articolo 16 della Costituzione secondo cui nessuna fede in Spagna ha carattere statale e che sono a rischio gli attuali accordi con il Vaticano.

Altro altolà, dopo un periodo che sembrava di ammorbidimento dei rapporti con il Vaticano, da parte della Cina, che senza diplomazia congela i rapporti dichiarando: “il Vaticano non interferisca negli affari interni della Cina, né usi la religione per immischiarsi nelle vicende interne del nostro Paese”.

Gran parte del potere che ha il Vaticano non brilla di luce propria, ma solo perché gli viene riconosciuto per tradizione dai vari Stati, mettendo in unico calderone Stato Vaticano, politica, diplomazia, religione.

Le religioni non possono né devono farsi Stato, la strada che hanno percorso finora con questa ambiguità ha portato le religioni a snaturarsi, a perdere identità e principi, a fiancheggiare il colonialismo, gli schiavisti, le monarchie, la destra fascista e dittatoriale, passando per il potere temporale e l’Inquisizione.

Il tanto decantato ruolo di guida spirituale, di difesa della vita e dei poveri, alla luce della storia della Chiesa è una barzelletta.

Il suo ruolo perverso oggi è quello di far stare buoni, passivi e rassegnati i poveri e gli ignoranti, quello di condannare e vietare tutto ciò che rende piacevole la vita, quello di schierarsi contro i metodi contraccettivi preferendo far crepare di fame milioni di persone, dove non c’è cibo sufficiente per tutti, piuttosto che cedere su preservativi e pillole.

I preti sono di destra, sono nemici da battere, non interlocutori e la lotta va portata, come ha fatto Luxuria, anche sotto le mura del Vaticano.

20 dicembre 2008

Paolo De Gregorio

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