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Praga. Il convitato di pietra

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(8 Aprile 2010) Enzo Apicella
Usa e Russia discutono il nuovo Trattato Start. Delle armi nucleari di Israele, denunciate da Mordecai Vanunu, non si parla.

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(No basi, no guerre)

No alla guerra, No alla NATO. Mobilitazione internazionale dal 2 al 5 aprile 2009

Appello concordato a Stoccarda il 05-11-2008.

(23 Dicembre 2008)

In occasione del 60° anniversario dell'organizzazione militare NATO, lanciamo un appello ad essere presenti a Strasburgo e a Kehl ad aprile 2009, per protestare contro le politiche nucleari e le aggressive politiche militari della NATO, chiediamo anche di sostenere la nostra visione di un mondo giusto e libero dalle guerre.

La NATO è un ostacolo crescente per il raggiungimento della pace mondiale. Dalla fine della Guerra Fredda, la NATO si è reinventata come strumento di azione militare della "comunità internazionale", compresa la cosiddetta "guerra al terrorismo". In realtà, è un veicolo per l'uso di forze, a direzione statunitense, con basi militari in tutti i continenti, scavalcando così le Nazioni Unite ed il diritto internazionale, e accelerando la militarizzazione e l'escalation delle spese militari – i paesi della NATO rappresentano il 75% della spesa militare globale. Perseguendo questa linea espansionista fin dal 1991, ideata per favorire interessi strategici, la NATO ha sostenuto la guerra nei Balcani, mascherata da "guerra umanitaria", ed ha sostenuto sette anni di brutale guerra in Afghanistan, dove si è verificata una tragica escalation della situazione e la guerra ha raggiunto il Pakistan.

In Europa la NATO sta aggravando le tensioni, sostenendo la corsa al riarmo con la cosiddetta "difesa missilistica", un massiccio arsenale nucleare e una politica del colpire per primi. La politica dell'Unione Europea è sempre più strettamente legata alla NATO. E' in atto una potenziale espansione della NATO verso l'Europa dell'est ed oltre, e le sue operazioni "fuori area" stanno rendendo il mondo sempre più pericoloso. Il conflitto nel Caucaso indica chiaramente questi pericoli. Ogni ampliamento dei confini della NATO aumenta la possibilità di guerre, compreso l'uso di armi nucleari.

Per raggiungere la nostra visione di un mondo in pace, rifiutiamo ogni risposta militare alle crisi regionali e globali – queste risposte fanno parte del problema e non della soluzione. Rifiutiamo di vivere sotto la minaccia delle armi nucleari e rifiutiamo una nuova corsa agli armamenti. Dobbiamo ridurre le spese militari – indirizzando piuttosto le risorse verso i bisogni dei cittadini. Dobbiamo chiudere tutte le basi militari straniere. Ci opponiamo a tutte le strutture militari usate per interventi militari. Dobbiamo democratizzare e demilitarizzare le relazioni tra i popoli e stabilire nuove forme di cooperazione pacifica per costruire un mondo più sicuro e più giusto.

Lanciamo un appello per la divulgazione di questo messaggio nelle comunità e nei movimenti, affinché si estenda la presenza a Strasburgo e a Kehl per far diventare una realtà questa nostra visione. Crediamo che un mondo di pace sia possibile.


No alla guerra No alla NATO

Le attività durante la mobilitazione anti NATO comprenderanno una manifestazione sabato 4 aprile, una conferenza internazionale da giovedì 2 a domenica 5 aprile, azioni dirette di disobbedienza civile ed un campo internazionale di resistenza che si terrà da mercoledì 1 a domenica 5 aprile.

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