">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

Patavium, nuovo ospedale di Padova: a chi serve

(27 Dicembre 2008)

La Regione Veneto continua l’operazione “ospedali tutti nuovi e luccicanti” in project financing.
Lo scorso martedì 16 dicembre ‘08 la giunta Galan ha approvato la delibera con cui si avvia “Patavium”.
Azienda Ospedaliera, Università, Regione e Comune stileranno un vero e proprio protocollo per costruire la nuova cittadella sanitaria in un’area da 600 mila metri quadri a Padova Ovest, liberando l’area del vecchio Ospedale collocata nel cuore della città.
Occorrono 1,5 miliardi di euro per realizzare Patavium.
Il governatore Galan è convinto di far quadrare i conti: 500 milioni pubblici (fondo nazionale e regionale); altri 200 dalla vendita della cubatura dell’attuale struttura; i restanti 800 milioni in “project financing” dai privati.
«Reparti e posti letto non saranno appaltati: garantiremo il diritto all’assistenza gratis» ha più volte ripetuto recentemente Galan, a scanso di equivoci.

l'uovo di Colombo

Oggi con il “project financing” è il privato che propone di realizzare una costruzione.
All'amministrazione pubblica non servono soldi e l’opera…è assegnata! Ma chi paga?
Il prezzo della costruzione dipende non dal mutuo erogato dall'ente pubblico e dai tempi di realizzazione, ma dalla capacità del proponente di procurarsi sul mercato le risorse e di organizzare il lavoro, ottenendo di applicare, per molti anni, una tariffa fino al completo ristoro dell'intero costo e del giusto guadagno.
Pagherà, quindi, non subito, il cittadino, l'utente che non ha nessuna voce nel proporre l'opera, nel controllare il contratto, le future tariffe, che vengono fissate al momento dell'assegnazione dell'opera e che appariranno solo al momento della sua utilizzazione.

Quando incominciamo a pagare le tariffe e pedaggi per i parcheggi è troppo tardi per protestare…

Il sistema di appalti e subappalti del “proiect financing” determina costi non controllabili.
Nel caso del nuovo Ospedale di Mestre ha causato rilevanti errori di progettazione, costruzione ed impiantistica, errori che determineranno ulteriori aumenti di spesa.

La Giunta regionale che oramai da anni toglie risorse per far funzionare gli ospedali ed i servizi territoriali, riduce prestazioni ed indirizza i cittadini verso la sanità privata, punta alla completa ricostruzione di cinque grandi Ospedali, ricalcando l’esperienza del nuovo Ospedale di Mestre e quindi ricorrendo ai finanziamenti di privati, in cambio della gestione di interi servizi e affidando uno sproporzionato ed inadeguato ruolo alle Università.

Nella nostra Regione Veneto i nuovi Ospedali luccicanti, costruiti con finanziamenti privati, non risolvono i problemi delle ore d’attesa al pronto soccorso prima di poter essere visitati, le dimissioni accelerate, i mesi di attesa per un esame, i turni massacranti del personale.

Ai cittadini non servono nuovi Ospedali luccicanti ed appalti, bensì servono politiche sanitarie che mantengano pubblico il sistema, potenziando e ponendo realmente al servizio del territorio la rete dei servizi.
E basterebbe una programmazione sanitaria che tenesse conto delle esigenze dei malati.

Per difendere il diritto alla sanità ed i diritti della persona malata è necessario un sistema PUBBLICO, che abbia mezzi, personale e strutture.

Sollecitiamo forme di partecipazione dei cittadini alle politiche per la salute, che spezzino il verticismo dei direttori generali e costruiscano forme di monitoraggio e verifica pubbliche del loro operato.

27 dicembre 2008

COBAS Sanità Venezia

9247