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Sabato 3 gennaio a Vicenza tutti in piazza in solidarieta’ con il popolo palestinese

(3 Gennaio 2009)

La criminale aggressione sionista in corso nella Striscia di Gaza, iniziata il 27 dicembre, ha provocato fin’ora 400 morti e 2000 feriti, cifre in aumento con il passare delle ore e dei raid israeliani. Sono state distrutte case, moschee, scuole, l’Università, il porto, uffici ministeriali e caserme. In tempi di guerra il silenzio è complicità, il popolo palestinese, che continua a resistere nonostante tutto, chiama alla solidarietà internazionalista.

La tragica situazione in Palestina non deve essere vista come una questione umanitaria, la solidarietà che gli va espressa deve essere politica e di classe. La Resistenza palestinese è il principale ostacolo alle mire espansionistiche e coloniali dell’imperialismo, rappresentato in quella zona da Israele. Fino a che l’intifada continuerà, gli Stati Uniti e i suoi alleati non potranno allungare le mani su tutto il Medioriente. Il vergognoso embargo, sostenuto da Ue, Usa e Onu, che vige da due anni a Gaza è la punizione ai palestinesi per aver eletto una forza della Resistenza che è Hamas, piuttosto che un governo succube agli americani quale è Fatah, movimento, che in caso di vittoria dei sionisti a Gaza, verrà rimesso al potere formando un governo fantoccio simile a quello iracheno e afghano. L’Italia dal 2005 collabora militarmente ed economicamente con Israele, vedi le esercitazioni israeliane in Sardegna dell’anno scorso, o le bombe usate in Libano nel 2006 fabbricate a Camp Darby a Pisa. La migliore solidarietà che possiamo e dobbiamo esprimere sta quindi nella lotta, scontrandosi con l’imperialismo di casa nostra complice dei massacri a danno dei popoli oppressi. La Resistenza palestinese è un esempio per rilanciare la lotta di classe qui nel cuore del capitalismo, la mano che autorizza la morte e la distruzione in Palestina è la stessa che qui firma migliaia di licenziamenti.

Pensiamo, infatti, che la tragedia in corso a Gaza sia nient’altro che l’effetto della crisi capitalistica sul fronte esterno dove, attraverso la guerra, si cerca di aprire nuovi mercati e rubare più risorse locali possibili tentando di levare di torno i popoli che non si piegano. Quello che analogamente avviene in Iraq, Afghanistan, Balcani, Colombia, Somalia ecc. Mentre sul fronte interno si sta dando vita ad un attacco alle conquiste della classe operaia e un giro di vite a tutti i settori pubblici e sociali producendo una proletarizzazione generale.

Lottare contro il nostro imperialismo significa anche legare la mobilitazione per la Palestina alla battaglia contro la costruzione della base yankee al Dal Molin e contro la presenza delle altre basi statunitensi, portaerei per i conflitti di tutto il mondo.

Mobilitiamoci subito, unendosi alle rivolte che stanno attraversando tutti i paesi arabi e molti altri stati. Scendiamo in piazza in maniera militante con una pratica diretta ad alzare l’attenzione sulla situazione di Gaza, come sulle politiche guerrafondaie e antipopolari dei nostri governi, reali o d’ombra che siano.

Come punto di riferimento a Vicenza diamo lo striscione con scritto:
“GAZA LIBERA-INTIFADA OVUNQUE-FINO ALLA VITTORIA”

Partenza da Padova alle 12,30 davanti alla stazione ferroviaria.
Concentramento alle 14 in stazione a Vicenza.


Collettivo Politico Gramigna info@cpogramigna.org www.cpogramigna.org
Centro di documentazione Comandante Giacca di Padova comandantegiacca@libero.it
Tuttinpiedi di Mestre tuttinpiedi@gmail.com

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