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Gaza, se manifesti ti espello

(14 Gennaio 2009)

Per esercitare il diritto costituzionalmente garantito di protestare contro una strage, partecipando pacificamente a una manifestazione autorizzata, ecco cosa rischiano i meteci, i non cittadini che pure tengono in piedi questo paese.

Si tratta solo di una proposta; però chi la fa non è lo scemo leghista di turno, ma un navigato politico democristiano, oggi sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri.

Si tratta di Carlo Giovanardi, che in una lettera pubblica a Silvio Berlusconi scrive parole che forse tra un secolo - ci auguriamo - fanno l'effetto che ci fanno le invettive dei reazionari ottocenteschi contro i manovali in rivolta.

Straordinario il doppio ribaltamento: primo, il massacro dei nativi palestinesi viene presentato come uno sterminio di ebrei (sì, avete indovinato, cita i nazisti e l'Olocausto); e la proposta di vietare ai non italiani di manifestare, come una mossa contro il razzismo.

Non sottovalutiamo la pericolosità di un simile testo. Intanto, quando una personalità istituzionale si muove, partono immediatamente telefonate e direttive informali; e tutto ciò che riguarda i non cittadini, i meteci, nel nostro paese dipende dal capriccio e dall'informalità. Notate come Giovanardi non chiede nuove leggi: semplicemente dice a Berlusconi di dire a Maroni di cacciare i meteci insubordinati.

Poi perché nulla esclude che tra cinque, dieci anni si arrivi davvero alla situazione in cui il meteco non abbia il diritto di esprimere alcunché, ma solo di lavorare. Come spiegano perfettamente le ultime righe della proposta di Giovanardi.

Ascoltiamo Giovanardi:
"Caro Presidente ancora oggi, a piu' di sessant'anni dalla "soluzione finale" che la follia nazista aveva immaginato per il popola ebraico, si discute sulle responsabilita' storiche di chi avrebbe potuto forse fare di piu' per evitare lo sterminio di milioni di uomini donne e bambini. Ma mentre si discute del passato l'attualita' ci richiama a nuovi tentativi di cancellare dalla faccia della terra lo stato di Israele e di colpire ovunque nel mondo persone che hanno l'unica colpa di essere ebrei".

"In Italia assistiamo ad una escalation di azioni vergognose contro la comunita' ebraica che vanno dalle iniziative di boicottaggio dei negozi gestiti da ebrei alla comparsa di s critte minacciose ed insultanti persino all'interno del quartiere ebraico a Roma. Ai cittadini italiani responsabili di questi comportamenti, vanno applicate con grande determinazione le norme che sanzionano penalmente il razzismo".

"Ma gli italiani stanno assistendo attoniti in questi giorni a manifestazioni e cortei nelle nostre citta' di immigrati extracomunitari di fede islamica, schierati totalmente dalla parte di Hamas e dell'estremismo piu' fanatico, con tanto di rogo di bandiere israeliane e slogan razzisti e antisemiti. Per questi signori non ci deve essere spazio in Italia".


Quindi, Giovanardi chiede al premier di

"dare disposizione al ministro degli interni perche' a tutti coloro che si rendono responsabili di tali eccessi, nel caso non emergano piu' gravi reati, venga decretata l'espulsione dall'Italia o comunque non rinnovato il permesso di soggiorno. Dobbiamo essere coerenti con quanto abbiamo detto in campagna elettorale come Pdl porte aperte a tutti coloro che da ogni parte del mondo vengono in Italia per cercare un lavoro e un futuro migliore per la loro famiglia nel rispetto dei principi della nostra costituzione e delle nostre leggi. Ma non dobbiamo avere nessuna tolleranza nei confronti di chi pensa di trovare nel nostro paese un terreno fertile per seminare odio, inneggiare alla guerra santa, chiedere la cancellazione dello stato di Israele, assumere atteggiamenti razzisti e antisemiti".

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