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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Telecamere, vigilantes e …cani

per la... sicurezza dei Pronto Soccorso

(17 Gennaio 2009)

E’ di questi giorni la notizia che i Giudici della Corte dei Conti hanno evidenziato nella loro la relazione annuale il pesante debito della sanità regionale (521,9 milioni di euro di deficit), definendo “particolarmente allarmanti” le prospettive della Asl 12 di Venezia che “continua ad esporre perdite ben superiori alla media regionale” (57,2 milioni di euro).

A fronte di bilanci sempre più in difficoltà, emergono le inefficienze dei servizi, gli sprechi, le liste di attesa per visite ed esami infinite, le carenze di posti letto e quelle dei servizi territoriali, Pronto Soccorso che non riescono ad arginare l’emergenza quotidiana come dovrebbero, causando malcontento fra i cittadini e condizioni di lavoro intollerabili per gli operatori.

Apprendiamo, il 14/01/’09, che la Giunta Galan ha deciso di assegnare un milione e 800 mila euro alle Asl per … la SICUREZZA dei Pronto Soccorso !!!

Per “tutelare” malati, ma anche sanitari, via alle telecamere, vigilantes e cani.

“..I cani sembrano intimorire particolarmente gli extracomunitari” osserva l’assessore regionale alla Sanità, poiché i veneti hanno paura di andare al Pronto Soccorso per i tanti ..“brutti ceffi” che intasano le code..

VERGOGNA

Il provvedimento ha veramente un sapore xenofobo, e tenta di “spostare”, in modo vergognoso, i problemi delle insufficienze degli organici, delle enormi carenze strutturali e del mancato rispetto delle norme di sicurezza, sull’ “immigrato irregolare”, sull’ “emarginato”, sul “barbone”.

Ospedali in project financing

La Regione Veneto vuole ricalcare l’esperienza del nuovo Ospedale di Mestre, ricorrendo quindi a sostanziosi finanziamenti di privati in cambio della gestione di interi servizi, per altri 4 mega Ospedali.

Ma i nuovi Ospedali luccicanti non risolvono i problemi delle ore d’attesa al pronto soccorso prima di poter essere visitati, le dimissioni accelerate, i mesi di attesa per un esame, i turni massacranti del personale, anzi.

Il nuovo Ospedale di Mestre non sta incantando né gli operatori, né i cittadini.

Quest’ultimi si trovano oggi ad avere un Mega Ospedale non più pubblico e con un sacco di magagne, con servizi territoriali sempre più carenti, con liste d’attesa sempre più lunghe e con una Asl con bilanci sempre più in difficoltà.

E’ ormai chiaro a tutti che la dismissione dell’ingente patrimonio pubblico non ha arrecato alcun sollievo vero ai conti e bilanci dell’Asl 12.

Il Pronto Soccorso del nuovo Ospedale “più bello d’Europa” rivela enormi carenze di spazio, errori progettuali e personale insufficiente, i 14 posti letto nei locali dell’Osservazione Breve Intensiva sono del tutto insufficienti, come lo erano i 13 al vecchio Umberto I.

La Piazzola dell’elisoccorso non è mai stata utilizzata perché sembra essere sprovvista di autorizzazione: con la presenza ravvicinata di fili dell’alta tensione e l’eccessiva vicinanza all’ingresso dell’ascensore destinato a portare al piano inferiore, e di qui al Pronto soccorso, mancherebbero le condizioni di sicurezza.

E che dire delle condizioni dei locali del SUEM “Servizio Urgenza ed Emergenza Medica - 118” ?

A noi risultano DISPERATE.

Estremamente ridotti e non idonei gli spazi, sono esclusi dal sistema di segnalazione per incendi e presentano un’unica uscita, da utilizzare anche come via di fuga, e che si apre nella “camera calda”, luogo di ingresso-uscita delle ambulanze.

Ci chiediamo come possa essere considerato “luogo sicuro” la camera calda, poiché in realtà è un luogo chiuso, in cui sono posizionati rilevatori di fumo.

Non c’è un locale disposto per la sanificazione dell’ambulanze.

A noi risultano carenze di dispositivi antincendio, vie di fuga segnalate insufficientemente, porte antipanico posizionate in senso opposto alla via di fuga, anche in altre aree dell’ospedale.

Non sono forse molto più pericolosi dirigenti e politici che costruiscono mega Ospedali, non funzionali ai bisogni di salute della popolazione e non rispettosi delle normative di sicurezza
che i barboni o gli immigrati ?

15 gennaio 2009

COBAS Sanità Venezia

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