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(27 Gennaio 2009)
Tutte e tutti con le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici e pubblici
Venerdì 13 febbraio, sciopero nazionale di 8 ore di Fiom e Funzione Pubblica Cgil con manifestazione a Roma.
Siamo nel pieno di una enorme crisi economica mondiale, prodotta dal sistema finanziario e liberista, una crisi che coincide con la ripresa della guerra, come dimostra il massacro dei palestinesi a Gaza, nell’impotenza e con la complicità di tutti i principali governi. Precarietà, bassi salari, concorrenza tra i lavoratori e distruzione dei diritti sono i capisaldi della politica economica. Di fronte a fabbriche che chiudono, con centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione e di precari licenziati, le misure del Governo sono del tutto inadeguate. L’intervento pubblico, invece di sostenere il reddito dei lavoratori, alimentare la ripresa dei consumi e avviare un nuovo modello di sviluppo, serve soltanto a finanziare chi questa crisi l’ha prodotta e continua ad alimentarla.
Il Governo taglia la spesa pubblica e sociale (la scuola, l’università, la sanità, le pensioni); prova a mettere uno contro l’altro lavoratori del settore privato e pubblico; rimette in discussione il Testo Unico sulla sicurezza; propone l’ennesimo innalzamento dell’età pensionabile, attaccando le donne, già oggi fortemente discriminate sui salari e sulle condizioni di lavoro.
La Confindustria, con la complicità di Cisl e Uil, approfitta della crisi per portare fino in fondo l’attacco al contratto nazionale di lavoro. L’accordo separato sul sistema contrattuale apre la via alla totale flessibilità del salario; minaccia ancora di più la salute dei lavoratori con il vincolo della produttiva del salario; estende la precarietà e l’incertezza dei diritti; mette in discussione i principi fondamentali dell’iniziativa sindacale e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
La gravità della crisi e dell’attacco ai diritti apre una fase nuova e dà spazio e valore a una linea sindacale conflittuale e antagonista. Vogliono eliminare il conflitto sociale, ma dovranno raccoglierne una quantità tale da sconfiggere il loro disegno: quello di far pagare a noi la loro crisi.
CONTRO:
le scelte del Governo;
l’accordo separato sulla riforma contrattuale, che distrugge il contratto nazionale e taglia il salario;
i tagli alla spesa sociale, lo smantellamento di scuola, università e sanità pubblica;
l’attacco ai diritti delle donne e ogni ipotesi di innalzamento dell’età pensionabile;
la chiusura delle fabbriche e i licenziamenti;
la precarietà.
PER:
il contratto nazionale di lavoro;
l’aumento dei salari e delle pensioni;
un nuovo modello di sviluppo che investa sulla ricerca, sull’ambiente e sul Mezzogiorno;
la sicurezza di chi lavora;
la democrazia;
i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, pensionate e pensionati
venerdì 13 febbraio, tutte e tutti a Roma!
Rete 28 Aprile nella Cgil per l’indipendenza e la democrazia sindacale
http://www.rete28aprile.it
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