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Verona. Giornata della memoria 2009

(29 Gennaio 2009)

Il Circolo Pink, che ieri ha partecipato, tra il pubblico, alla cerimonia ufficiale della Giornata della Memoria, desidera fare luce, anche in merito agli articoli usciti sui quotidiani locali, su quanto segue:
- cosa ci faceva la polizia in tenuta antisommossa all'entrata del palazzo della Gran Guardia?
- chi li ha chiamati? chi ha ordinato l'intervento?
- perché cinque (5) cittadini che desideravano partecipare alla cerimonia come rappresentanti delle vittime omosessuali dei campi di concentramento nazisti sono considerati un problema di ordina pubblico e quindi fermati da uno spiegamento di forze degno di ben altro impegno?
- perché la signora prefetta Italia Fortunati non è intervenuta, dato che è Lei che rappresenta lo Stato italiano che ha voluto il Giorno della Memoria?
- se è vero, come affermato dalla prefetta stessa in un colloquio con un membro del direttivo del Circolo Pink, che la presenza del Circolo era sgradita al sindaco Flavio Tosi, bisogna dedurre che la questura di Verona ubbidisce al sindaco, conformandosi alle sue vedute notoriamente poco democratiche? Che sia già un effetto del federalismo?
- Perché la polizia ha sostenuto la posizione "potete entrare senza il làbaro" che ricorda le vittime gay e lesbiche?
- Perché solo l'intervento di un terzetto composto dall'ex sindaca Michela Sironi, dall'ex senatrice Tiziana Valpiana e dal presidente del Consiglio Comunale Pieralfonso Fratta Pasini ha fatto sì che i cinque rappresentanti del Circolo Pink potessero accomodarsi tra il pubblico con il loro làbaro (unica voce che ricordava vittime "non ebree")?
A questo ed altro vorremmo delle risposte:
- dal signor sindaco, il quale sa benissimo di cosa stiamo parlando (visto il carteggio avvenuto tra il Circolo e lo stesso sindaco a proposito della partecipazione alla Giornata);
- dal questore, che ci dica perché e da chi siamo considerati un problema di ordine pubblico, visto anche l'evidente costo dell'operazione;
- dalla signora prefetta, che sovrintende a tutto questo;
- dai cronisti presenti che non hanno riportato -nessuno escluso - in modo chiaro e corretto l'accaduto e soprattutto non hanno esercitato in alcun modo il diritto/dovere di informare i cittadini, per non parlare di un qualche vago accenno (diritto) di critica.

Verona, 28 gennaio 2009

per il Circolo Pink
il presidente Gianni Zardini

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