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Contro l’apartheid leghista a Brescia

La Rete 28 Aprile di Brescia respinge la vergognosa campagna xenofoba e antisindacale lanciata dalla Giunta Comunale di Brescia e dalla Lega Nord.

(1 Febbraio 2009)

La CGIL di Brescia ha giustamente fatto ricorso alla magistratura contro la delibera della giunta che escludeva dal "bonus bebè" i figli dei lavoratori migranti regolari. La Magistratura, ha annullato la delibera della Giunta perché in evidente violazione del principio di eguaglianza. La reazione vergognosa del Comune di Brescia è stata quella di annullare tutti i provvedimenti e di sospendere l'attuazione del "bonus bebè" per tutti, nativi e migranti. La Giunta comunale così vuole alimentare la guerra tra poveri, dichiarando che gli italiani non potranno avere i contributi previsti dalla legge perché la CGIL e la Magistratura vogliono estenderli anche ai migranti. A sua volta la Lega Nord ha lanciato una campagna affinché gli “italiani” disdettino la loro iscrizione alla CGIL di Brescia, che difenderebbe solo i migranti. Sono queste aberrazioni xenofobe che servono a coprire l'inefficienza e l'incapacità nel garantire a tutti coloro che ne hanno diritto la parità di trattamento. Con questa logica è evidente che i lavoratori migranti regolari non dovrebbero avere lo stesso contratto e gli stessi diritti sociali dei nativi. Con questa logica in realtà si giustificano proprio quelle discriminazioni sui diritti che ovunque. alimentano le guerre tra i poveri e che, ad esempio, vedono oggi scendere in sciopero operai inglesi contro migranti italiani accusati di accettare lavoro a condizioni sindacali e sociali più basse.

L'impotenza e l'incapacità ad affrontare la crisi economica, si traducono nella Giunta Comunale e nella Lega Nord di Brescia nel più stupido ricorso alla xenofobia.

La Rete 28Aprile di Brescia ritiene giunto il momento di reagire con tutte le forze all'aggressione al principio costituzionale dell'uguaglianza dei diritti. Comune di Brescia e la Lega Nord sono avversari delle norme più elementari di civiltà e anche degli interessi concreti del mondo del lavoro, che possono essere affermati solo se valgono per tutte e tutti.

Brescia, 31 gennaio 2009

RETE 28APRILE CGIL BRESCIA

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