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(28 Marzo 2003)
La guerra unilaterale americana ha oscurato e tenta di azzerare, in nome della guerra al terrorismo, tutti i problemi irrisolti in ogni parte del mondo. Nello scatenare questa guerra santa Bush e Blair hanno trovato un valido appoggio in un vecchio attentatore della democrazia come Josè Maria Aznar, figlio del Franchismo e nuovo caudillo dello Stato Spagnolo.
Nel nord della Penisola iberica, nel cuore dell’Europa unita e democratica, da diversi anni si sta combattendo una guerra sporca che è sfociata nella repressione antidemocratica più palese, ma allo stesso tempo ignorata, contro una cultura e identità più vecchia d’Europa: quella basca.
Attualmente nel Paese Basco c’è una repressione sistematica verso tutte quelle organizzazioni indipendentiste che chiedono da tempo una soluzione democratica. L’ultima azione è: la chiusura manu militari di un quotidiano in lingua Basca tra i più letti in Euskadi; l’arresto di esponenti ad esso legati; tortura, denunciata anche da organizzazioni umanitarie, degli arrestati.
Questo segue tutta una serie di altri preoccupanti fatti come la messa in fuori legge di un partito che raccoglie circa il 15% dei voti dell’elettorato Basco, i continui arresti di militanti della sinistra basca ed un inasprirsi della repressione generalizzata che alimenta le azioni armate della organizzazione militare indipendentista basca ETA.
A fronte di tutto ciò c’è l’assoluto silenzio da parte della sinistra che non comprende la gravità che questi fatti comportano per i Popoli basco e spagnolo in primis, e non vede che lo Stato Spagnolo sta diventando il banco di prova per la proposizione del nuovo ordine mondiale imposto dai potenti della terra.
Riteniamo importante discutere questi fatti ed è per questo che organizziamo per MERCOLEDì 2 APRILE 2003 ore 20,30 al T.P.O., Viale Lenin 3- Bologna,
un dibattito informativo sulla questione. Nella stessa serata proporremo agli intervenuti una “Piattaforma per una soluzione politica in Euskal Herria” su cui discutere, ed eventualmente sottoscrivere. Ciò è finalizzato per avviare una campagna di informazione e adesioni a livello nazionale ed il più allargato possibile per fare uscire allo scoperto la grave situazione che a circa 1000 km da noi sta avvenendo nella vecchia e “democratica” Europa.
Relatori della serata saranno:
Giovanni Giacopuzzi, Pubblicista, scrittore di saggi sulla questione Basca
Marco Santopadre, Antropologo, giornalista di Radio Città Aperta di Roma
Rete Informativa per la democrazia nel Paese Basco
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