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(14 Settembre 2010) Enzo Apicella
Il governo Berlusconi lancia la "campagna acquisti" per raggiungere la maggioranza alla Camera

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Operazione foibe – un tentativo di riscrivere la storia

Assemblea a Napoli il 10 febbraio

(6 Febbraio 2009)

Da decenni ormai, in Italia, è in atto una vera e propria campagna di offuscamento ideologico della memoria storica. Una campagna, condotta attraverso una vera e propria riscrittura e reinterpretazione della storia recente e meno recente, finalizzata alla diffusione di stereotipi nazionalisti, sciovinisti e razzisti, assunti da governi di qualsiasi colore, con il fervente sostegno degli ultimi presidenti della repubblica. Questo processo di riscrittura, che pone sullo stesso piano partigiani e repubblichini (un esempio lampante è il dl 1360/08: presentato da un folto gruppo di parlamentari prevede l'istituzione dell'Ordine del Tricolore, onorificenza da assegnare indifferentemente a partigiani, deportati, internati militari e a soldati e militi della Repubblica di Salò), che definisce le lotte degli anni '60 e '70 "scontri tra opposti estremismi", tende inoltre a riabilitare e legittimare noti fascisti e neofascisti, spacciandoli per intellettuali che si adoperano affinché, per una volta, la storia sia scritta "con il sangue dei vinti".

Uno degli esempi più nitidi dell'ondata revisionista è il dibattito che negli ultimi anni si è scatenato intorno alla questione delle foibe. Dibattito che ha portato a definire la legittima resistenza delle formazioni partigiane, che combattevano contro l'oppressione nazi-fascista, come una guerra civile tra fratelli italiani e a dipingere i morti delle foibe come vittime della brutale violenza nazionalista dei partigiani jugoslavi contro civili italiani inermi, insabbiando i documenti che provano che gli infoibati sono per lo più fascisti della prima ora e collaborazionisti.

L'università non è esente da colpe: anche nelle aule degli atenei spesso la storia viene riscritta ad uso e consumo di quanti, strumentalmente, tentano di rovesciarla dandone una lettura ideologica.

Il 10 febbraio, giornata della memoria per i morti nelle foibe, facciamo un primo passo per riappropriarci della verità e per opporci ad ogni tentativo revisionista!

MARTEDÌ 10 FEBBRAIO - ORE 16:30
PALAZZO CORIGLIANO - AULA ANTICHE SCUDERIE (Università Orientale, Piazza San Domenico, Napoli)


intervengono
- RENZO CARLINI ex docente di storia contemporanea presso l'Università "l'Orientale" di Napoli
- STEFANO MACERA "Corrispondenze Metropolitane" [Collettivo di controinformazione e d'inchiesta – Roma]
- ALEKSANDRA ZABJEK docente di lingua slovena presso l'Università "l'Orientale" di Napoli

COLLETTIVO AUTORGANIZZATO UNIVERSITARIO - NAPOLI
http://cau.noblogs.org/

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