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Tornate nelle fogne!

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(25 Aprile 2011) Enzo Apicella

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Ravenna. Denunciati 2 antifascisti per un presidio di massa antirazzista!

Presidio antifascista antirazzista al Tribunale di Ravenna il 10 febbraio alle ore 8.30

(6 Febbraio 2009)

Ai fascisti non è proprio andata giù la loro cacciata per la provocazione di stampo razzista quest'estate a Lido Adriano. Nonostante fossero protetti dalle forze dell'ordine, hanno pure denunciato 2 compagni di proletari comunisti e dello Slai Cobas per il sindacato di classe, in prima fila in quella mobilitazione spontanea.

Martedì 10 febbraio ci sarà il processo che sarà l'occasione per organizzare una mobilitazione antirazzista davanti al Tribunale di Ravenna.

Nessun elemento delle forze dell'ordine ha denunciato i fascisti per gli slogan razzisti, ma quello che è più grave è che nessuna istituzione cittadina ha impedito la provocazione fascista davanti ad un seggio elettorale per il voto degli immigrati che è stata addirittura autorizzata dalla questura!

Per i fascisti gli immigrati non dovevano esercitare il loro diritto di voto, ma subire la presenza di chi sbraitava contro il diritto di cittadinanza e contro la costituzione antifascista e, protetti dalla polizia, pensavano di potere chiudere la bocca a chi lotta a fianco degli immigrati.

Lo ribadiamo ancora una volta: le politiche securitarie governative vengono sostenute anche dal governo di centrosinistra locale con provvedimenti contraddittori che alimentano questo humus reazionario: convivono infatti da un lato politiche d'integrazione come il voto agli immigrati e un'istituzione per preservare la rete dei servizi per l'accoglienza contro il rischio "tagli", ma anche le ordinanze "antidecoro" ed "antivetro", le cancellate ai giardini di Speyer di fronte alla stazione, la polizia municipale dotata di manganelli e spray anti-aggressione, i sistemi di videosorveglianza, fino al plauso da parte del Sindaco Matteucci per il decreto Maroni. Tutti questi provvedimenti non hanno fatto che eccitare gli animi della destra al parlamento locale e alimentare una canea reazionaria contro l'assegnazione delle case popolari e l'iscrizione agli asili per gli immigrati e le loro famiglie che ha portato alla provocazione dei fascisti a Lido Adriano.

Per questo è stato necessario rispondere con organizzazione, lotte e opposizione proletaria e democratica alla canea reazionaria. Con ogni mezzo necessario.

Se si voleva l’ esercizio di voto per gli immigrati, quell'iniziativa di stampo razzista non doveva essere autorizzata! I responsabili, lo abbiamo detto subito, andavano rimossi!

Davanti al Tribunale di Ravenna martedì 10 febbraio alle ore 8.30 mobilitiamoci per un presidio antifascista e antirazzista cittadino.

Ai fascisti e razzisti nessun diritto di parola!
No al pacchetto sicurezza antimmigrati, SI al diritto di cittadinanza!

Slai Cobas per il sindacato di classe
Ravenna

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