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Ernesto Che Guevara sulla lotta contro l'imperialismo

dedicato a chi ha le memoria corta

(28 Marzo 2003)

"Le nostre aspirazioni, in sintesi, sono queste: distruzione dell'imperialismo mediante l'eliminazione del suo baluardo più potente: il dominio imperialistico degli Stati Uniti d'America.
Come obbiettivi tattici assumiamo la liberazione graduale dei popoli, a uno a uno, o per gruppi, attirando il nemico in una lotta difficile fuori dal suo terreno, liquidando le sue basi di appoggio: i territori dipendenti

..."Il nostro compito all'inizio è sopravvivere; in seguito agirà l'esempio continuo della guerriglia realizzando la propaganda armata nell'accezione vietnamita del termine, cioè la propaganda degli spari, dei combattimenti che si vincono o si perdono, ma che comunque si ingaggiano con il nemico.
Agirà il grande insegnamento dell'invincibilità della guerriglia che farà presa fra le masse dei diseredati.
Agirà il rafforzamento dello spirito nazionale, la preparazione per compiti più duri, per resistere a repressioni più violente.
L'odio come fattore di lotta, l'odio intransigente contro il nemico, che permette all'uomo di superare le sue limitazioni naturali e lo converte in una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così.
Un popolo senza odio non può vincere un nemico brutale.
Bisogna portare la guerra fin dove il nemico la porta, nelle sue case, nei suoi luoghi di divertimento; renderla totale.
Non bisogna lasciargli un minuto di tranquillità, un minuto di calma al di fuori e all'interno delle sue caserme: Attaccarlo ovunque si trovi, farlo sentrire una belva braccata in ogni luogo in cui transiti. Il suo morale si andrà abbassando, egli diventerà ancora più bestiale, ma si noteranno in lui i segni del crollo che si avvicina".

..." cosa importano i pericoli o i sacrifici di un uomo o di un popolo quando è in gioco il destino dell'umanità! Tutta la nostra azione è un grido di guerra contro l'imperialismo e un appello per l'unità dei popoli contro il grande nemico del genere umano: gli Stati Uniti d'America.

In qualsiasi luogo ci sorprenda la morte, sia essa benvenuta, purchè questo nostro grido di guerra giunga ad un orecchio sensibile e un'altra mano si tenda per impugnare le nostre armi ed altri uomini si apprestino ad intonare il canto funebre con il crepitio delle mitragliatrici e nuove grida di guerra e di vittoria".

Ernesto Che Guevara

Fonte

  • Messaggio alla Tricontinentale, 17 aprile 1967

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