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La primavera americana

La primavera americana

(3 Ottobre 2011) Enzo Apicella
A New York la polizia interviene contro i manifestanti che protestano contro il capitalismo finanziario e la manovra "anticrisi". Settecento arresti

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Contro la crisi, solidarieta’ di classe!!!

Volantino distribuito a Roma, allo sciopero del 13 Febbraio

(17 Febbraio 2009)

In meno di un anno il Governo Berlusconi è riuscito ad approvare, senza suscitare grossa opposizione, una ingente quantità di provvedimenti, tutti contrapposti agli interessi dei lavoratori. Non si potevano avere dubbi sulla loro qualità, come sull’atteggiamento della “opposizione” interna al Parlamento, ma meraviglia la loro quantità: più si cerca sulle Gazzette Ufficiali, più nefandezze si trovano! O sono sfuggite ad una informazione a senso unico, o vengono dipinte come “positive”!

Tra gli ultimi “capolavori” vi è l’Accordo separato del 22 Gennaio sul Modello contrattuale, che, con il meccanismo della esclusione dall’indice dell’inflazione “importata”, persegue una RIDUZIONE PIANIFICATA NEL TEMPO DEL SALARIO REALE DI OGNI LAVORATORE. Nemmeno gli “Accordi di Luglio” si erano mai spinti così in là!…
…Ma da un Governo che, con la scusa di punire i “fannulloni”, cioè i lavoratori del pubblico impiego, segnalatigli da personaggi come Ichino, HA MESSO LORO LE MANI NELLE TASCHE (cosa mai successa, perlomeno dal dopoguerra), TOGLIENDO LORO PARTE DEL SALARIO (VARIABILE) a decorrere dal mese scorso, PER LEGGE (la famigerata n. 133/’08), cosa ci si poteva aspettare?

CISL e UIL, che invece, nel pubblico impiego, avevano già creduto alle promesse governative di restituzione del maltolto, hanno firmato l’ACCORDO DELLA COMPLICITA’ (del 22 Gennaio), cessando, di fatto, di ESSERE DEI SINDACATI, per ciò che di positivo tale termine ha significato finora!

Ad un dibattito politico reazionario e, beceramente, razzista, si è andata ora a sovrapporre la crisi economica, che, avendo iniziato a manifestarsi mesi fa come “crisi finanziaria” mondiale, sta continuando oggi con le reazioni del capitale, che, foraggiate le banche, ora punta a valorizzarsi, tagliando drasticamente il costo del lavoro, cioè gli stessi POSTI DI LAVORO! In ultima analisi, la crisi non lascia margini di aggiustamento: O ANCORA UTILI AGLI AZIONISTI, e lavoratori più poveri e più ricattabili, O RECUPERO SALARIALE, in salario ed occupazione, PER I LAVORATORI e gli altri ceti meno abbienti! Non si possono ottenere entrambe le cose. Ora più che mai si deve scegliere da che parte stare; CISL e UIL non hanno più dubbi: HANNO SCELTO NETTAMENTE LA COMPLICITA’ CON LE IMPRESE.

LA CGIL, che, giustamente, oggi appoggia la mobilitazione delle sue due maggiori categorie, la FIOM e la FP, insieme a rappresentare l’unità fra lavoratori del pubblico e del privato, vero cardine dell’unità di classe, SI TROVA IN MEZZO AL GUADO: da un lato favorisce e promuove lotte contro l’oscurantismo padronal-governativo, ma dall’altro, non portandole fino in fondo e mitizzando la concertazione, lascia aperta una pericolosissima porta alla ricompattazione con CISL e UIL… …proprio mentre il leader del “partito di riferimento”, il P. D., cerca, ignobilmente, di spingerla con urgenza tra le braccia di Bonanni e Angeletti!…
Il sindacalismo di base, invece, pur essendo fuori discussione la sua scelta di campo con i lavoratori, oggi in linea di massima non è in piazza, e, quel che è peggio, si pone sul piano della concorrenza, peraltro spesso reciproca, con le sinistre della CGIL, la FIOM e la stessa Rete 28 Aprile, piuttosto che su di un piano di proficua complementarietà, almeno nella lotta!…
LE NECESSITA’, purtroppo, SONO AD ALTRI LIVELLI: VA INGAGGIATA UNA LOTTA SEMPRE PIU’ FORTE E DI LUNGA DURATA, PER NON SOCCOMBERE, ED OCCORRE ATTREZZARSI DA SUBITO IN QUELLA DIREZIONE, diffondendo garanzie fra i compagni di lavoro. Vanno, cioè, innanzi tutto, date gambe alla SOLIDARIETA’: partendo dal basso, con l’autorganizzazione, si devono costruire sia ai livelli territoriali, che a quelli categoriali CASSE DI SOSTEGNO ALLE LOTTE ed altre forme di “mutuo soccorso” fra lavoratori, non esclusi ORGANISMI MISTI fra utenti e lavoratori dei servizi…
…E VIA DI QUESTO PASSO!

Circolo Alternativa di classe (SP)

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