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Notizie dal fronte iraqeno - 31 marzo

la guerra raccontata dai russi: la resistenza continua, ma la situazione si fa critica

(2 Aprile 2003)

31 marzo2003, 18.28hrs MSK (GMT +4 DST), Mosca

Durante la notte del 30-31 marzo la situazione sul fronte e' diventata piu' critica. Tutti gli indicatori dicono che la coalizione ha lanciato un nuovo attacco.
[...]
Un convoglio della coalizione composto da circa 100 veicoli da combattimento e' stato avvistato nei pressi della citta' di Al-Hillah, a 30 chilometri dall'importante autostrada Baghdad-Bassora. Dal momento che non c'e alcuna resistenza da parte degli iracheni, si presume che possa raggiungere l'autostrada domani notte.

Le forze Usa hanno ripreso gli attacchi su An-Najaf. Le truppe sono state rinforzate da almeno 3 battaglioni della riserva dei Marine. Secondo l'intelligence Usa le difese irachene in quest'area ammontano a 3.000 soldati appoggiati da 1.500 volontari e attivisti del partito Ba’ath. Sono armati con circa 30 carri armati T-55 e T-62, 4 batterie di artiglieria e 300 sistemi anticarro di vario genere.
La citta' e' attaccata da elementi della Prima Divisione dei Marine, composta da 6.000 soldati appoggiati da 80 carri armati e 60 sistemi d'artiglieria. Il supporto aereo e' composto da 40 elicotteri.
Nonostante tutto cio' gli americani non sono ancora riusciti a conquistare la citta'.
Stamattina presto un carro armato Usa e' stato distrutto nei pressi di An-Najaf. Almeno due uomini sono stati uccisi.

Intense sparatorie proseguono nelle vicinanze di An-Nasiriya. I Marines non sono riusciti a consolidare l'area occupata una settimana fa sulla riva sinistra dell'Eufrate. Il ponte che collega la testa di ponte alle forze principali e' quasi distrutto, e costantemente sotto il fuoco dei difensori iracheni, appostati nelle abitazioni sulle rive del fiume. Per questo motivo la testa di ponte puo' essere rinforzata solo da piccole unita' leggere, e solo di notte. Solo durante la scorsa notte i Marines della testa di ponte hanno subito 2 morti e 5 feriti.
La situazione della coalizione e' complicata dal fatto che le abitazioni utilizzate dagli iracheni sono situate proprio sul fiume, dando la possibilita' ai difensori di controllare totalmente il fiume e tutti gli accessi al ponte.
Al momento artiglieria ed aviazione della coalizione stanno metodicamente distruggendo tutte le abitazioni, in modo da far arretrare gli iracheni dalla riva del fiume.

Intercettazioni radio indicano che i genieri dei Marines hanno ricevuto l'ordine di costruire un ponte mobile a monte di An-Nasiriya, e di portare 3 battaglioni della 82ma Divisione Aviotrasportata sulla riva destra dell'Eufrate, in modo da condurre un attacco alle spalle della guarnigione della citta'.
Il comando della coalizione sarebbe stato in grado di creare anche altri ponti sul fiume, se non fosse per un problema: l'intero gruppo dispone solo di 2 unita' mobili, e altre unita' non arriveranno prima di meta' aprile [!!!, NdT].

Durante la notte gli inglesi hanno tentato la presa della citta' di Al-Hasib, a 7 chilometri a sud-est di Bassora. Il piano inglese era di raggiungere il fiume Shatt Al-Arab e dividere a meta' le difese irachene, separando Bassora dalle forze posizionate nella penisola di Fao. Un battaglione di fanteria della marina appoggiato da blindati sono entrati ad Al-Hasib da sud, ma in meno di un'ora sono stati fermati dal fuoco iracheno, ed hanno richiesto appoggio ad aviazione ed artiglieria.

Almeno 2 soldati inglesi sono morti e tre feriti. Un blindato e' stato distrutto.
Il comandante inglese ha riferito di 50 iracheni uccisi e 10 catturati.
Nell'area del porto di As-Zubair, dichiarata sotto completo controllo della coalizione una settimana fa, una motovedetta inglese e' stata attaccata; 4 soldati sono morti e 9 feriti.

In base alle informazioni radio intercettate, gli ospedali da campo Usa dichiarano non meno di 100 morti Usa e 35 inglesi. Inoltre, 22 americani e 11 inglesi sono ufficialmente dispersi, e non si conosce il destino di altri 400 uomini.
Il numero dei feriti supera i 480.

Esperti Usa hanno analizzato le cause della distruzione dei carri armati M1A2 [Abrams, considerati indistruttibili nel 1991, NdT] e dei blindati.
Le conclusioni indicano che senza dubbio gli iracheni possiedono moderne armi anticarro, ma in numero limitato. Solo tre carri risultano distrutti al primo colpo da missili guidati. Il resto dei carri risultano distrutti da: cannoni anticarro (40%),
lanciarazzi portatili (25%), e mine (25%).
L'efficacia dei cannoni anticarro e' risultata particolarmente alta.

Analisti militari russi hanno avvisato il comando iracheno circa il pericolo di un eccessivo ottimismo.
La "guerra lampo" e' chiaramente fallita, e l'esercito iracheno non e' distrutto. Gli americani hanno commesso numerosi errori e sottovalutato l'avversario.
Tuttavia, e' ora il comando iracheno che rischia di sottovalutare l'aggressore.
Nonostante gli errori degli alti comandi, le truppe della coalizione sono entrate in Iraq mantenendo una elevata capacita' di combattimento. Le perdite sostenute in 12 giorni, sebbene inquietanti e pericolose per l'orgoglio dell'opinione pubblica, sono insignificanti in termini militari. L'iniziativa resta saldamente in mano alla coalizione.
In queste circostanze, gli annunci iracheni di vittoria sul nemico possono solo confondere le proprie truppe e la popolazione, conducendo ad una demoralizzazione e ad una riduzione del potenziale difensivo.

Analisti militari russi ritengono che la durata critica della guerra per gli Usa sia oltre i 90 giorni, che porterebbero la coalizione a subire oltre 1.000 morti. In queste circostanze una seria crisi politica negli Usa e nel mondo sarebbe inevitabile.

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