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(Diritti sindacali)

Confermato lo sciopero di domani sabato 21 febbraio all'aeroporto di Bologna.

(21 Febbraio 2009)

Domani sciopero di quattro ore, dalle 12.00 alle 16.00, per il personale di SAB, BAS, Marconi H, Fast Freight, con il personale degli appalti di Giacchieri e Koop Service.

Ennesimo sciopero, il nono in poco più di un anno, di una lunga vertenza che riguarda sia il personale aereoportuale, degli handlers e della filiera di appalti ed esternalizzazioni, questa volta limitato a sole quattro ore per imposizione dovuta alle procedure di legge sul diritto di sciopero. Al centro della mobilitazione il tema del riconoscimento dei diritti sindacali e contrattuali, la politica degli appalti, della frammentazione aziendale, i contratti precari, la rivendicazione di un contratto unico, la stabilizzazione dei lavoratori. E' di questi giorni la notizia di ulteriori problemi nei pagamenti per i lavoratori della Giacchieri, situazione rimediata all'ultimo momento con il pagamento quasi regolare dell'ultimo stipendio, ma restano i problemi irrisolti della tenuta strutturale del sistema. Lo sciopero, come gli altri, coinvolgerà i lavoratori dipendenti della SAB (società di gestione dello scalo), BAS e Marconi Handling (handlers dei servizi di terra), Fast Freight (la nuova società nata dalla cessione del settore merci del Marconi) e i lavoratori in appalto delle Società Giacchieri e Koop Service (ex dipendenti del consorzio Doro Group - Gesticoop). Lo sciopero ha al centro il riconoscimento dei diritti per il sindacato di base, l’applicazione di un contratto unico per i lavoratori dello scalo bolognese (nazionale ed integrativo), le reinternalizzazione dei lavoratori in appalto.

Diritti sindacali
La CUB Trasporti, pur essendo un sindacato di gran lunga rappresentativo in termini di iscritti tra i lavoratori dell’aeroporto, è esclusa sia dalle trattative sia dall’accesso ai diritti sindacali quali assemblee, permessi, bacheca per i comunicati e altro.
Il sindacato di base ha richiesto da subito l’avvio di regolari rapporti e relazioni sindacali incontrando, finora, il rifiuto netto della dirigenza del Marconi che si trincera dietro la non firma del CCNL da parte della CUB, e nello stesso tempo rifiuta di incontrare la CUB per la firma di un equivalente contratto o accordo sindacale.
Si è arrivati anche all’iniziativa antisindacale della SAB e della Marconi H. che tramite comunicato aziendale si minacciavano i dipendenti che l’adesione all’ultimo sciopero era motivo di provvedimenti disciplinari.

Organizzazione aziendale: frammentazione ed esternalizzazioni
La SAB ha i servizi di handling affidati in subconcessione alle società (partecipate) Marconi Handling e alla BAS; a loro volta queste società appaltano i servizi a ditte e cooperative (Giacchieri, Koop Service ed altre minori...).
Da questa situazione ne risulta un sistema intrigato di competenze e responsabilità, oltre a evidenti differenze contrattuali e salariali: più di tre i contratti nazionali applicati per servizi analoghi, ccnl assoaeroporti, assoaereo, merci e logistica ecc…, con altrettanti integrativi aziendali. Alla situazione, già critica da tempo, si è aggiunta la decisione della società aeroportuale di procedere alla privatizzazione vendendo una quota di Marconi Handling a GH Napoli al di fuori dei termini della gara d'appalto pubblica, inoltre sempre SAB ha scorporato il settore merci con la creazione di una nuova società, la Fast Freight, con il relativo passaggio dei dipendenti. Un piano industriale che sta puntando di fatto a privilegiare i servizi e i contratti “low cost” con un ridimensionamento e peggioramento della qualità dello scalo bolognese.

Appalti
Sulla gestione degli appalti è ancora in corso un grave vicenda giustiziaria che ha visto il rinvio a giudizio per 26 persone (tra le quali ex amministratore delegato della Marconi H. Cordeschi), le indagini hanno fatto luce sulla catena di appalti e subappalti e sulla truffa ai lavoratori dei servizi di assistenza a terra, portata avanti per anni dal consorzio fantasma Doro Group. Anche in questi giorni è ritornata la questione del mancato pagamento degli stipendi, risolto all’ultimo momento, dovuto ad un altro contenzioso tra le società committenti ed appaltatrici, le condizioni di lavoro continuano ad essere precarie ed in questi mesi molti lavoratori hanno visto i loro contratti a termine non riconfermati. La CUB trasporti sostiene il reintegro dei lavoratori licenziati, il loro riassorbimento alle dirette dipendenze delle società di handlers BAS e Marconi H. senza sub appalti.

Bologna 20 febbraio 2009

CUB Trasporti

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