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Inpdap riduce al minimo le pensioni di febbraio, operando un recupero forzoso

(19 Febbraio 2009)

Questa mattina le sedi Inpdap sono state prese d’assalto da migliaia di pensionati inferociti per il fatto di ricevere una pensione ridotta fino al minimo di 450 Euro. Si è assistito a scene di rabbia e disperazione da parte di chi, con le bollette da pagare in mano e le lacrime agli occhi, minacciava di denunciare alla Procura i direttori delle sedi.
L’impatto agli sportelli è stato pesantissimo, facendo registrare una presenza quantificabile in media a tre volte il normale afflusso, che già i ridottissimi organici dei dipendenti riescono a garantire solo con notevolissime difficoltà.

La vicenda, che sta interessando circa 300.000 pensionati, è stata causata da un’applicazione dissennata da parte dell’Inpdap della Finanziaria 2008, nella quale era prevista una pulitura dei dati relativi alle detrazioni fiscali attraverso una dichiarazione che deve essere presentata ogni anno al sostituto d’imposta.

Nel mese di febbraio 2008, l’Inpdap aveva inviato a tutti i pensionati la comunicazione relativa a tale obbligo di presentazione della dichiarazione entro il 31 maggio, e poi una seconda comunicazione in ottobre con proroga fino al 28 novembre. Non tutti i pensionati hanno risposto correttamente e nei tempi previsti, ma sia chi aveva presentato la dichiarazione, sia chi non lo ha fatto, si è trovato sulla pensione di febbraio il conguaglio relativo agli importi non correttamente percepiti, a seguito delle variazioni sui familiari non più a carico.
Ad esempio, un pensionato per cui risultava non correttamente una detrazione per due figli a carico al 50%, si è visto recuperare 25 Euro al mese per ogni figlio per tutto il 2008, ovvero una decurtazione della pensione pari a 600 Euro. Il taglio diventa di circa 1.800 Euro se insieme a due figli risulta anche la moglie.
Per problemi di travaso dei dati da un sistema all’altro, l’Inpdap non ha provveduto a sistemare immediatamente quelle posizioni conosciute già fin da maggio. Per garantire comunque una pensione, l’Inpdap ha pensato di riconoscere il trattamento minimo di pensione pari a 450 Euro, rateizzando l’eventuale debito restante nei mesi successivi, con il relativo calcolo degli interessi.

Commenta Massimo Briguori della RdB-CUB Inpdap: “Nessuno pensi di scaricare le responsabilità di questa situazione sui dipendenti, che tutti i giorni sono costretti a fare i conti con le croniche carenze degli organici e disfunzioni organizzative da terzo mondo. Basti pensare che nel solo periodo 5.12.08/16.2.09 si sono verificati ben 31 giorni di blocco dei sistemi informatici. Le responsabilità vanno ricercate nei tagli operati da Tremonti, nelle crociate di Brunetta, e in chi vuol far pagare la crisi ai ceti popolari: chi ha provocato questa situazione ne risponda ora davanti a centinaia di migliaia di pensionati che vedono a rischio la propria sopravvivenza”, conclude il rappresentante RdB-CUB.

Roma, 17 febbraio 2009

Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego - Confederazione Unitaria di Base

Commenti (2)

Quando si dice.........: cornuti e bastonati!

Se non fosse stato per quelle "comunicazioni" che ricevo grazie al "lpd_ roma civica.net" cioè per il "LABORATORIO POLIZIA DEMOCRATICA" non mi sarei nemmeno accorto che mi hanno derubato di metà della mia pensione a mia insaputa.
E' vero, almeno potrebbe essere vero che noi lavoratori-pensionati a volte dovremmo restituire somme percepite erroneamente, ma è anche vero che qualcuno dovrebbe comunicarci questi recuperi da parte dell'Inpdap e rateizzarceli. Invece al pari dei taglieggiatori della mafia ci viene portato via metà pensione.
Il fatto vergognoso è che io non ho mai avuto detrazioni, e quando il mio unico figlio 19enne partito per il servizio militare e ivi deceduto, abbiamo comunicato a tutti gli uffici interessati di questo decesso. Decesso tra l'altro misterioso, non risarcito dallo Stato e rimasto anche senza giustizia.
Oggi a seguito di questa sottrazione forzata, riscuoto 656,00 Euro su 1.060,00 con una decurtazione di € 404,00. Chissà se il mio padrone di casa si accontenterà di una semplice giustificazione quando gli darò metà dell'affitto?
P.S. Perchè l'INps non ha fatto la stessa cosa dell'INPDAP?

(23 Febbraio 2009)

Angelo Garro Milano

angelogarro@alice.it

Ma chi ha votato e continua a votare Berlusconi ?????????

Io non riesco a capire come gli Italiani che vivono di stipendio di pensione Inps e Inpdap cioè ex lavoratori del settore privato e lavoratori del settore pubblico possano continuare a votare per il PDL cioè per Berlusconi. Siamo un popolo di masochisti......

(24 Febbraio 2009)

ifpdem@tin.it

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