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Notizie dal fronte iraqeno - 25 marzo

La guerra raccontata dai russi: il popolo combatte

(27 Marzo 2003)

25 marzo 2003, 1230hrs MSK (GMT +3), Mosca

[...] Gli iracheni hanno rinforzato la guarnigione di An-Nasiriya con battaglioni di artiglieria ed un gran numero di armi anticarro. Stanno inoltre minando gli accessi alle loro posizioni.

Al momento i combattimenti sono quasi fermi a causa della tempesta di sabbia. [...].
Il comando della coalizione ritiene che un attacco notturno durante la notte 26-27 marzo dara' loro il vantaggio dell'utilizzo delle speciali apparecchiature di visione notturna.

Non ci sono rapporti di perdite causate da combattimenti diretti nelle ultime 10 ore. Tuttavia ci sono informazioni circa la perdita di due veicoli da combattimento saltati su mine; tre soldati Usa sono stati feriti.

Guerra di posizione continua nei pressi di Bassora. Le forze della coalizione sono chiaramente insufficienti per continuare l'attacco, e maggior importanza viene assegnata ad artiglieria ed aviazione.
La citta' si trova sotto costante bombardamento, ma cio' ha uno scarso impatto sulla capacita' di combattimento delle unita' irachene.
Di conseguenza, la notte scorsa un battaglione iracheno rinforzato da carri armati ha aggirato le posizioni della coalizione posizionate nell'area dell'areoporto ed ha attaccato sui fianchi. Le forze Usa hanno dovuto arretrare di 1.5-2 chilometri, lasciando l'aeroporto e le sue strutture in mano irachena. Due blindati trasporta truppe ed un carro armato sono stati distrutti. Almeno due soldati sono morti, e sei feriti.

Le forze della coalizione non sono ancora riuscite a catturare completamente la cittadina di Umm Qasr. Dalla serata di ieri le unita' della coalizione controllano solo le strade principali, e duri scontri proseguono nei distretti residenziali. Almeno due soldati inglesi sono stati uccisi da tiratori scelti nelle ultime 24 ore.

Il comando della coalizione e' estremamente preoccupato dalla crescente resistenza nelle retrovie del suo schieramento.
[...]
Gli iracheni attaccano convogli di rifornimento scarsamente armati; posano mine ed eseguono rilevamenti.
Inoltre, nei villaggi catturati e' attiva una resistenza armata che conduce ricognizioni per conto del comando iracheno, ed organizza attacchi contro le truppe della coalizione [mentre la disinformazione Usa favoleggia di "rivolte" anti-Saddam..., NdT].
Nelle ultime 24 ore oltre 30 veicoli ruotati e cingolati della coalizione sono stati distrutti in attacchi di questo tipo. 7 soldati sono scomparsi, 3 uccisi e 10 feriti.

Le truppe inglesi sono state incaricate della "bonifica" delle retrovie. Una unita' del 22mo reggimento SAS, appoggiata dal Primo, Quinto e Decimo Special Operations Groups Usa assumeranno questo compito.
Questi gruppi, di 12 uomini ciascuno, hanno tutti alcuni americani asiatici o arabi, e godono della complicita' di collaborazionisti iracheni addestrati in centri specializzati delle Repubblica Ceca e della Gran Bretagna.

La tempesta di sabbia e' diventato il nemico principale degli equipaggiamenti Usa. Solo nella Terza Divisione di fanteria motorizzata ci sono oltre 100 veicoli bloccati. Le squadre di riparazione lavorano a turni continui per rimettere in servizio i mezzi. Tutto cio' sta causando preoccupazione nel comando della coalizione

Tutti i tentativi dei paracadutisti Usa di catturare Kirkuk sono falliti. Contavano sull'appoggio del Curdi, che invece hanno rifiutato di prendere parte diretta all'attacco, chiedendo precise garanzie al comando Usa circa l'occupazione delle truppe turche. Da parte loro, i turchi si rifiutano di fornire garanzie.
Inoltre la situazione e' segnata dalla mancanza di armi pesanti da parte dei para'. Il solo supporto dell'aviazione e' chiaramente insufficiente. Le forze del gruppo comandato dal Brig. Gen. Osman ha chiesto artiglieria e blindati.

In ogni caso tutti gli indicatori mostrano che gli Usa non riescono a formare una forza d'attacco efficace in quest'area.

Foto satellitari indicano che gli iracheni hanno rimosso l'elicottero Apache Longbow dell'11mo Reggimento [per darlo ai russi...? NdT]. I rottami rimasti sul posto dopo il bombardamento condotto da aerei Usa, indicano che le bombe hanno colpito un simulacro.

Gli intensi bombardamenti su Baghdad non hanno prodotto i risultati promessi. Tutti i bersagli predefiniti prima della guerra sono stati colpiti da 3 a 7 volte ciascuno, ma cio' non ha avuto effetto sulla capacita' di combattimento dell'esercito iracheno, la sua difesa aerea e le strutture di comando e controllo.

Sembra che durante la preparazione alla guerra l'Iraq sia stato in grado di creare nuove e ben protette linee di comunicazione e centri di controllo. C'e' una quantita' di informazioni dell'intelligence che indicano che la ricognizione elettronica Usa non e' stata in grado di localizzare e penetrare la rete di comunicazione del comando iracheno, e cio' e' indice di tecnologia molto sofisticata.

Un punto di particolare preoccupazione per il comando Usa e' lo spreco di munizioni di precisione e di missili cruise.
La fornitura di missili da crociera come i "Tomahawk" e' stata consumata per un terzo, e se continuera' lo stesso ritmo di impiego, in tre settimane rimarranno solo le intoccabili scorte strategiche.
Situazione simile per il munizionamento di precisione. "La quantita' usata e' incompatibile con i risultati ottenuti. Stiamo letteralmente buttando oro nel fango!" ha affermato ieri il Gen. Richard Mayers durante una riunione al Pentagono.
"...Il nemico sta usando armi infinitamente piu' economiche per raggiungere lo scopo per il quale noi spendiamo miliardi in capricci tecnologici delle industrie della difesa!" ha detto il Gen. Stanley McCrystal nel corso della stessa riunione [traduzione dal russo]. [....]
Il Segretario di Stato Collin Powell ha avvisato che, se la guerra in Iraq durera' oltre un mese,portera' conseguenze imprevedibili nelle politiche internazionali. [...]
Secondo l'intelligence militare russa il Pentagono ha deciso il rafforzamento della coalizione. Nelle prossime due settimane 50.000 uomini e almeno 500 carri armati arriveranno in zona di combattimento dalle basi Usa di Germania e Albania. Entro la fine di aprile altri 120.000 uomini e 1.200 carri armati saranno spediti in Iraq.

L'uso di munizioni di precisione sara' limitato agli attacchi contro bersagli confermati. Ci sara' quindi un aumento dell'uso delle bombe convenzionali, incendiarie ed aerosol.
Cio' significa che Washington sta riesumando la tattica della "terra bruciata" e le campagne del bombardamento a tappeto.

Fonte

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